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FAMIGLIA. VIA LIBERA VI COMM A DDL 148, SI DISCUTE SU CARTA E DOTE

17.11.2021
18:47
(ACON) Trieste, 17 nov - In Friuli Venezia Giulia vivono 113mila nuclei familiari con Isee inferiore ai 30mila euro all'anno. E poco più della metà di questa platea - 57mila nuclei, per essere precisi - ha figli minorenni a carico: proprio a queste famiglie sono rivolte le misure più innovative previste dal disegno di legge 148, la norma-quadro approvata a maggioranza oggi dalla VI Commissione sotto la presidenza di Giuseppe Sibau (Autonomia responsabile/Prog Fvg).

Le novità previste dalla Giunta hanno alimentato un ampio ma sereno dibattito, senza contrapposizioni di natura ideologica dal momento che l'assessore Alessia Rosolen - rispondendo alle sollecitazioni di Furio Honsell (Open) e Chiara Da Giau (Pd) - ha subito chiarito "che nella norma non ci sono definizioni di famiglia proprio perché volevamo che il concetto risultasse il più ampio possibile". Parole che hanno ricevuto il plauso di Andrea Ussai (M5S).

Alla fine la Maggioranza ha votato in modo compatto a favore del provvedimento presentato dalla Giunta e i gruppi di Opposizione (Pd, M5S, Patto per l'Autonomia, Open Sinistra Fvg) hanno tutti scelto l'astensione, in attesa di capire quale sbocco avranno in aula i numerosi emendamenti preannunciati. La discussione si è concentrata in particolare sulla Dote famiglia - il nuovo contributo che coprirà le spese per attività extrascolastiche lungo tutto il percorso di crescita dei figli, destinato a pesare sul bilancio regionale per circa 23 milioni di euro - e di conseguenza sulla Carta famiglia, che è lo strumento attraverso il quale le persone potranno accedere a questo e ad altri benefici.

Molto partecipata la discussione sui requisiti necessari per ottenere la Carta. "Proporremo - ha annunciato Da Giau, che è intervenuta su molti dei 42 articoli del ddl - l'abrogazione del periodo di 24 mesi continuativi di residenza: se vive qui, che sia per un mese o per un anno, ogni famiglia deve essere accolta. E la Carta famiglia potrebbe diventare anche un incentivo a fermarsi in regione". Opinione condivisa da Ussai, che ha proposto di introdurre piuttosto il criterio del contratto di lavoro da due anni, e da Massimo Moretuzzo (Patto), convinto che "specie nelle aree interne, le famiglie che provengono da fuori regione e aiutano a ridurre lo spopolamento, potrebbero risultare penalizzate da questo vincolo". Alle Opposizioni ha risposto Stefano Turchet: "Una legge - ha detto il consigliere della Lega - deve mettere paletti e avvantaggiare i nuclei familiari che possono garantire crescita e sviluppo: per questo servono i 24 mesi di residenza. Noi siamo una regione di transito, nella quale le famiglie vanno aiutate quando si fermano e contribuiscono allo sviluppo economico del territorio". Quanto alla Dote famiglia, Cristiano Shaurli (Pd) ha chiesto e ottenuto i numeri dei potenziali beneficiari del provvedimento, esprimendo qualche dubbio "sui servizi educativi in orari extrascolastici". A Da Giau è stato poi spiegato, dall'assessore Rosolen e dagli uffici, che la Dote non potrà essere utilizzata per farsi rimborsare le rette di asili e scuole materne in quanto chi ha un reddito basso già usufruisce di un contributo per abbattere quella spesa. La Dote servirà invece a rimborsare, ad esempio, attività sportive, artistiche, musicali e culturali. L'ordine di grandezza ipotizzato è di circa 300 euro all'anno per ciascun nucleo familiare, che dovrà rendicontare le spese.

Si prevede invece un'adesione meno massiccia per un'altra delle misure innovative del ddl, la promozione della previdenza complementare, legata alla scelta volontaria delle famiglie: chi aderirà dovrebbe poter contare su un contributo di circa 100 euro all'anno da parte della Regione. Opposizioni perplesse, infine, sulla composizione del Tavolo regionale per le politiche familiari, con Ussai e Da Giau a chiedere l'inserimento di sindacalisti, rappresentanti del mondo della scuola e referenti dei servizi sociali. E Rosolen a ribattere che "serve un Tavolo snello".

Due articoli aggiuntivi proposti dal M5S, a firma di Ussai e Mauro Capozzella, sono stati ritirati in attesa di una loro valutazione da parte della Giunta: si tratta di una norma per sostenere l'apprendistato di primo livello attraverso contributi alle imprese e della valorizzazione dell'attività educativa extra scolastica di strada. Rosolen ha promesso di approfondire le proposte con gli uffici e i colleghi dell'Esecutivo. Alla fine della seduta sono stati scelti i relatori per la discussione in aula: saranno Antonio Calligaris (Lega) per la Maggioranza, Furio Honsell e Chiara Da Giau per i gruppi di Opposizione. ACON/FA-fc



Giuseppe Sibau (PrFvg/Ar)
Andrea Ussai (M5S)
Chiara Da Giau (Pd)
Stefano Turchet (Lega)