GREEN PASS. NICOLI (FI): INAPPROPRIATE LE DICHIARAZIONI FDI SU PUZZER
(ACON) Trieste, 4 nov - "Dichiarazioni inappropriate quelle di
Fratelli d'Italia e in primis di Giorgia Meloni, da cui prendiamo
le distanze, appoggiando in toto la linea dei presidenti Draghi e
Fedriga e di sindaci come Dipiazza: il grottesco spettacolo che
sta andando in scena da settimane nelle nostre piazze, in
particolare a Trieste, in piena ripresa della pandemia, nulla ha
a che fare con il rispetto della collettività e dei diritti
costituzionali e deve al più presto finire".
Lo afferma, in una nota, il capogruppo Giuseppe Nicoli, a nome
del gruppo consiliare regionale di Forza Italia, in merito alle
parole pronunciate da Meloni e da altri esponenti di FdI a
seguito dell'allontanamento da Roma di Stefano Puzzer.
"Da FdI - sottolinea Nicoli - avremmo preferito un messaggio di
solidarietà a quanti, anche alleati del centrodestra, si sono
schierati dalla parte della scienza e delle istituzioni,
ricevendo in cambio quotidiani insulti e minacce".
"Un'esigua minoranza non può continuare a tenere sotto scacco la
maggioranza di persone e lavoratori responsabili che si sono
vaccinate e hanno presentato il green pass per accedere al luogo
di lavoro - continua il capogruppo forzista -. Vaccinazione e
green pass sono misure costituzionali, democratiche e basate su
evidenze scientifiche. Il diritto a dissentire va assicurato, ma
garantendo la sicurezza e non ledendo i diritti degli altri:
nello specifico stiamo parlando di manifestazioni non autorizzate
e prive delle più elementari regole atte a contenere i contagi".
"Noi - aggiunge Nicoli - stiamo con tutti quei lavoratori che
hanno assunto un atteggiamento responsabile, a fronte di una
pandemia che non permette ancora di allentare le forme di
contenimento dei contagi e quindi non possiamo permettere che la
collettività subisca ancora danni in termini di salute, lavoro ed
economia, nel nome di quattro slogan slegati dalla realtà. Basti
pensare, nella stessa Trieste, ai danni d'immagine che si sommano
a quelli reali lamentati da commercianti, imprese e lavoratori di
vari settori".
ACON/COM/fa