AMBIENTE. GABROVEC (SSK): A MALNISCE ALTRA POSSIBILE BOMBA ECOLOGICA
(ACON) Trieste, 17 nov - "L'incendio dei rifiuti stoccati nel
capannone di Mossa deve essere un campanello d'allarme su altre
situazioni potenzialmente molto pericolose. Una tra tutte,
peraltro vicino a Mossa, è rappresentata dalla montagna di
rifiuti tossici abusivamente stoccata in località Malnisce nel
comune di Savogna d'Isonzo/Sovodnje, a pochi passi dal centro
abitato e sull'argine del fiume Vipacco/Vipava".
A sostenerlo, in una nota, è il consigliere regionale della
Slovenska skupnost Igor Gabrovec che ha portato l'annosa
questione già più volte all'attenzione del Consiglio regionale e
della Giunta. Il sito era stato individuato tra gli obiettivi di
risanamento ambientale già nel lontano 1999. "Da allora,
purtroppo, non è cambiato nulla ad eccezione dell'apposizione del
nuovo telo coprente, questo anche in seguito ad un mio
interessamento" continua Gabrovec. "Di questo si era potuto
accertare personalmente anche il presidente della Regione
Massimiliano Fedriga, affiancato da Gabrovec durante un
sopralluogo già a maggio 2019, quando aveva annunciato di voler
fare immediatamente le dovute verifiche al fine di trovare quanto
prima una soluzione al problema".
L'assessore regionale Fabio Scoccimarro, in risposta ad
un'interrogazione di Gabrovec, aveva poco dopo confermato che il
problema è all'attenzione della Direzione regionale competente.
In questo senso l'esponente dell'esecutivo regionale aveva
annunciato la necessità che il Comune procedesse ad una nuova
quantificazione della spesa necessaria per asportare i rifiuti,
al fine di consentire alla Regione di poter valutare tutte le
opzioni percorribili per l'effettuazione dei lavori.
"Presumo che la questione - continua Gabrovec - si sia nuovamente
arenata considerato che un piccolo Comune, qual è quello di
Savogna d'Isonzo, non ha personale né risorse adeguati per
affrontare problemi di tale portata e per questo deve essere
necessariamente affiancato dalla Regione. In questo senso le
precedenti amministrazioni comunali, a partire da quella in cui
si è verificato l'accumulo, non hanno insistito abbastanza per
affrontare il problema creatosi nelle immediate vicinanze delle
case, della principale arteria stradale del comune e del castello
di Rubbia".
"Dopo il disastro di Mossa non possiamo far finta che il problema
non esista e quindi faccio appello all'amministrazione regionale
affinché dia una forte accelerata all'iter burocratico che porti
alla totale rimozione dei rifiuti e conseguentemente bonifichi
l'area inquinata", conclude il consigliere della Slovenska
skupnost.
ACON/COM/fa