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FUTURO UE. ZANIN IN PARLAMENTO: SINERGIA TRA REGIONI, CAMERA E SENATO

08.11.2021
19:32
(ACON) Roma, 8 nov - "Lavorare tutti insieme sulle singole proposte normative al fine di giungere all'approvazione di risoluzioni condivise da portare all'attenzione del Parlamento nazionale, che potrà tenerne conto nelle proprie osservazioni di fase ascendente, ma anche della Commissione e del Parlamento europeo. Dal punto di vista delle Assemblee legislative regionali auspichiamo inoltre la partecipazione di un referente delle Camere per trovare una sintesi concreta e operativa".

Lo ha evidenziato il presidente del Consiglio regionale del Fvg, Piero Mauro Zanin, nel corso dell'audizione che lo ha visto protagonista a Roma davanti alle Commissioni Affari esteri e Politiche dell'Unione europea del Senato e della Camera dei deputati. L'incontro, ospitato nell'aula della Commissione Difesa di palazzo Carpegna e moderato dal presidente Dario Stefano, aveva come obiettivo quello di approfondire l'indagine conoscitiva sulla Conferenza sul futuro dell'Europa (Cofe).

Zanin, vice coordinatore e delegato al coordinamento degli Affari europei della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, quale primo audito in presenza dopo lunghi mesi di attività in modalità telematica ha anche premesso che "il confronto e il dialogo con le Camere sono ormai diventati per la Conferenza una consuetudine virtuosa. Il Coordinamento Politiche europee della Conferenza - ha aggiunto - ha prodotto un documento di sintesi delle sessioni europee dei Consigli regionali relative al 2021 e ha iniziato il lavoro di analisi sul programma di lavoro della Commissione per il 2022. La Conferenza raccoglierà le tematiche di comune interesse che riflettono la sensibilità del sistema delle Assemblee elettive regionali e che saranno raccolte in un documento per la successiva condivisione con la Commissione Politiche dell'Ue del Senato e, ci auguriamo, anche con la Camera".

"La presidente della Ce, Ursula von der Leyen, ha illustrato le principali iniziative da intraprendere. Sono le priorità - ha quindi dettagliato Zanin, che è anche vice presidente della Commissione Cittadinanza, governance, affari istituzionali ed esterni (Civex) in seno al Comitato europeo delle Regioni (CdR) e della Conferenza delle Assemblee legislative delle Regioni europee (Calre) - di un'Europa verde, che deve affrontare la transizione ecologica; di un'Europa digitale, che garantisca l'eccellenza tecnica e la sicurezza dell'approvvigionamento; di un'Europa della salute, che migliori l'assistenza sanitaria; di un'Europa che abbia una sola voce in materia di politica estera e di difesa; di un'Europa che si occupi del futuro dei giovani; di un'Europa che sappia difendere le libertà e i valori europei, proteggere lo Stato di diritto ed essere trasparente nel prendere le decisioni".

Zanin ha precisato che "queste sono le grandi priorità che saranno discusse nella Cofe, ma sono anche quelle indicate nel Programma di lavoro della Commissione per il 2022: il fill rouge intorno al quale si dipaneranno le nuove proposte normative. Le stesse priorità indicate nelle missions dei Piani nazionali di Ripresa e Resilienza (Pnrr), in piena coerenza con i pilastri del Next Generation Eu (Ngeu). La raccolta dei contributi, tuttavia, dovrà essere solo il punto di partenza per le Istituzioni europee che dovranno poi elaborarli e dare seguito alle proposte".

"La Conferenza delle Assemblee regionali italiane - ha specificato - vuole portare un proprio contributo al dibattito sul futuro dell'Europa, organizzando incontri a livello regionale e rendendo le Assemblee dei luoghi di ascolto nei quali saranno affrontate discussioni su differenti tematiche, portando al confronto rappresentanti delle Istituzioni e della società civile e divulgando i temi della Cofe tra i cittadini".

"Questo è il contributo che ci si aspetta dalle Istituzioni della democrazia rappresentativa, anello di congiunzione - così Zanin ha concluso il suo intervento - tra l'apporto diretto dei cittadini da una parte e la responsabilità degli eletti dall'altra, valorizzando i luoghi di rappresentanza democratica. Il futuro dell'Europa deve basarsi su una qualità legislativa sulla quale il nostro Paese deve riflettere, comprendendo il potenziale della Sessione europea per evitare ricadute negative e dedicarsi alla fase ascendente, affinché la voce del nostro Paese si senta in maniera concreta, univoca e condivisa. A noi sta la responsabilità di portare proposte strutturate per far sì che le scelte delle Istituzioni europee vengano percepite come partecipate e concrete dai cittadini, riavvicinandoli così all'Europa. Sistema territoriale, città e Regioni siano pronte ad assumersi la responsabilità di intervenire nel processo decisionale con un'assunzione di responsabilità".

Le parole di Zanin sono state particolarmente apprezzate dall'onorevole Emanuela Rossini (Trentino-Alto Adige), soprattutto riguardo "l'importanza di dover migliorare la fase ascendente e la maturità dei territori verso la partecipazione alle politiche europee. Potremo andare - ha suggerito - verso una funzione espressamente dedicata alle politiche europee anche nei Consigli regionali per creare una rappresentanza di concerto con il Parlamento". A tale proposito, Zanin ha ribadito il concetto di "responsabilità degli eletti" e la necessità di "essere propositivi, altrimenti risulterà difficile rimediare a scelte alle quali non si è partecipato, ritrovando un equilibrio tra rappresentanza e governabilità". ACON/DB



Il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, durante l'audizione romana moderata dal presidente Dario Stefano
Il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, durante l'audizione a Roma