FIBROMIALGIA. PICCIN (FI): VERSO RICONOSCIMENTO MALATTIA INVALIDANTE
(ACON) Trieste, 15 nov - "L'augurio è che il Governo nazionale
aggiorni al più presto i Livelli essenziali di assistenza (Lea)
includendo la fibromialgia: sono stati compiuti passi avanti e
portare a termine l'iter in tempi celeri sarebbe un atto di
giustizia nei confronti di numerosi cittadini che, pur soffrendo
di questa malattia, non possono beneficiare dell'esenzione dalla
compartecipazione alle spese sanitarie per le relative
prestazioni".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale Mara Piccin
(Forza Italia) a margine della riunione del Comitato Lcv che ha
esaminato la relazione 2017-20 prevista dalla legge regionale 13
del 2017 recante disposizioni per la tutela delle persone affette
da fibromialgia.
"Abbiamo appreso che a maggio - evidenzia la forzista - la
sottocommissione assistenza distrettuale Lea ha accolto la
richiesta di inserimento della fibromialgia nell'elenco delle
malattie croniche e invalidanti come sindrome fibromialgica,
limitatamente alle forme molto severe, e che, a settembre, la
commissione nazionale Lea ha approvato all'unanimità anche la
richiesta di inserimento della fibromialgia nell'elenco delle
patologie croniche e invalidanti. Si tratta di passi avanti
importanti ma ora ci si augura che l'iter prosegua spedito per
quanto di competenza del governo e delle altre istituzioni
coinvolte".
Piccin ricorda che fu prima firmataria della proposta di legge
approvata all'unanimità dal Consiglio regionale e trasmessa alle
Camere nel 2019 (nella scorsa legislatura era già stata prima
firmataria di un analogo progetto di legge, trasmesso alle Camere
ma decaduto allo scioglimento delle stesse), contenente
disposizioni per il riconoscimento della fibromialgia,
dell'encefalomielite mialgica benigna e della sensibilità chimica
multipla quali malattie croniche e invalidanti. "Nonostante
l'iter parlamentare per esaminarla non sia mai, di fatto,
iniziato - conclude la consigliera di maggioranza - la nostra
proposta di legge ha avuto il merito, assieme a molte altre
iniziative, di tener vivo il dibattito sul riconoscimento della
malattia".
ACON/COM/red