COVID. GRUPPO M5S: INCHIESTA MASCHERINE, RICCARDI CHIARISCA
(ACON) Trieste, 24 nov - "Chiederemo ulteriormente conto
all'assessore Riccardi in merito alle dichiarazioni rilasciate in
questo anno e mezzo di pandemia, che lasciavano sempre intendere
che i sequestri di mascherine non conformi avvenuti in Friuli
Venezia Giulia riguardassero sempre e solo strumenti ricevuti
dalla struttura commissariale nazionale".
Lo affermano in una nota i consiglieri regionali del Movimento 5
Stelle, dopo la notizia "del rinvio a giudizio a carico
dell'imprenditore dell'azienda che si aggiudicò un appalto per la
fornitura di dispositivi di protezione individuale con la
Protezione civile regionale".
"Secondo le notizie di stampa, ricordando che siamo solo alle
prime fasi del giudizio e non a fronte di sentenze passate in
giudicato, dell'appalto relativo all'acquisto di un milione di
mascherine chirurgiche e di 100mila mascherine Kn95 - aggiungono
gli esponenti pentastellati - vennero consegnati a Palmanova
rispettivamente 44mila e 17.600 pezzi. Tutti, secondo l'ipotesi
formulata nel momento in cui la merce fu posta sotto sequestro,
non conformi agli standard tecnici e privi della documentazione
che ne attestasse la conformità e, pertanto, sequestrati dagli
inquirenti".
"Fin dall'inizio della pandemia - affermano i consiglieri del M5S
- abbiamo chiesto conto all'assessore con numerose interrogazioni
in merito alla conformità delle mascherine fornite alle nostre
strutture sanitarie e alla popolazione. Solo poche settimane fa è
stata accettata la nostra richiesta che impegna la Regione a
effettuare controlli efficaci sui materiali che vengono
consegnati ai nostri operatori".
"In tutte le risposte ricevute - conclude la nota - l'assessore
Riccardi ha sempre lasciato intendere che il materiale posto
sotto sequestro riguardasse solo i beni consegnati dal Governo e
validati dal Comitato tecnico scientifico".
ACON/COM/db