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SALUTE. RICCARDI A COMITATO LCV: TEMPI D'ATTESA, IL SISTEMA REGGE

15.11.2021
18:21
(ACON) Trieste, 15 NOV - "I dati dicono che nel contesto nazionale il nostro sistema regge e ci attestiamo tra le regioni che hanno ridotto di meno le prestazioni sanitarie nelle situazioni critiche". È questa la sintesi politica che Riccardo Riccardi, vicegovernatore con delega alla Salute, ha tracciato durante la seduta del Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione, presieduto da Roberto Cosolini (Pd) e allargato per l'occasione ai componenti della III Commissione guidata da Ivo Moras (Lega).

Riccardi ha commentato così le relazioni per il 2019 e il 2020 relative all'applicazione della legge che dispone il contenimento dei tempi di attesa, basandosi sui dati che Giuseppe Tonutti, direttore generale dell'Arcs, aveva esposto in precedenza. Numeri che indicano "un 2019 simile al 2017, e nel 2020 un forte calo dell'attività programmata, determinato dalla pandemia che per due mesi e mezzo ha chiuso totalmente le agende".

Ciò nonostante, ha proseguito Tonutti, "le prestazioni traccianti, quelle più importanti, hanno avuto risultati migliori del 2019, e il Fvg si piazza al terzo posto nella classifica delle regioni che hanno ridotto di meno gli interventi, dopo Veneto e Lazio. Questo non vuol dire - è stato ancora detto - che i nostri tempi di attesa siano buoni, perché in questo campo abbiamo storicamente un problema, sul quale la pandemia è andata a incidere. Non neghiamo neppure i nostri punti di debolezza, tra i quali c'è il tallone d'achille dell'oculistica, difficile da risolvere in quanto mancano sempre di più gli specialisti, attratti dal privato".

Numerosi gli interventi dei consiglieri sulle relazioni, che verranno portate in Aula e saranno sintetizzate dalle relazioni di Stefano Turchet (Lega) per la Maggioranza e dello stesso Cosolini per le Opposizioni. Andrea Ussai (M5S) ha espresso "preoccupazione, perché già prima della pandemia faticavamo, e le diverse Aziende sanitarie hanno operato in modi diversi: tema da approfondire".

Simona Liguori, consigliera dei Cittadini, ha invece reso noto un recente rapporto di Cittadinanzattiva, citato dal presidente nazionale degli Ordini dei medici, in cui si parla di un Fvg che avrebbe recuperato solo lo 0,7% delle prestazioni specialistiche "perse" a causa del Covid. Dati che non convincono i dirigenti sanitari ("Questo 0,7% è il risultato di un sondaggio nel quale non ci ritroviamo") ma sui quali Liguori ha insistito, chiedendo chiarezza al vicegovernatore.

Walter Zalukar (Gruppo Misto) ha chiesto chiarimenti su ricorso al privato, appropriatezza delle prescrizioni, disomogeneità territoriale e finanziamenti alle Aziende per ridurre la cosiddetta fuga dei pazienti fuori regione. Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha domandato invece se esista uno standard ottimale a livello di percentuale di tempi rispettati ("Questi numeri sono critici o in qualche modo strutturali?"), giudicando l'analisi che emerge dalle relazioni sul rispetto dei tempi "piuttosto passiva". Tesi rigettata da Riccardi, Tonutti e da Gianna Zamaro, la direttrice centrale della Sanità che partecipava al confronto in veste di tecnico.

"L'analisi dei dati 2019 è avvenuta come sempre nell'anno successivo - ha ricordato il vicegovernatore - e nel 2020 tutti i professionisti del sistema sanitario sono stati chiamati a uno sforzo straordinario. Il problema delle liste d'attesa - ha concluso l'assessore - si risolve con nuovi modelli organizzativi e con le competenze professionali. E specie sul capitale umano servono investimenti strategici che non dipendono solo dalla Regione: c'è un imbuto formativo sulle abilitazioni professionali e servono regole nuove. Prendiamo il tema delle guardie mediche: dobbiamo dirci lealmente che non è solo un problema di soldi, ma anche di scelte professionali. Quando i professionisti sono pochi possono scegliere che mestiere fare". ACON/FA-fc



Roberto Cosolini (Pd)
Stefano Turchet (Lega)
Simona Liguori (Cittadini)
Andrea Ussai (M5S)