FVG-UE. VERTICE CALRE. ZANIN: LEGIFERARE MEGLIO PER ALIMENTARE RIPRESA
(ACON) Udine, 12 nov - L'obiettivo è ambizioso, il percorso
inevitabilmente lungo e complesso. Ma l'ampia partecipazione al
confronto sulla "better regulation" organizzato da Piero Mauro
Zanin - in qualità di vicepresidente della Calre, la Conferenza
delle assemblee legislative delle regioni d'Europa, e
coordinatore del relativo gruppo di lavoro - lascia ben sperare
in una volontà generale di semplificare e rendere le norme
davvero vicine a cittadini e imprese.
Riuniti in videoconferenza, una quarantina di rappresentanti
delle diverse regioni europee hanno ascoltato la relazione di
Zanin, collegato dalla sede della Regione di via Sabbadini a
Udine, prima di approfondire l'argomento con alcuni esperti.
"Legiferare meglio - ha detto il presidente del Consiglio
regionale Fvg - si può tradurre nella capacità di alimentare il
motore che ci spinge alla ripresa, e speriamo anche alla
riattivazione dell'ascensore sociale. Noi autorità regionali
legislative - ha proseguito Zanin - conosciamo le criticità,
ovvero gli oneri eccessivi e superflui che alcune leggi provocano
e che diventano costi a carico di cittadini. Siamo ben
consapevoli che serve un efficientamento del sistema, che non può
avvenire senza attribuire responsabilità a chi è stato eletto dal
popolo nelle comunità locali, una sorta di transizione
democratica".
Il presidente ha voluto riassumere ai colleghi della Calre il
Parere da lui elaborato nell'ambito del Comitato delle Regioni,
in qualità di vicepresidente della commissione Civex, che sta per
passare al vaglio dell'assemblea plenaria. "Serve un approccio
dal basso verso l'alto - ha proseguito Zanin - con processi di
monitoraggio e misurazione degli effetti delle norme. Ma anche un
approccio dall'alto verso il basso: le decisioni che vengono
assunte dall'Unione Europea devono essere trasferite agli
ordinamenti regionali mantenendo la coerenza della norma ed
evitando applicazioni disomogenee. A questo scopo è decisiva la
valutazione dell'impatto della legge sull'utente finale, la
cosiddetta clausola valutativa. Che però deve essere omogenea tra
le diverse regioni, in modo da rendere le analisi confrontabili".
Nelle sue vesti di presidente del gruppo di lavoro della Calre,
Zanin ha posto poi il problema della "stratificazione
legislativa" - cioè dell'accavallarsi di norme europee, nazionali
e regionali "che a volte sovraccarica di oneri le imprese e la
pubblica amministrazione" - del contributo del mondo scientifico
e universitario al reperimento di analisi e dati sulla base dei
quali legiferare, e della legislazione transfrontaliera, ovvero
l'esigenza di riferimenti normativi coerenti per chi vive e
lavora in territori di confine.
Ha partecipato ai lavori anche Sebastiano Callari, assessore
regionale a Demanio, servizi generali e sistemi informativi.
"Prima dell'inizio della pandemia - ha ricordato Callari -
abbiamo portato in aula la legge Semplifica Fvg. L'obiettivo è
costruire norme ascoltando chi deve metterle in moto e i
cittadini, e oggi la digitalizzazione può aiutarci in questo
processo. L'obiettivo finale è diventare più competitivi in un
mercato globalizzato e in un'Europa stretta tra i colossi Cina e
Usa. Come istituzioni - ha poi spiegato l'assessore - abbiamo il
dovere di non escludere nessuno, e oggi chi non obbedisce a quel
che hanno imposto i grandi player digitali rischia di trovarsi in
difficoltà: dovremmo rimanere indipendenti da Google e Microsoft
facendo qualcosa di europeo in questo campo".
Il momento centrale della riunione del gruppo di lavoro è stato
dedicato alla relazione degli esperti: Fabiana Scapolo, del
centro di ricerca della Commissione europea, ha parlato del
"foresight", un processo partecipativo che individua le
problematiche principali per poi prendere le decisioni, mettendo
assieme tutti i portatori di interesse. Stephen Taylor, direttore
della struttura innovazione dell'Area Science park di Trieste, ha
posto l'accento sui dati, le evidenze sulle quali devono basarsi
le leggi: "Dobbiamo raccogliere queste prove in modo trasparente,
per essere chiari con il pubblico".
A proposito del reperimento dei dati Antonina Cipollone, capo
dell'unità sulla "better regulation" in seno alla Commissione
europea, ha osservato che è compito degli Stati membri
raccoglierli, e non sempre è facile. Cipollone condivide il
principio di fare squadra tra differenti attori istituzionali:
"Noi come Commissione siamo sotto tiro per la qualità della
legislazione, ma abbiamo una funzione propositiva, le leggi sono
adottate da Parlamento e Consiglio, e molte direttive sono
declinate a livello statale e locale". Importante, per Bruxelles,
anche la compensazione dei costi: "Se con una legge ne
introduciamo di nuovi, dobbiamo anche ridurli in misura analoga
nella stessa area tematica".
All'incontro on line sono intervenuti anche Carlo Borghetti della
Regione Lombardia, Michele Pais, presidente del Consiglio
regionale della Sardegna, e lo spagnolo Luis Fuentes Rodriguez,
presidente del parlamento della Castilla-Leon.
ACON/FA