FAMIGLIA. MAGGIORANZA SU DDL 148: UNA NORMA QUADRO DI AMPIO RESPIRO
(ACON) Trieste, 23 nov - "Uno strumento legislativo unitario,
atto a incidere attraverso un'azione sistematica e integrata
nella definizione delle nuove misure e nella razionalizzazione di
quelle già in essere. Al tempo stesso, inoltre, una norma in
grado di configurare un aiuto concreto alla famiglia, attraverso
politiche coerenti e durature, nonché legge quadro di grande
respiro e prospettiva".
Questo, secondo il consigliere regionale Antonio Calligaris
(Lega), primo relatore di maggioranza a prendere la parola
davanti all'Aula, l'obiettivo principale del disegno di legge 148
relativo alle disposizioni in materia di politiche della
famiglia, di promozione dell'autonomia dei giovani e delle pari
opportunità (FaGioPo).
"Le disposizioni - ha proseguito l'esponente del Carroccio - sono
il frutto di un lungo percorso di ascolto e condivisione
conclusosi con gli Stati generali. Il ddl 148, innovando e
coordinando interventi normativi, cerca di affrontare i bisogni
delle famiglie lungo tutto il percorso di crescita di un bambino
fino alla maggiore età: casa, servizi per l'infanzia, diritto
allo studio, lavoro e tempo libero".
"Un elemento prioritario - ha dettagliato - è la semplificazione
della legislazione in materia di tre componenti trasversali,
strettamente connesse tra loro: famiglia, politiche giovanili e
pari opportunità. Vengono infatti abrogate quattro leggi
regionali e due disposizioni normative che avevano trovato
applicazione attraverso le leggi finanziarie".
"La norma - ha concluso Calligaris - ha un fabbisogno complessivo
di 70milioni di euro, 25 dei quali riguardano le nuove misure
introdotte attraverso due misure innovative. La prima è la Dote
famiglia, che garantirà un sostegno strutturale legato al
possesso della Carta famiglia per tutte le attività
extrascolastiche fino ai 18 anni, destinata ai nuclei con Isee
entro i 30mila euro. La seconda è legata al contributo una tantum
della Regione alle famiglie che decidono di investire in una
forma di previdenza complementare per i figli minorenni. Vanno
citate anche la misura sull'autonomia abitativa dei giovani con
la previsione di una riserva nei bandi per l'assegnazione di
alloggi di edilizia residenziale pubblica, nonché il sostegno
monetario al genitore affidatario di minore in caso di mancato
versamento del mantenimento da parte del genitore obbligato".
Giuseppe Sibau (Progetto Fvg/Ar), dal canto suo, ha sottolineato
che "questi 42 articoli suddivisi in 6 capi forniscono un quadro
unitario di riferimento legislativo con azioni strutturali in
tema di natalità e genitorialità nonché, più in generale, della
famiglia, superando in un'ottica di semplificazione e
armonizzazione le attuali leggi regionali. Una legge quadro - ha
ribadito anche lui - che delinea provvedimenti che trovano spazio
nelle rispettive norme di settore. Un ottimo lavoro svolto da
assessore e staff che porterà ottimi risultati".
"Creando un sistema di strumenti-incentivi alla genitorialità -
altro elemento definito fondamentale, insieme a quello delle
adozioni - si cerca di invertire la rotta del lento, ma costante,
invecchiamento della popolazione regionale. La novità più
importante riguarda la Dote famiglia, contributo parallelo e
complementare all'assegno unico del Family Act statale. Su questo
punto, ho evidenziato l'importanza di riconoscere alle famiglie
che risiedono in zone periferiche della Regione anche il costo
sostenuto per raggiungere i centri maggiori, dove praticare
attività extra scolastiche".
Positiva anche viene definita "la rivisitazione della Carta
famiglia, ma - ha aggiunto Sibau - vanno menzionati anche gli
interventi di sostegno nelle diverse fasi del ciclo della vita e
quelli di carattere prettamente socio-sanitario, la promozione di
azioni di contrasto alla povertà infantile e di sostegno alle
condizioni di vulnerabilità o disagio. Senza dimenticare la
tutela dei minori stranieri in situazione di abbandono, il
supporto per la permanenza del minore in difficoltà nel nucleo di
origine e l'assistenza mirata alle famiglie che desiderano
adottare un bambino di cittadinanza non italiana e residente
all'estero".
"Prezioso - ha infine rimarcato Sibau - il coinvolgimento diretto
del territorio, valorizzando il ruolo dei soggetti pubblici,
degli enti del Terzo settore, dei privati e delle associazioni
sportive. Più specifico l'intervento di concerto con gli Enti
locali per la promozione e il sostegno nella creazione e nella
qualificazione degli Informagiovani e delle Consulte comunali dei
giovani".
ACON/DB-fc