FAMIGLIA. DDL FAGIOPO, OK V COMM A PARTI COMPETENZA LEGGE QUADRO
(ACON) Trieste, 16 nov - Parere favorevole a maggioranza da
parte della V Commissione consiliare permanente, presieduta da
Diego Bernardis (Lega) e riunita a Trieste nell'emiciclo di
piazza Oberdan, sulle parti di competenza del disegno di legge
148 relativo alle Disposizioni in materia di politiche della
famiglia, di promozione dell'autonomia dei giovani e delle pari
opportunità (FaGioPo).
Presentato dall'assessore regionale alla Famiglia, Alessia
Rosolen, il ddl 148 FaGioPo (caratterizzato dai 42 articoli
suddivisi in 6 capi) era stato assegnato alla VI Commissione
permanente con parere ulteriore sulle rispettive sezioni
tematiche anche della IV e della III.
L'espressione di voto da parte della V Commissione è stata
preceduta dall'illustrazione dell'articolo 7 del capo 2 da parte
dall'assessore Rosolen, ma sul tema specifico è intervenuta in
modalità telematica anche la collega con delega a Cultura e
Sport, Tiziana Gibelli.
Nello specifico, viene promossa l'istituzione del sistema
integrato di educazione e istruzione dalla nascita fino ai sei
anni, favorendo l'accesso delle famiglie ai servizi con precise
misure di sostegno. La Giunta regionale d'intesa con l'Ufficio
scolastico regionale, tenuto anche conto delle proposte formulate
dagli enti locali e nei limiti delle disponibilità del bilancio,
adotta dunque una programmazione pluriennale dell'offerta
educativa in termini quantitativi e qualitativi del sistema,
definendo priorità e linee di sviluppo e di potenziamento.
Durante la spiegazione del passaggio in esame, Rosolen ha fatto
riferimento anche al sistema Dote famiglia, ricordando
l'importanza di un progetto per "provvedere a tutti gli
interventi educativi, formativi e di crescita nei confronti dei
minori all'interno della famiglia, contenente anche azioni già
sperimentate negli ultimi due anni e che si agganciano a quelle
già presenti in altre norme. Un sistema che abbiamo individuato
per offrire un supporto parallelo e complementare rispetto a
quanto avviene con l'assegno unico del Family act su scuola,
apprendimento, sport, cultura e arte, intervenendo affinché
questa attività sia realmente aperta a tutti".
Una citazione, infine, anche per la Carta famiglia che
"implementando gli interventi nazionali in maniera trasversale,
pone attenzione alla povertà educativa vincolata attraverso una
percentuale di risorse, concentrandosi sull'accessibilità di
tutti a questo genere di percorso". L'abrogazione della legge
regionale 5/2012 introduce infine la medesima linea contributiva
ma precisa ulteriormente i soggetti interessati: ossia, le
associazioni giovanili e altri soggetti pubblici, ma non più le
istituzioni scolastiche che sono già presenti in altri contesti
normativi.
All'assessore, in sede discussione, si è rivolto il consigliere
Franco Iacop (Pd), allargando il tema all'articolo 16 e
auspicando che "in materia di centri di aggregazione per favorire
le attività giovanili e della promozione di autonomia e pari
opportunità non ci si fermi ai contenuti di questa legge.
ACON/DB-fc
La V Commissione permanente riunita in aula a Trieste
Diego Bernardis (Lega), presidente della V Commissione
L'assessore regionale alla Famiglia, Alessia Rosolen