EDITORIA. PATTO: NUOVE FREQUENZE METTONO A RISCHIO VIDEOTELECARNIA
(ACON) Trieste, 15 nov - "VideoteleCarnia, la storica emittente
di Treppo Carnico che racconta le comunità locali e le loro
attività da oltre 40 anni, prevalentemente in lingua friulana, è
a rischio. La riorganizzazione a livello italiano delle frequenze
destinate alle trasmissioni televisive del digitale terrestre sul
territorio regionale ne mette in discussione l'esistenza. Stessa
sorte tocca ad altre tv locali friulane comunitarie, rimaste
escluse dall'assegnazione delle frequenze e che, dunque, vedranno
compromessa del tutto la possibilità di proseguire con le loro
trasmissioni".
Alla luce di questa situazione, "che vedrà spegnersi voci
significative per il territorio e per le sue popolazioni, in
termini di ricchezza culturale e informativa", come si legge in
una nota, il Gruppo consiliare del Patto per l'Autonomia
interroga la Giunta Fedriga per sapere quali azioni intenda
intraprendere l'amministrazione regionale a difesa di
VideoTeleCarnia e delle altre emittenti locali. Azioni quanto mai
urgenti e necessarie per i consiglieri Massimo Moretuzzo e
Giampaolo Bidoli, poiché "è interesse dell'intera comunità
regionale la tutela dei centri di produzione e diffusione della
cultura locale, anche per il loro ruolo nella promozione dell'uso
del friulano", che è stato evidenziato anche nel corso della
recente Conferenza regionale di verifica e di proposta per la
lingua friulana.
"VideoTeleCarnia, basandosi sul lavoro volontario dei
collaboratori dell'omonima associazione, fornisce un servizio di
informazione e di produzione culturale per il territorio carnico
e per tutto il Friuli, concorrendo in maniera decisiva anche alla
promozione della lingua friulana, utilizzata nel 70% circa delle
trasmissioni - spiegano Bidoli e Moretuzzo -. Una parte del
pubblico cui si rivolgono VideoTeleCarnia e le altre emittenti
televisive locali a rischio, è costituita dalle fasce più anziane
della popolazione, che, con il venir meno delle trasmissioni
televisive, difficilmente potrebbero fruire della programmazione
attraverso mezzi alternativi come lo streaming on line, perdendo
così un importante riferimento".
ACON/COM/fa