FRIULANO. ZANIN CONCLUDE CONFERENZA: A SCUOLA DIVENTI OBBLIGATORIO
(ACON) Udine, 5 nov - Insegnamento obbligatorio a scuola e
telegiornali quotidiani. Sono questi, secondo Piero Mauro Zanin,
i due grandi obiettivi da centrare per il rilancio della lingua
friulana. Il presidente del Consiglio regionale ne ha parlato
stasera a conclusione della Conferenza che ha messo a confronto,
nell'auditorium Comelli di via Sabbadini a Udine, tutto il mondo
che gravita attorno alla marilenghe.
"Da questa terza Conferenza - ha osservato Zanin - emerge una
visione del friulano come lingua del futuro e non solo del
passato. Per questo bisogna innanzitutto rendere obbligatorio e
non facoltativo l'insegnamento della lingua a scuola: in Regione
si sta pensando a una legge di attuazione dello statuto che porti
a questa svolta. A quel punto non una parte, ma tutti i bambini
dovrebbero confrontarsi con il friulano".
"Il secondo aspetto fondamentale - ha proseguito il presidente
dell'Assemblea legislativa - è una lingua che stia al passo con i
tempi, proseguendo l'azione avviata a suo tempo da Marzio
Strassoldo che insisteva sulla necessità di utilizzare il
friulano anche nell'ambito della comunità scientifica".
Zanin guarda in particolare al mondo dell'informazione e della
comunicazione. "Abbiamo ottenuto - ha ricordato - le prime 30 ore
di friulano sulle reti televisive della Rai, ma non basta:
bisogna arrivare a un telegiornale, a notiziari televisivi
quotidiani in marilenghe, come sta facendo lodevolmente
l'emittente privata Telefriuli. Intanto, nella nuova convenzione,
è aumentata la dote finanziaria per il friulano: siamo arrivati a
1 milione di euro anche grazie all'impegno di tutte le
istituzioni e degli enti che remano nella stessa direzione".
Markus Maurmair, presidente dell'Assemblea della comunità
linguistica friulana, ha ricordato con orgoglio l'adesione di 137
Comuni a un organismo che nasce dalla volontà dei Consigli
comunali, senza confini di provincia. "Tante persone - ha
ricordato Maurmair - chiedono la carta d'identità bilingue, e
siccome siamo una Regione speciale io spero che il Consiglio
regionale possa arrivare a questo risultato, superando gli
attuali ostacoli normativi. Quanto alla Rai - ha auspicato il
presidente dell'Aclif - , al di là delle ore di trasmissione in
marilenghe, bisogna prestare più attenzione al Friuli e
realizzare una sede degna di questo nome a Udine".
Anche il presidente dell'Arlef, Eros Cisilino, ha ripreso il tema
della carta identità bilingue ricordando che "la politica è
l'arte del possibile". Nel suo intervento finale, Cisilino ha
risposto a una serie di spunti e richieste da parte del pubblico,
che ha seguito con attenzione le quattro ore di Conferenza. Il
presidente ha fatto cenno anche al problema del personale
dell'Arlef, auspicando che si possa arrivare a un numero di
dipendenti e collaboratori consono all'impegno che viene
richiesto per l'attuazione delle politiche linguistiche.
Il dibattito della seconda parte del pomeriggio - coordinato dal
direttore dell'Arlef, William Cisilino - verteva invece sui
progetti del nuovo Piano regionale di politica linguistica. Marco
Torresin, dell'Arlef, ha passato in rassegna il panorama dei
mezzi di comunicazione che dedicano attenzione alla marilenghe,
per poi enunciare una serie di obiettivi legati in particolare ai
social e al mondo internet. Alberto Masini, consulente per
l'innovazione digitale, è partito da una domanda chiave: il web
potrà aiutare le lingue meno diffuse o si rivelerà il colpo di
grazia per questi idiomi? "Ai giovani - è la sua risposta -
dobbiamo dare tecnologie che parlano friulano, per poter usare la
lingua in tutti i momenti della vita".
Ketty Segatti, direttore del Servizio istruzione della Regione,
ha fatto il punto su un settore strategico, passando in rassegna
le fonti normative ed elencando i servizi già offerti sul
territorio, a partire dall'insegnamento nelle scuole
dell'infanzia e primaria. Segatti ha posto il problema della
carenza di docenti abilitati, per il quale la Regione ha allo
studio delle contromisure. Verrà potenziato anche il centro di
documentazione Docuscuele. Un altro obiettivo importante è il
miglioramento della formazione del corpo docente, attraverso una
convenzione con l'Università.
ACON/FA-red
Piero Mauro Zanin, presidente del Consiglio regionale, durante l'intervento che ha concluso la Conferenza sulla lingua friulana
Markus Maurmair, presidente dell'Aclif
Eros Cisilino, presidente dell'Arlef
I consiglieri regionali Furio Honsell, Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bidoli durante la Conferenza