CULTURA. V COMM: TEATRI STABIL FURLAN, STAGIONE AL VIA CORONA UN SOGNO
(ACON) Trieste, 27 ott - Un sogno culturale cullato per
decenni, pronto per spiccare il volo proprio alla vigilia della
pandemia, protetto con dedizione nel corso degli interminabili
mesi di lockdown e, finalmente, giunto sulla rampa di lancio con
i motori ormai accesi. Al via la prima stagione del Teatri Stabil
Furlan (Tsf) che, in concomitanza con il battesimo del progetto
"La lingua friulana in scena al teatro Nuovo Giovanni da Udine",
è stata illustrata ai componenti della V Commissione consiliare
del Friuli Venezia Giulia, presieduta da Diego Bernardis (Lega),
nell'emiciclo di piazza Oberdan a Trieste.
Protagonisti dell'audizione sono stati il presidente
dell'associazione Teatri Stabil Furlan, Lorenzo Zanon, e il
direttore artistico Massimo Somaglino. "Si tratta di una realtà
giovane, anche se ha ormai più di 2 anni di vita. Appena 6 mesi
dopo la fondazione dell'Associazione, però, abbiamo dovuto
interrompere le attività a causa del Coronavirus, incontrando non
poche difficoltà perché proprio in quelle settimane avrebbe
dovuto svilupparsi l'organizzazione a livello strutturale. Non è
stato facile, ma abbiamo tenuto duro - hanno sottolineato i
vertici del sodalizio - e siamo lentamente riusciti a completare
tutti i tasselli. Oggi, infatti, siamo presenti in uno spazio
all'interno del teatro Nuovo Giovanni da Udine dove troviamo
ampio supporto per concretizzare idee, progetti e programmi".
"L'idea - ha ricordato il presidente del Tsf - arriva addirittura
dagli anni Cinquanta attraverso Nico Pepe che per primo aveva
ipotizzato una simile realtà in un Friuli che, ormai da secoli,
vede la drammaturgia e il teatro molto presenti sul territorio,
coinvolgendo persone e filodrammatiche caratterizzate da un'alta
professionalità. Era perciò necessario un punto di riferimento
che offrisse delle garanzie per la produzione, gli scambi,
l'attività formativa e le collaborazioni".
Già archiviate due produzioni di alto livello (veicolate in tutto
il Fvg anche grazie al circuito dell'Ente regionale teatrale -
Ert Fvg), fino alla primavera del 2022 andrà finalmente in scena
"la prima stagione vera e propria. La nostra visione - ha
aggiunto Zanon - prevede un'ottica di apertura e di
collaborazione con svariate realtà non solo friulane, come il
Teatro Stabile Sloveno, prestando attenzione a tutte le minoranze
linguistiche d'Italia e d'Europa. Nel 2022 siamo inoltre attesi
da due appuntamenti importantissimi per commemorare altrettanti
anniversari: i 30 anni dalla morte di padre David Maria Turoldo e
i 100 dalla nascita di Pier Paolo Pasolini. Al tempo stesso - ha
concluso - saremo attivi con produzioni nuove e altamente
professionali per esportare le rappresentazioni anche fuori
regione, utilizzando i moderni mezzi di traduzione simultanea".
Il direttore artistico Somaglino, dal canto suo, ha evidenziato
il valore artistico, culturale e morale incarnato "da una piccola
compagnia di giovani attori che hanno fatto una scelta artistica
di presenza sul territorio regionale: una decisione dettata
dall'amore per la propria terra e la propria cultura. La nostra -
ha precisato - va considerata una casa degli artisti, dove non è
rilevante solo portare a casa una paga, ma soprattutto proporre
iniziative e novità attraversando tutto l'arco delle
professionalità che riguardano il teatro. La drammaturgia
friulana è reduce da troppi anni di marginalità e bisogna ridarle
la meritata un'importanza nell'ambito del bacino culturale".
Elemento decisivo in prospettiva futura sarà certamente quello
della "distribuzione. È infatti necessaria una circuitazione dei
lavori con una distribuzione capillare diversa rispetto
l'attività, pur gloriosa, delle compagnie amatoriali. Solo poco
tempo fa una stagione teatrale friulana sembrava un miraggio,
invece - ha rimarcato Somaglino - stiamo presentando 4
spettacoli, mettendo gli artisti al centro del processo, pronti
anche per attivare laboratori in grado di coprire tutta la
filiera fino alla regia. Auspichiamo inoltre coproduzioni sia
regionali che nazionali: il lavoro è appena iniziato, bisogna
ragionare e programmare sulla lunga distanza".
I consiglieri regionali intervenuti hanno tutti plaudito a questa
nuova fase della valorizzazione della lingua friulana attraverso
il teatro. Lorenzo Tosolini (Lega) ha sottolineato "il lavoro di
tante persone per giungere fino a questo traguardo. Un obiettivo
storico è diventato realtà per l'intera comunità, grazie al
teatro e alle varie espressioni artistiche, fondamentali per
tenere viva la cultura e le tradizioni". Anche Furio Honsell
(Open Sinistra Fvg) ha espresso il suo apprezzamento,
raccomandando agli auditi "di non dimenticate le scuole di
formazione, di operare in un'ottica di collaborazione e di
esportare fuori regione le produzioni in friulano".
Alla domanda di Mauro Capozzella (M5S) riguardo un eventuale
coinvolgimento del Teatri Stabil Furlan lungo la strada che porta
verso Gorizia 2025, il presidente Zanon ha risposto manifestando
entusiasmo e piena disponibilità, ma confermando anche di aver
"giocato persino d'anticipo con la programmazione dedicata a
Carlo Michelstaedter, soggetto perfetto per rientrare in questo
contesto mitteleuropeo. Siamo, perciò, a completa disposizione".
ACON/DB