MILITE IGNOTO. ZANIN A "IL FIGLIO RITROVATO": LEZIONE SEMPRE ATTUALE
(ACON) Udine, 29 ott - Platea gremita al teatro Giovanni da
Udine per uno spettacolo che emoziona e fa riflettere. "Il figlio
ritrovato", la rappresentazione teatrale e musicale che celebra
il centenario del Milite ignoto, ha richiamato l'attenzione del
pubblico friulano, che ha affollato la principale sala del
capoluogo friulano per assistere all'unica data in regione
dell'evento, organizzato dal Consiglio regionale del Fvg con il
sostegno delle Forze armate e del Comune di Udine.
Del resto, come ha sottolineato il presidente dell'Assemblea
legislativa, Piero Mauro Zanin, "il Friuli Venezia Giulia è stato
uno dei principali protagonisti degli avvenimenti di cent'anni
fa. Vaste zone del nostro territorio subirono gli effetti
devastanti del primo conflitto mondiale, e Udine in particolare è
stata per un certo periodo sede del Comando dell'esercito".
"Sette delle 11 salme recuperate prima della scelta del Milite
ignoto - ha ricordato ancora il presidente - venivano dai nostri
campi di battaglia. E non è certo un caso se per rappresentare il
dolore di milioni di donne venne scelta una friulana, Maria
Bergamas, di Gradisca d'Isonzo, che con la sua storia personale
simboleggia la storia dolorosa di queste terre: suo figlio
infatti avrebbe dovuto combattere con l'esercito austriaco,
disertò e si arruolò sotto la bandiera italiana, trovando poi la
morte sulle nostre montagne".
Un'altra località friulana toccata direttamente dalla storia è
Aquileia, dove sono seppellite le salme dei soldati "ignoti" e
della stessa Maria Bergamas, l'unica donna che riposa in un
sacrario militare italiano. "Proprio da Aquileia - ha
sottolineato il presidente Zanin a margine dell'evento - partì il
treno con la salma del Milite ignoto, diretto al Vittoriano di
Roma. E lungo il tragitto avvenne qualcosa di straordinario:
migliaia e migliaia di uomini e donne si recarono nelle stazioni
di passaggio per inginocchiarsi e rendere omaggio a quella salma.
Merito di una decisione illuminata da parte dei governanti, che
per rappresentare le sofferenze e il sacrificio della guerra
scelsero un soldato semplice e senza nome, una persona umile e
non un potente".
È questa, ha ribadito Zanin, "la vera e grande lezione del Milite
ignoto: celebrare il sacrificio della gente semplice e avvicinare
il popolo alle istituzioni. Una missione che a cent'anni di
distanza resta attuale, in questo momento difficile a causa
dell'emergenza sanitaria, nel quale si avvertono pericolosi
segnali di divisione all'interno della nostra società".
ACON/FA