BILANCIO. OK VI COMM A MANOVRA, DIBATTITO SU CONTRIBUTO UNIVERSITÀ TS
(ACON) Trieste, 25 nov - Un finanziamento di 165mila euro in
tre anni all'Università di Trieste, per rafforzare il corpo
docente del corso di laurea in Scienze dell'educazione, ha
innescato una lunga discussione in VI Commissione, durante
l'illustrazione della manovra di bilancio che alla fine ha
ricevuto il via libera a maggioranza da parte dei consiglieri.
L'assessore regionale all'Istruzione, Alessia Rosolen, ha
spiegato ai commissari - riuniti in aula sotto la presidenza di
Giuseppe Sibau (Progetto Fvg/Autonomia responsabile) - che
l'intervento risponde "a una necessità espressa dal territorio,
in particolare dal terzo settore, che ha bisogno di figure
professionali per molte attività nelle quali è emersa la carenza
di educatori".
Ma la scelta della Giunta, all'interno del ddl 150 Stabilità, è
stata bocciata senza appello da Furio Honsell, che ha
preannunciato un emendamento abrogativo. "Si tratta di una posta
puntuale, ingiustificata e non corretta metodologicamente, perché
ogni Università ha gli strumenti per prendere un docente", ha
detto il consigliere di Open Sinistra Fvg, che ricordando la sua
passata esperienza di rettore ha sottolineato come "i due corsi
per la formazione primaria partirono insieme, a Udine e a
Trieste, più di 20 anni fa, ma poi Trieste chiuse
quell'esperienza, forse perché troppo decentrata come sede visto
che la maggior parte degli studenti proveniva dalle aree centrali
della regione. In questo modo si rischia di alterare un
equilibrio che era stato raggiunto e di far ripartire un corso
che in passato si rivelò non sostenibile".
Sulla stessa linea Cristiano Shaurli: "Qui nessuno discute - ha
detto il consigliere del Pd - l'opportunità di finanziare gli
atenei, ma queste scelte devono essere pubbliche e note a tutti i
soggetti, in modo da garantire le stesse opportunità". "Non è
questione di campanilismo - ha aggiunto Massimo Moretuzzo,
capogruppo del Patto per l'Autonomia - ma serve una riflessione
complessiva: il rettore di Udine ci ha riproposto, anche di
recente, il tema del sottofinanziamento dell'ateneo friulano, 13
milioni in meno rispetto all'Università di Trieste, e questa
situazione impone una riflessione".
Parzialmente diversa la visione di Chiara Da Giau (Pd): "Il
metodo dev'essere migliorato, ma non va bene farne una questione
di rivalità tra Udine e Trieste: i due atenei dovrebbero
confrontarsi prima di proporre corsi in competizione. A me sembra
che ci sia un deficit di programmazione, ma anche la mancanza di
volontà di fare le cose insieme".
È invece convinto che il finanziamento colga nel segno Antonio
Calligaris (Lega): "Giusto aiutare gli atenei in questo modo:
meglio dare 55mila euro all'anno per coprire i costi di un
giovane ricercatore che elargire contributi più ampi in altri
contesti. Sono soldi che consentono di aumentare l'offerta
formativa in settori carenti".
Nella sua replica, Rosolen ha specificato che "non si porta via
nulla a Udine, tanto che dopo la richiesta di Trieste abbiamo
dato la disponibilità a fare un intervento analogo per l'ateneo
friulano. E ricordo che noi, come altre regioni, da tempo
finanziamo l'ampliamento del personale docente nelle due
università: esistono piani triennali di intervento e, visto che
siamo vicini alla scadenza dell'attuale, stiamo già lavorando, in
stretto contatto con i due atenei, al nuovo documento, che sarà
pronto a gennaio. In questo caso, ribadisco che interveniamo per
risolvere una problematica specifica segnalata dal territorio".
Nella sua relazione sulla legge di Stabilità, Rosolen aveva
annunciato anche un prestito decennale al Collegio del mondo
unito di Duino per realizzare un immobile destinato a Casa dello
studente.
La VI Commissione ha poi espresso un parere - ancora una volta
positivo, a maggioranza - sulle parti della manovra finanziaria
di competenza dell'assessore Pierpaolo Roberti, sostituito in
aula dalla collega delle Finanze, Barbara Zilli, e dai dirigenti
degli uffici. Zilli ha segnalato, all'interno del Defr, il tema
dell'accoglienza dei minori non accompagnati, annunciando
progetti contro dispersione scolastica e sfruttamento e
l'intenzione di giungere "a una nuova legge sull'immigrazione,
con approccio preventivo e garantendo legalità e sicurezza".
I consiglieri di opposizione Moretuzzo, Honsell e Shaurli hanno
contestato ("Sul piano politico e non personale", ha precisato il
capogruppo del Patto) l'assenza dell'assessore Roberti: "Stiamo
discutendo l'atto più importante dell'anno, e i temi enunciati da
Zilli sono di grande rilievo: bisogna rispettare la dignità del
Consiglio regionale". "Avremo tutte le occasioni per confrontarci
su questi temi - ha replicato Mauro Bordin, capogruppo della Lega
- e non capisco l'attacco a un assessore che ha sempre mostrato
grande disponibilità al dialogo con l'Aula".
ACON/FA-fc