DDL FAMIGLIA. OK AULA A INFO-POINT, DOTE E GARANZIA MICROCREDITO
(ACON) Trieste, 24 nov - La seconda giornata consecutiva d'Aula
che sta impegnando il Consiglio regionale del Friuli Venezia
Giulia, riunito a Trieste e presieduto da Piero Mauro Zanin, ha
preso il via con il disco verde concesso a un altro blocco di
articoli del disegno di legge 148, relativo alle disposizioni in
materia di politiche della famiglia, di promozione dell'autonomia
dei giovani e delle pari opportunità (FaGioPo).
Dopo aver interrotto l'esame dell'articolato nel tardo pomeriggio
di ieri, quando il via libera era stato concesso all'articolo 4,
le attività dei consiglieri e dell'assessore regionale alla
Famiglia, Alessia Rosolen, sono proseguite con l'approvazione
unanime di un emendamento aggiuntivo presentato dal Movimento 5
Stelle.
Andrea Ussai, primo firmatario, in tema di Centri informativi per
le famiglie ha proposto con successo una specifica legata alla
presenza di figli all'interno del nucleo, aprendo alla
possibilità che i Comuni in forma singola o associata possano
dotarsi nell'ambito dei propri servizi socio-assistenziali di
Info point specifici. Lo strumento è finalizzato ad assicurare un
migliore e più facile accesso alle indicazioni su servizi,
prestazioni e opportunità con presenza fisica sul territorio e
non più solo via web. Un servizio da attivare in accordo con le
strutture regionali competenti, come richiesto da Rosolen che ha
definito l'istanza "positiva in termini di trasparenza e
semplificazione".
Quindi, in tema di Carta Famiglia, l'Assemblea legislativa
regionale ha bocciato gli emendamenti presentati da M5S, Pd,
Patto per l'Autonomia e Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) che,
tra le varie opzioni, auspicavano particolari inserimenti
finanziari, professionali, temporali e burocratici per godere del
beneficio. Promossa, invece, la modifica di ispirazione giuntale
(a sua volta subemendata da Giuseppe Sibau del Progetto Fvg/Ar,
insieme al leghista Antonio Calligaris) che porta specifiche
legate ai titolari di permesso di soggiorno per motivi di ricerca
e madri con figli a carico inserite in percorsi personalizzati di
protezione e sostegno all'uscita da situazioni di violenza,
nonché alla possibilità per i Comuni di predisporre autonomamente
le agevolazioni.
Tutte respinte, invece, le proposte dell'Opposizione sulla Dote
famiglia, parimenti all'iniziativa della dem Chiara Da Giau per
ampliare le misure attive nei confronti delle famiglie il cui
Isee non consente l'ottenimento della Carta famiglia (che
sostituisce il Bonus bebè), attraverso un assegno di natalità una
tantum per ogni figlio nato o adottato a partire dall'anno
successivo all'entrata in vigore della legge.
Un'altra approvazione unanime ha altresì contrassegnato
l'emendamento giuntale in tema di interventi di diritto allo
studio e potenziamento dell'offerta normativa del sistema
scolastico regionale che vanno ricondotti nell'ambito delle
attività svolte dalla struttura regionale competente in materia
di sistema integrato di istruzione ed educazione dalla nascita
fino ai 6 anni.
Stessa sorte positiva ratificata dall'intera Aula, dopo la
bocciatura delle opzioni di minoranza sulla promozione della
previdenza complementare, ha riguardato il Fondo di garanzia per
le operazioni di microcredito per il quale la Giunta ha
illustrato l'istituzione di un Fondo di garanzia per tutte le
famiglie in possesso di Carta famiglia. Il riferimento è rivolto
a finanziamenti non superiori ai 10mila euro con garanzia
regionale elevata fino a un massimo dell'80% della quota capitale
del prestito erogato.
ACON/DB-fc
Aula durante lavori
L'assessore Fvg alla Famiglia, Alessia Rosolen
Cristian Sergo, Mauro Capozzella e Andrea Ussai (M5S)
Antonio Calligaris (Lega)
Chiara Da Giau (Pd)
Giuseppe Sibau (PrFvg/Ar)