FORZA NUOVA. RESPINTA A MAGGIORANZA LA MOZIONE SU SCIOGLIMENTO
(ACON) Trieste, 23 nov - "L'assalto di Forza Nuova alla sede
della Cgil a Roma è un episodio troppo grave, bisogna prendere
posizione senza ambiguità", sosteneva il Pd, supportato da tutti
gli altri gruppi di Opposizione. "Ma non è questa l'aula che può
fare applicare la legge Scelba: la mozione andrebbe ritirata e
riformulata d'accordo con la Maggioranza", ha replicato
l'assessore Pierpaolo Roberti a nome di tutto il Centrodestra.
Così alla fine i due schieramenti sono andati divisi al voto sul
testo che chiedeva di fare pressione sul Governo per lo
scioglimento del "movimento di ispirazione neofascista": la
mozione è stata bocciata con 24 voti contrari e 19 favorevoli.
"Nel testo che proponiamo - ha sottolineato il capogruppo dem
Diego Moretti, respingendo la richiesta di mediazione avanzata
dall'esponente della Giunta Fedriga - non c'è nulla di ideologico
né di strumentale: ricordo che alcuni partiti di Centrodestra
hanno votato mozioni simili in altre regioni. E mi dispiace che
nessun consigliere della Maggioranza, nemmeno tra i più liberali,
abbia scelto di intervenire in aula: io sono convinto che dentro
di voi ci siano questi princìpi, ma solo la contingenza politica
vi impedisce di votare questo testo".
Le considerazioni di Moretti, primo firmatario, sono state
riprese da numerosi esponenti delle Opposizioni. Il collega del
Pd Cristiano Shaurli ha ricordato "lo scioglimento di Ordine
Nuovo nel 1974" citando le parole dell'ex ministro dc Taviani "il
quale disse che non si potevano attendere le sentenze definitive
della magistratura e che bisognava applicare la Costituzione, che
vieta la ricostituzione del partito fascista". Igor Gabrovec
(Ssk) ha ricordato in particolare "la violenza del fascismo nelle
nostre terre, già alla fine del primo conflitto mondiale, con
l'incendio degli edifici della minoranza slovena".
Nell'aggiungere le firme dei rispettivi gruppi, Furio Honsell
(Open Sinistra Fvg), Tiziano Centis (Cittadini) e Mauro
Capozzella (M5S) hanno ribadito l'esigenza di "lanciare un
messaggio forte", ricordando anche l'episodio dell'irruzione di
esponenti di Casa Pound nell'aula del Consiglio regionale,
nell'agosto 2020. In seguito alla quale Massimo Moretuzzo,
capogruppo del Patto per l'Autonomia, ha reso noto "di essere
stato denunciato per diffamazione, in quanto definii eversivi
quei gruppi. Ora ho un processo in corso, che affronterò a testa
alta". Una situazione che Shaurli ha definito "paradossale",
chiedendo e ottenendo dal presidente Piero Mauro Zanin di
sollecitare un aggiornamento sulle indagini degli inquirenti
rispetto a quell'episodio.
Nel suo articolato intervento, l'assessore Roberti ha replicato
anche a un'altra affermazione di Moretti, che aveva parlato di
"elementi di estrema destra, che si richiamano palesemente al
fascismo, all'interno dei movimenti No vax". "Tra chi occupava
un'infrastruttura strategica come il Porto di Trieste - ha detto
il rappresentante della Giunta - vi erano anche esponenti dei
centri sociali del Veneto: quella protesta non fu guidata da
Forza Nuova".
E a proposito del movimento di Roberto Fiore, Roberti ha
ricordato che "nel recente passato Governi di centrosinistra
ammisero quei partiti alla competizione politica. Se la
discriminante sono i princìpi ispiratori di Forza Nuova, quelli
erano gli stessi anche nel 2018 e 2019. E poi - ha concluso
l'assessore - oggi i partiti che firmano questa mozione sono
tutti al Governo, e non capisco proprio perché il Consiglio
regionale debba inserirsi in una discussione che si sta facendo a
Roma".
ACON/FA
Diego Moretti, capogruppo del Pd e primo firmatario della mozione
L'aula del Consiglio regionale
L'assessore Pierpaolo Roberti
Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia)