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CULTURA. V COMM: TEATRI STABIL FURLAN, STAGIONE AL VIA CORONA UN SOGNO

27.10.2021
17:35
(ACON) Trieste, 27 ott - Un sogno culturale cullato per decenni, pronto per spiccare il volo proprio alla vigilia della pandemia, protetto con dedizione nel corso degli interminabili mesi di lockdown e, finalmente, giunto sulla rampa di lancio con i motori ormai accesi. Al via la prima stagione del Teatri Stabil Furlan (Tsf) che, in concomitanza con il battesimo del progetto "La lingua friulana in scena al teatro Nuovo Giovanni da Udine", è stata illustrata ai componenti della V Commissione consiliare del Friuli Venezia Giulia, presieduta da Diego Bernardis (Lega), nell'emiciclo di piazza Oberdan a Trieste.

Protagonisti dell'audizione sono stati il presidente dell'associazione Teatri Stabil Furlan, Lorenzo Zanon, e il direttore artistico Massimo Somaglino. "Si tratta di una realtà giovane, anche se ha ormai più di 2 anni di vita. Appena 6 mesi dopo la fondazione dell'Associazione, però, abbiamo dovuto interrompere le attività a causa del Coronavirus, incontrando non poche difficoltà perché proprio in quelle settimane avrebbe dovuto svilupparsi l'organizzazione a livello strutturale. Non è stato facile, ma abbiamo tenuto duro - hanno sottolineato i vertici del sodalizio - e siamo lentamente riusciti a completare tutti i tasselli. Oggi, infatti, siamo presenti in uno spazio all'interno del teatro Nuovo Giovanni da Udine dove troviamo ampio supporto per concretizzare idee, progetti e programmi".

"L'idea - ha ricordato il presidente del Tsf - arriva addirittura dagli anni Cinquanta attraverso Nico Pepe che per primo aveva ipotizzato una simile realtà in un Friuli che, ormai da secoli, vede la drammaturgia e il teatro molto presenti sul territorio, coinvolgendo persone e filodrammatiche caratterizzate da un'alta professionalità. Era perciò necessario un punto di riferimento che offrisse delle garanzie per la produzione, gli scambi, l'attività formativa e le collaborazioni".

Già archiviate due produzioni di alto livello (veicolate in tutto il Fvg anche grazie al circuito dell'Ente regionale teatrale - Ert Fvg), fino alla primavera del 2022 andrà finalmente in scena "la prima stagione vera e propria. La nostra visione - ha aggiunto Zanon - prevede un'ottica di apertura e di collaborazione con svariate realtà non solo friulane, come il Teatro Stabile Sloveno, prestando attenzione a tutte le minoranze linguistiche d'Italia e d'Europa. Nel 2022 siamo inoltre attesi da due appuntamenti importantissimi per commemorare altrettanti anniversari: i 30 anni dalla morte di padre David Maria Turoldo e i 100 dalla nascita di Pier Paolo Pasolini. Al tempo stesso - ha concluso - saremo attivi con produzioni nuove e altamente professionali per esportare le rappresentazioni anche fuori regione, utilizzando i moderni mezzi di traduzione simultanea".

Il direttore artistico Somaglino, dal canto suo, ha evidenziato il valore artistico, culturale e morale incarnato "da una piccola compagnia di giovani attori che hanno fatto una scelta artistica di presenza sul territorio regionale: una decisione dettata dall'amore per la propria terra e la propria cultura. La nostra - ha precisato - va considerata una casa degli artisti, dove non è rilevante solo portare a casa una paga, ma soprattutto proporre iniziative e novità attraversando tutto l'arco delle professionalità che riguardano il teatro. La drammaturgia friulana è reduce da troppi anni di marginalità e bisogna ridarle la meritata un'importanza nell'ambito del bacino culturale".

Elemento decisivo in prospettiva futura sarà certamente quello della "distribuzione. È infatti necessaria una circuitazione dei lavori con una distribuzione capillare diversa rispetto l'attività, pur gloriosa, delle compagnie amatoriali. Solo poco tempo fa una stagione teatrale friulana sembrava un miraggio, invece - ha rimarcato Somaglino - stiamo presentando 4 spettacoli, mettendo gli artisti al centro del processo, pronti anche per attivare laboratori in grado di coprire tutta la filiera fino alla regia. Auspichiamo inoltre coproduzioni sia regionali che nazionali: il lavoro è appena iniziato, bisogna ragionare e programmare sulla lunga distanza".

I consiglieri regionali intervenuti hanno tutti plaudito a questa nuova fase della valorizzazione della lingua friulana attraverso il teatro. Lorenzo Tosolini (Lega) ha sottolineato "il lavoro di tante persone per giungere fino a questo traguardo. Un obiettivo storico è diventato realtà per l'intera comunità, grazie al teatro e alle varie espressioni artistiche, fondamentali per tenere viva la cultura e le tradizioni". Anche Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha espresso il suo apprezzamento, raccomandando agli auditi "di non dimenticate le scuole di formazione, di operare in un'ottica di collaborazione e di esportare fuori regione le produzioni in friulano".

Alla domanda di Mauro Capozzella (M5S) riguardo un eventuale coinvolgimento del Teatri Stabil Furlan lungo la strada che porta verso Gorizia 2025, il presidente Zanon ha risposto manifestando entusiasmo e piena disponibilità, ma confermando anche di aver "giocato persino d'anticipo con la programmazione dedicata a Carlo Michelstaedter, soggetto perfetto per rientrare in questo contesto mitteleuropeo. Siamo, perciò, a completa disposizione". ACON/DB



La V Commissione permanente riunita in aula durante le audizioni
Diego Bernardis (Lega), presidente della V Commissione, con i vertici del Teatri Stabil Furlan, Lorenzo Zanon e Massimo Somaglino