DDL FAMIGLIA. OK AULA A MAGGIORANZA, ASTENUTI M5S-PATTO-CITTADINI
(ACON) Trieste, 24 nov - Il Consiglio regionale del Friuli
Venezia Giulia, riunito a Trieste e presieduto da Piero Mauro
Zanin, ha concesso il via libera dopo due giornate di lavori al
disegno di legge 148, relativo alle disposizioni in materia di
politiche della famiglia, di promozione dell'autonomia dei
giovani e delle pari opportunità (FaGioPo).
L'Assemblea legislativa ha infatti espresso parere positivo a
maggioranza nei confronti del provvedimento presentato
dall'assessore regionale alla Famiglia, Alessia Rosolen. La norma
crea uno strumento legislativo unitario atto a incidere con
un'azione sistematica e integrata sia nella definizione delle
nuove misure, sia nella razionalizzazione di quelle già in
essere. Un documento che mira a configurare un aiuto concreto
alla famiglia, attraverso politiche coerenti e durature. In
sostanza, una nuova legge quadro per le politiche sulla famiglia
che reca disposizioni in materia di genitorialità, promozione
dell'autonomia dei giovani e pari opportunità.
Prima del voto conclusivo, che ha trovato la Maggioranza
favorevolmente compatta e l'Opposizione contraria con astensione
di M5S, Patto per l'Autonomia e Cittadini, sono stati accolti tutti i 6 ordini del
giorno presentati dai consiglieri. Tre di ispirazione dem in tema
di gradualità nell'accesso alle misure di sostegno in base al
numero dei figli a carico, di consultazioni con le aziende
Territoriali di edilizia residenziale (Ater) per pianificare una
quota di abitazioni idonee ai nuclei famigliari numerosi e di
iniziative per valorizzare e sostenere le scelte, anche con
interventi economici mirati, evitando penalizzazioni e
discriminazioni.
Ok anche per la richiesta forzista (Mara Piccin, Giuseppe Nicoli
e Franco Mattiussi) con successiva aggiunta di marca leghista
(Danilo Slokar, Lorenzo Tosolini, Giuseppe Ghersinich, Stefano
Turchet ed Elia Miani) sulle nuove strategie di intervento nel
settore della mediazione familiare, nonché per quelle
pentastellata sul sostegno all'apprendistato di primo livello e
di Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bidoli (Patto per l'Autonomia)
per attivare procedure più snelle per la concessione degli aiuti.
In precedenza, l'esame degli ultimi tre capi dei sei complessivi
previsti dall'articolato (Promozione della parità di genere e
pari opportunità, Politiche sociali e socio-sanitarie integrate,
Norme finali e transitorie) ha soddisfatto alcune istanze
avanzate sotto forma di emendamento dal Partito democratico con
Chiara Da Giau prima firmataria (3 su 8, più uno decaduto),
mentre sono state deluse quasi tutte le aspettative di Furio
Honsell (Open Sinistra Fvg) che, dopo 4 no e un'opzione decaduta,
ha tuttavia trovato un'unanimità in merito all'inserimento della
clausola valutativa per il controllo del Consiglio
sull'attuazione della legge per valutarne i risultati. La Giunta,
inoltre, è tenuta a presentare relazioni biennali con
informazioni dettagliate su effetti ed eventuali criticità.
L'assessore Rosolen ha invece ottenuto di poter apportare 6
variazioni che ampliano i soggetti in grado di promuovere i
progetti per diffondere la cultura per la parità di genere e la
partecipazione paritaria di donne e uomini, estendendolo anche
alle parti sociali (unanimità), a integrare i riferimenti alle
aree di intervento del sistema integrato dei servizi sociali
anche alle politiche per famiglie, infanzia, adolescenza e
anziani (subemendato da Giuseppe Sibau del Progetto Fvg/Ar,
insieme al leghista Antonio Calligaris, per aggiungere anche le
disabilità) e a favorire la tutela delle donne in stato di
gravidanza e dopo il parto, mediante assistenza sanitaria,
psicologica e sociale. Stessa sorte favorevole anche riguardo la
copertura del Fondo di garanzia e il proposito di dare maggiore
evidenza al principio generale del sistema dell'affido e delle
adozioni.
In sede di dichiarazioni di voto, Honsell ha anticipato la sua
contrarietà al ddl Famiglia citando "alcuni elementi di pregio,
ma soprattutto una pretesa di legge quadro che non mi sento di
sostenere, dopo averla vista uscire dall'aula come era entrata".
Stessa posizione anche da parte di Da Giau che ha evidenziato
"poco coraggio e paletti che ci legano a pensieri non più
attuali. Un copia-incolla da altre leggi, legato a un dibattito
purtroppo quasi nullo sia in Commissione che in aula".
Sul fronte Maggioranza, a Sibau ("una buona legge con un supporto
finanziario importante"), ha fatto eco il capogruppo di Fratelli
d'Italia, Claudio Giacomelli, che ha parlato di "testo capace di
affrontare in modo organico e unitario le tematiche con elementi
importanti di innovazione e il superamento di una normativa
frastagliata e disordinata". Il capogruppo della Lega, Mauro
Bordin, ha chiuso gli interventi rivendicando "una visione
attualissima che va difesa, protetta e conservata davanti alle
derive ideologiche. Un testo molto equilibrato per dedicare la
massima attenzione a tutte le situazioni, soprattutto quando si
parla di minori. Sono state unite le misure che nel corso degli
anni hanno interessato famiglia e figli in modo unitario,
utilizzando però strumenti nuovi".
ACON/DB-fc
Aula durante lavori
Aula durante lavori
L'assessore Fvg alla Famiglia, Alessia Rosolen, con Giuseppe Nicoli (FI)
L'intervento di Mauro Bordin (Lega)
L'intervento di Claudio Giacomelli (FdI)
Il gruppo Pd
Simona Liguori e Tiziano Centis (Cittadini)
L'intervento di Mauro Capozzella (M5S)