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DDL FAMIGLIA. OK AULA A MAGGIORANZA, ASTENUTI M5S-PATTO-CITTADINI

24.11.2021
18:25
(ACON) Trieste, 24 nov - Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, riunito a Trieste e presieduto da Piero Mauro Zanin, ha concesso il via libera dopo due giornate di lavori al disegno di legge 148, relativo alle disposizioni in materia di politiche della famiglia, di promozione dell'autonomia dei giovani e delle pari opportunità (FaGioPo).

L'Assemblea legislativa ha infatti espresso parere positivo a maggioranza nei confronti del provvedimento presentato dall'assessore regionale alla Famiglia, Alessia Rosolen. La norma crea uno strumento legislativo unitario atto a incidere con un'azione sistematica e integrata sia nella definizione delle nuove misure, sia nella razionalizzazione di quelle già in essere. Un documento che mira a configurare un aiuto concreto alla famiglia, attraverso politiche coerenti e durature. In sostanza, una nuova legge quadro per le politiche sulla famiglia che reca disposizioni in materia di genitorialità, promozione dell'autonomia dei giovani e pari opportunità.

Prima del voto conclusivo, che ha trovato la Maggioranza favorevolmente compatta e l'Opposizione contraria con astensione di M5S, Patto per l'Autonomia e Cittadini, sono stati accolti tutti i 6 ordini del giorno presentati dai consiglieri. Tre di ispirazione dem in tema di gradualità nell'accesso alle misure di sostegno in base al numero dei figli a carico, di consultazioni con le aziende Territoriali di edilizia residenziale (Ater) per pianificare una quota di abitazioni idonee ai nuclei famigliari numerosi e di iniziative per valorizzare e sostenere le scelte, anche con interventi economici mirati, evitando penalizzazioni e discriminazioni.

Ok anche per la richiesta forzista (Mara Piccin, Giuseppe Nicoli e Franco Mattiussi) con successiva aggiunta di marca leghista (Danilo Slokar, Lorenzo Tosolini, Giuseppe Ghersinich, Stefano Turchet ed Elia Miani) sulle nuove strategie di intervento nel settore della mediazione familiare, nonché per quelle pentastellata sul sostegno all'apprendistato di primo livello e di Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bidoli (Patto per l'Autonomia) per attivare procedure più snelle per la concessione degli aiuti.

In precedenza, l'esame degli ultimi tre capi dei sei complessivi previsti dall'articolato (Promozione della parità di genere e pari opportunità, Politiche sociali e socio-sanitarie integrate, Norme finali e transitorie) ha soddisfatto alcune istanze avanzate sotto forma di emendamento dal Partito democratico con Chiara Da Giau prima firmataria (3 su 8, più uno decaduto), mentre sono state deluse quasi tutte le aspettative di Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) che, dopo 4 no e un'opzione decaduta, ha tuttavia trovato un'unanimità in merito all'inserimento della clausola valutativa per il controllo del Consiglio sull'attuazione della legge per valutarne i risultati. La Giunta, inoltre, è tenuta a presentare relazioni biennali con informazioni dettagliate su effetti ed eventuali criticità.

L'assessore Rosolen ha invece ottenuto di poter apportare 6 variazioni che ampliano i soggetti in grado di promuovere i progetti per diffondere la cultura per la parità di genere e la partecipazione paritaria di donne e uomini, estendendolo anche alle parti sociali (unanimità), a integrare i riferimenti alle aree di intervento del sistema integrato dei servizi sociali anche alle politiche per famiglie, infanzia, adolescenza e anziani (subemendato da Giuseppe Sibau del Progetto Fvg/Ar, insieme al leghista Antonio Calligaris, per aggiungere anche le disabilità) e a favorire la tutela delle donne in stato di gravidanza e dopo il parto, mediante assistenza sanitaria, psicologica e sociale. Stessa sorte favorevole anche riguardo la copertura del Fondo di garanzia e il proposito di dare maggiore evidenza al principio generale del sistema dell'affido e delle adozioni.

In sede di dichiarazioni di voto, Honsell ha anticipato la sua contrarietà al ddl Famiglia citando "alcuni elementi di pregio, ma soprattutto una pretesa di legge quadro che non mi sento di sostenere, dopo averla vista uscire dall'aula come era entrata". Stessa posizione anche da parte di Da Giau che ha evidenziato "poco coraggio e paletti che ci legano a pensieri non più attuali. Un copia-incolla da altre leggi, legato a un dibattito purtroppo quasi nullo sia in Commissione che in aula".

Sul fronte Maggioranza, a Sibau ("una buona legge con un supporto finanziario importante"), ha fatto eco il capogruppo di Fratelli d'Italia, Claudio Giacomelli, che ha parlato di "testo capace di affrontare in modo organico e unitario le tematiche con elementi importanti di innovazione e il superamento di una normativa frastagliata e disordinata". Il capogruppo della Lega, Mauro Bordin, ha chiuso gli interventi rivendicando "una visione attualissima che va difesa, protetta e conservata davanti alle derive ideologiche. Un testo molto equilibrato per dedicare la massima attenzione a tutte le situazioni, soprattutto quando si parla di minori. Sono state unite le misure che nel corso degli anni hanno interessato famiglia e figli in modo unitario, utilizzando però strumenti nuovi". ACON/DB-fc



Aula durante lavori
Aula durante lavori
L'assessore Fvg alla Famiglia, Alessia Rosolen, con Giuseppe Nicoli (FI)
L'intervento di Mauro Bordin (Lega)
L'intervento di Claudio Giacomelli (FdI)
Il gruppo Pd
Simona Liguori e Tiziano Centis (Cittadini)
L'intervento di Mauro Capozzella (M5S)