FRIULANO. APERTA LA CONFERENZA: INSEGNARLO A SCUOLA È LA PRIORITÀ
(ACON) Udine, 5 nov - L'insegnamento a scuola è lo strumento
fondamentale per salvare la lingua friulana e arrestare la
progressiva riduzione del numero dei parlanti. È questo il
concetto-cardine emerso nella prima parte della terza Conferenza
regionale, ospitata all'auditorium Comelli di Udine.
Gli esponenti delle istituzioni lo hanno detto chiaro e forte,
entrando subito nel vivo del dibattito coordinato da Emanuele
Zanon, il consigliere regionale delegato dal presidente Piero
Mauro Zanin a organizzare l'importante assemblea, incaricata di
fare il punto sulle politiche linguistiche relative alla
marilenghe.
"Noi abbiamo il dovere - ha detto il sindaco di Udine, Pietro
Fontanini - di domandare con più forza la tutela dei nostri
diritti e di poter adoperare la lingua in tante e diverse
situazioni. Abbiamo il diritto di insegnarla a scuola,
dall'infanzia alla primaria. Credo che l'emergenza sia
rappresentata oggi dalla scuola dell'infanzia, a causa del calo
demografico e della mancata trasmissione linguistica". "Quando
gli insegnanti non conoscono il friulano - ha proseguito il primo
cittadino - finiscono per imporre ai bambini un codice
linguistico diverso".
"Anch'io dico che il friulano deve essere insegnato a scuola -
gli ha dato manforte Enrico Peterlunger, delegato dell'Università
di Udine per la lingua friulana - anche se la situazione è
migliore rispetto a 20-30 anni fa, quando ogni anno si perdeva
poco meno del 2 per cento di parlanti mentre ora la percentuale
si è abbassata allo 0,6 per cento". Nel portare i saluti del
rettore Roberto Pinton, Peterlunger ha ricordato il ruolo svolto
dall'Università con la facoltà di Scienze della formazione, e il
lavoro di ricerca sulla lingua intrapreso dall'Ateneo.
Anche Eros Cisilino, presidente dell'Agenzia regionale per la
lingua friulana (Arlef) che ha organizzato la Conferenza assieme
al Consiglio regionale, ha toccato il tema della scuola,
sottolineando la necessità di trovare gli insegnanti di friulano
fin dall'inizio dell'anno scolastico, per non far perdere
preziose opportunità di conoscenza agli studenti. Ma Cisilino ha
sviluppato anche altri aspetti, a cominciare da quello della
comunicazione: "Ringrazio la Rai regionale per i suoi sforzi, ma
il problema sta a Roma: con 650mila euro per il friulano è stato
messo su un bando per due figure professionali: si sarebbe potuto
fare meglio. Ci stanno a cuore - ha proseguito il presidente
dell'Arlef - tutti i lavoratori del friulano, anche chi si occupa
di relazioni nelle pubbliche amministrazioni, i nostri traduttori
e il personale amministrativo: tutti dovrebbero ottenere un
riconoscimento".
"Le politiche linguistiche - ha detto ancora Cisilino - sono
molto complesse, e per questo diventa fondamentale il
coinvolgimento di tutta la comunità, sia di quella porzione
rappresentata dai parlanti, sia di coloro i quali, per sentirsi
ancora più parte integrante della comunità, desiderano imparare
il friulano. La Conferenza regionale per la lingua friulana, alla
sua terza edizione, ha proprio lo scopo di ascoltare le istanze
di tutti".
"Dobbiamo puntare - ha concluso il presidente dell'Agenzia
regionale - come minimo ad azzerare la decrescita di parlanti,
per questo dovranno essere messe in campo azioni decise, volte a
interessare tutti gli ambiti della vita sociale. Per la prima
volta parliamo di un Pgpl in cui si riporta chiaramente che cosa
si vuole fare, chi lo deve fare, in che tempi e con quali risorse
economiche".
Del nuovo Piano ha parlato anche l'assessore alle lingue
minoritarie, Pierpaolo Roberti: "E' una grande fortuna che in
regione si parlino 4 lingue ufficiali - ha osservato l'assessore,
dopo aver portato i saluti del governatore Massimiliano Fedriga -
perché rappresentano un tesoro di cultura. Ma c'è anche
ovviamente l'aspetto negativo, ovvero che se una lingua
minoritaria non viene seguita, rischia di sparire e perdersi nel
tempo. Noi quel tesoro dobbiamo coltivarlo per non disperdere un
patrimonio di cultura e tradizione. È il compito del nuovo Piano
che non lascia nulla al caso: c'è scritto tutto quel che vogliamo
fare nei prossimi 5 anni, e in questo modo ci siamo presi la
responsabilità di essere misurati e valutati".
1 - segue
ACON/FA-red
La Conferenza regionale sulla lingua friulana all'auditorium Comelli di Udine
L'assessore regionale Pierpaolo Roberti alla Conferenza sulla lingua friulana
Il consigliere Emanuele Zanon, delegato all'organizzazione della Conferenza
Eros Cisilino, presidente dell'Agenzia regionale per la lingua friulana