FUTURO UE. ZANIN IN PARLAMENTO: SINERGIA TRA REGIONI, CAMERA E SENATO
(ACON) Roma, 8 nov - "Lavorare tutti insieme sulle singole
proposte normative al fine di giungere all'approvazione di
risoluzioni condivise da portare all'attenzione del Parlamento
nazionale, che potrà tenerne conto nelle proprie osservazioni di
fase ascendente, ma anche della Commissione e del Parlamento
europeo. Dal punto di vista delle Assemblee legislative regionali
auspichiamo inoltre la partecipazione di un referente delle
Camere per trovare una sintesi concreta e operativa".
Lo ha evidenziato il presidente del Consiglio regionale del Fvg,
Piero Mauro Zanin, nel corso dell'audizione che lo ha visto
protagonista a Roma davanti alle Commissioni Affari esteri e
Politiche dell'Unione europea del Senato e della Camera dei
deputati. L'incontro, ospitato nell'aula della Commissione Difesa
di palazzo Carpegna e moderato dal presidente Dario Stefano,
aveva come obiettivo quello di approfondire l'indagine
conoscitiva sulla Conferenza sul futuro dell'Europa (Cofe).
Zanin, vice coordinatore e delegato al coordinamento degli Affari
europei della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee
legislative delle Regioni e delle Province autonome, quale primo
audito in presenza dopo lunghi mesi di attività in modalità
telematica ha anche premesso che "il confronto e il dialogo con
le Camere sono ormai diventati per la Conferenza una consuetudine
virtuosa. Il Coordinamento Politiche europee della Conferenza -
ha aggiunto - ha prodotto un documento di sintesi delle sessioni
europee dei Consigli regionali relative al 2021 e ha iniziato il
lavoro di analisi sul programma di lavoro della Commissione per
il 2022. La Conferenza raccoglierà le tematiche di comune
interesse che riflettono la sensibilità del sistema delle
Assemblee elettive regionali e che saranno raccolte in un
documento per la successiva condivisione con la Commissione
Politiche dell'Ue del Senato e, ci auguriamo, anche con la
Camera".
"La presidente della Ce, Ursula von der Leyen, ha illustrato le
principali iniziative da intraprendere. Sono le priorità - ha
quindi dettagliato Zanin, che è anche vice presidente della
Commissione Cittadinanza, governance, affari istituzionali ed
esterni (Civex) in seno al Comitato europeo delle Regioni (CdR) e
della Conferenza delle Assemblee legislative delle Regioni
europee (Calre) - di un'Europa verde, che deve affrontare la
transizione ecologica; di un'Europa digitale, che garantisca
l'eccellenza tecnica e la sicurezza dell'approvvigionamento; di
un'Europa della salute, che migliori l'assistenza sanitaria; di
un'Europa che abbia una sola voce in materia di politica estera e
di difesa; di un'Europa che si occupi del futuro dei giovani; di
un'Europa che sappia difendere le libertà e i valori europei,
proteggere lo Stato di diritto ed essere trasparente nel prendere
le decisioni".
Zanin ha precisato che "queste sono le grandi priorità che
saranno discusse nella Cofe, ma sono anche quelle indicate nel
Programma di lavoro della Commissione per il 2022: il fill rouge
intorno al quale si dipaneranno le nuove proposte normative. Le
stesse priorità indicate nelle missions dei Piani nazionali di
Ripresa e Resilienza (Pnrr), in piena coerenza con i pilastri del
Next Generation Eu (Ngeu). La raccolta dei contributi, tuttavia,
dovrà essere solo il punto di partenza per le Istituzioni europee
che dovranno poi elaborarli e dare seguito alle proposte".
"La Conferenza delle Assemblee regionali italiane - ha
specificato - vuole portare un proprio contributo al dibattito
sul futuro dell'Europa, organizzando incontri a livello regionale
e rendendo le Assemblee dei luoghi di ascolto nei quali saranno
affrontate discussioni su differenti tematiche, portando al
confronto rappresentanti delle Istituzioni e della società civile
e divulgando i temi della Cofe tra i cittadini".
"Questo è il contributo che ci si aspetta dalle Istituzioni della
democrazia rappresentativa, anello di congiunzione - così Zanin
ha concluso il suo intervento - tra l'apporto diretto dei
cittadini da una parte e la responsabilità degli eletti
dall'altra, valorizzando i luoghi di rappresentanza democratica.
Il futuro dell'Europa deve basarsi su una qualità legislativa
sulla quale il nostro Paese deve riflettere, comprendendo il
potenziale della Sessione europea per evitare ricadute negative e
dedicarsi alla fase ascendente, affinché la voce del nostro Paese
si senta in maniera concreta, univoca e condivisa. A noi sta la
responsabilità di portare proposte strutturate per far sì che le
scelte delle Istituzioni europee vengano percepite come
partecipate e concrete dai cittadini, riavvicinandoli così
all'Europa. Sistema territoriale, città e Regioni siano pronte ad
assumersi la responsabilità di intervenire nel processo
decisionale con un'assunzione di responsabilità".
Le parole di Zanin sono state particolarmente apprezzate
dall'onorevole Emanuela Rossini (Trentino-Alto Adige),
soprattutto riguardo "l'importanza di dover migliorare la fase
ascendente e la maturità dei territori verso la partecipazione
alle politiche europee. Potremo andare - ha suggerito - verso una
funzione espressamente dedicata alle politiche europee anche nei
Consigli regionali per creare una rappresentanza di concerto con
il Parlamento". A tale proposito, Zanin ha ribadito il concetto
di "responsabilità degli eletti" e la necessità di "essere
propositivi, altrimenti risulterà difficile rimediare a scelte
alle quali non si è partecipato, ritrovando un equilibrio tra
rappresentanza e governabilità".
ACON/DB