SALUTE. ZALUKAR (MISTO): INCENTIVI AD AUTISTI 118, IL DANNO E LA BEFFA
(ACON) Trieste, 22 nov - "Nel luglio scorso gli autisti
soccorritori del 118 di Trieste avevano trovato in busta paga una
somma aggiuntiva, variabile per ciascun autista da qualche
centinaio ad alcune migliaia di euro. Era il premio per la
collaborazione prestata negli interventi di soccorso e gestione
della sanificazione/decontaminazione dei presidi in relazione
all'emergenza Covid 19".
Lo scrive, in una nota, il consiglire regionale del Gruppo Misto,
Walter Zalukar: "Un mese dopo l'Azienda sanitaria triestina
avvisava che c'era stato un errore di calcolo e che le somme
corrisposte eccedevano il dovuto, per cui l'Azienda doveva
recuperare l'indebito retributivo con la massima tempestività
possibile. La lettera, firmata dal direttore della SC Gestione
del Personale, concludeva: "Spiacente per il disguido, peraltro
parzialmente imputabile all'ufficio".
"Ma il "disguido" - prosegue Zalukar - non sembra di poco conto
visto che in luglio erano stati liquidati circa i due terzi in
più del dovuto: in pratica se un dipendente in luglio aveva
ricevuto 2.000 euro, deve restituirne circa 1.200. Possiamo
immaginare la sorpresa di questi dipendenti, perché ciò significa
non soltanto aver vissuto l'illusione di una maggior
disponibilità di denaro, ma soprattutto una forte decurtazione
dei prossimi stipendi".
"E al danno si aggiunge la beffa in quanto la somma elargita
ammonta in media a circa 800 euro cadauno, ovviamente lordi,
quale riconoscimento una tantum agli autisti soccorritori del
Sistema 118 di Trieste, per il sovraccarico di lavoro, i disagi,
i maggiori rischi affrontati durante il primo anno pandemico".
"Ho quindi inteso interrogare la Giunta regionale - continua il
consigliere del Gruppo Misto - per sapere se non ritiene quanto
meno avaro da parte dell'Azienda triestina aver corrisposto tale
esiguo riconoscimento a questi dipendenti, che sono stati sempre
in prima linea a tutela della salute e sicurezza dei cittadini".
"Da mesi l'Assessore alla Salute va ripetendo che vorrebbe
assumere nelle Aziende sanitarie, ma che il personale non si
trova. Per favorire le assunzioni e anche per evitare le fughe
forse servirebbe incentivare di più il personale; perché
altrimenti - conclude Zalukar - chi cerca impiego preferirà
scegliere aziende più generose ed empatiche verso i propri
dipendenti".
ACON/COM/fa