SALUTE. CONFICONI (PD): CADONO PROMESSE DI RICCARDI, RSA DI PN AL PALO
(ACON) Trieste, 6 nov - "Una dopo l'altra, stanno cadendo le
promesse e le garanzie che l'assessore alla Salute Riccardi aveva
dato su una pronta ripresa della Rsa di Pordenone e Sacile. Lo
scaricabarile tra Asfo e Arcs sulla prolungata chiusura delle
strutture, purtroppo, non cancella i ritardi rispetto ai tempi
annunciati solo poche settimane fa dall'assessore rispondendo in
Aula a una nostra interrogazione sul destino del servizio.
L'assessore dovrebbe delle scuse per l'imbarazzante situazione
che sta penalizzando la sanità pordenonese".
Lo rimarca in una nota il consigliere regionale Nicola Conficoni
(Pd), commentando la situazione della Rsa di Pordenone.
"Se il ritardo nella riapertura della Rsa di Sacile è più
contenuto, a Pordenone lo slittamento al prossimo gennaio è tanto
grave quanto inaccettabile. A maggior ragione - aggiunge
l'esponente dem - se Asfo, come sembra dalle parole del direttore
dell'Azienda regionale di coordinamento per la salute (Arcs)
Tonutti, poteva e potrebbe assumere personale pescando dalle
graduatorie".
"Come mai non lo si è fatto e non lo si sta facendo, nonostante
gli operatori siano allo stremo e l'Azienda abbia i conti in
attivo? Con un'adeguata programmazione da parte dell'Asfo e della
Giunta - continua Conficoni - le chiusure avrebbero potuto essere
evitate. Invece, quello che purtroppo continuiamo a registrare è
un susseguirsi di tagli che contrastano con la necessità di
rafforzare la sanità pordenonese, penalizzata da alcune decisioni
assunte dalla Regione di fronte alle quali il primo cittadino del
capoluogo continua a rimanere in silenzio".
"Speriamo che quanto prima si dia seguito alla richiesta di un
confronto con il direttore generale dell'Asfo - conclude la nota
- per fare il punto della situazione sui numerosi disservizi
riscontrato dagli utenti".
ACON/COM/db