PARCHI. TOSOLINI (LEGA): DDL 144 TUTELA AREE PROTETTE E BIODIVERSITÀ
(ACON) Trieste, 11 nov - "Il ddl in esame vuole consolidare lo
scopo di salvaguardare le nostre aree protette e di tutelare la
biodiversità all'interno di un quadro legislativo organico.
Si tratta di un intervento normativo che considera in maniera
dettagliata tematiche reali: già in sede di audizioni davanti
alla IV Commissione permanente ha ricevuto grandi apprezzamenti,
ma poi è stato ulteriormente migliorato attraverso una serie di
emendamenti presentati e illustrati dall'assessore Stefano
Zannier, che vanno a soddisfare richieste avanzate da Comitato
delle Autonomie locali (Cal), Enti parco e Comitato tecnico
scientifico (Cts)".
Lo ha evidenziato il consigliere regionale Lorenzo Tosolini
(Lega), in qualità di relatore di maggioranza, durante la fase di
apertura dei lavori che l'Assemblea legislativa del Friuli
Venezia Giulia, presieduta da Piero Mauro Zanin, ha dedicato
all'esame del disegno di legge 144, contenente le Modifiche alle
leggi regionali 42/1996 (Norme in materia di parchi e riserve
naturali regionali), 7/2008, 45/1988 e 24/2006.
"È un dato di fatto - ha aggiunto l'esponente del Carroccio - che
la gestione dei parchi, da quelli comunali a quelli più estesi
della nostra regione, sia uno dei problemi più concreti. La Lr
42/1996 ci ha consentito di affrontare in modo efficiente queste
tematiche per più di 20 anni, offrendo alla Regione uno strumento
normativo atto all'istituzione dei parchi naturali regionali che,
a oggi, sono quello delle Dolomiti Friulane e quello delle
Prealpi Giulie. Senza dimenticare le riserve naturali regionali,
i parchi comunali, i biotopi e le aree di reperimento. La sua
natura quindi, non è ambientale, ma è dedicata alle aree
naturali".
"Con il passare degli anni - ha anche ricordato Tosolini - si
sono verificate difficoltà amministrative e altri tipi di
esigenze, rilevate dagli enti gestori attivi sul territorio.
Quindi, sono stati chiesti interventi correttivi da parte dei
diretti interessati e, proprio in quest'ottica, sono presenti
modifiche e integrazioni che intervengono sulle modalità
gestionali, ma non escono dall'ambito operativo. È stata
inevitabile un'evoluzione normativa che ha portato a una
revisione della materia, come l'inserimento della rete Natura
2000, sistema coordinato e coerente di aree destinate alla
conservazione della biodiversità in attuazione delle direttive
Habitat e Uccelli, che costituisce una rete ecologica formata da
nodi: le zone speciali di conservazione (Zsc) e le zone di
protezione speciale (Zps)".
"Ci troviamo davanti una norma che svincola dalla rendicontazione
regionale la gestione dei parchi intercomunali. Vengono attuate
semplificazioni riguardo la composizione e la nomina degli organi
- ha dettagliato il relatore di maggioranza - con particolare
riguardo agli strumenti di programmazione e ai procedimenti
amministrativi. Si semplifica la disciplina della vigilanza
attribuita al corpo forestale regionale e si interviene sul
quella sanzionatoria. Viene anche favorita l'attività di matrice
turistica, che presenta tassi di crescita straordinari, legata
anche allo sviluppo e all'importanza attribuita al marchio di
qualità".
"Sempre nel rispetto delle finalità della riserva e dei possibili
sviluppi di carattere economico e di turismo eco-compatibile, la
norma - ha concluso Tosolini - contiene la previsione che si
possano fare investimenti per commercializzare i prodotti e i
servizi provenienti dal territorio del parco e della riserva. È
anche fondamentale creare sinergie tra i Comuni, ottenendo
obiettivi intercomunali e la possibilità di avere un'interfaccia
con la Regione".
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