BILANCIO. OK DA III COMM. RICCARDI: SUBITO RISORSE RECORD SU SANITÀ
(ACON) Trieste, 26 nov - C'è innanzitutto la scelta forte di
stanziare a bilancio 47 milioni in più per la sanità, mettendo
subito a disposizione delle aziende sanitarie, per il 2022, la
cifra record di 2 miliardi e 446 milioni, ovvero più del 99 per
cento di quel che è stato speso nel corso di quest'anno (2
miliardi e 457 milioni) con l'apporto progressivo delle varie
manovre di assestamento.
Ma ci sono anche le due incognite legate ai fondi destinati al
Fvg dal Pnrr: la possibilità effettiva di riuscire a spendere i
150 milioni di investimenti senza adottare regole straordinarie e
il tema che Riccardo Riccardi ritiene centrale, quello delle
competenze professionali che mancano in tutto il Paese. Vale a
dire "il rischio di investire in strutture e tecnologie senza
avere i professionisti che ci lavorano". E infine una previsione
sull'andamento della quarta ondata Covid: "I nostri modelli
prevedono un picco nella prima metà di dicembre, perché poi il
contagio è destinato a spostarsi in altre regioni, come già
avvenuto nelle precedenti fasi critiche".
Sono queste le principali tematiche sviluppate dal
vicegovernatore con delega alla Salute nel corso di una lunga e a
tratti spigolosa discussione con i consiglieri della III
Commissione, che sotto la presidenza del consigliere leghista Ivo
Moras hanno dato il via libera a maggioranza al Documento di
economia e finanza (Defr) e ai ddl collegati alla manovra
finanziaria.
A inizio seduta, Riccardi ha risposto alle considerazioni
generali dei consiglieri a proposito del Defr. Andrea Ussai (M5S)
aveva chiesto di essere aggiornato sul processo di condivisione
dei dati, indispensabile "per cambiare marcia a livello
informatico", mentre Furio Honsell (Open) e Mariagrazia Santoro
(Pd) erano intervenuti sul problema della carenza di personale,
chiedendo di specificare quali figure mancano e quali servizi
sono a rischio. Simona Liguori (Cittadini) aveva invece posto il
tema dell'aggiornamento del protocollo per le cure domiciliari
Covid, e Walter Zalukar (Misto) aveva insistito su quelli che
ritiene siano stati gli errori nella gestione dell'emergenza, dai
percorsi non separati tra malati Covid e non Covid a Cattinara ai
ritardi di Asugi nella vaccinazione degli anziani.
A tutti il vicegovernatore ha ricordato la spada di Damocle del
personale ("Se ci fossero 50 infermieri pronti, li assumeremmo
subito") che impone scelte dolorose, "in quanto continuiamo a
giocare una doppia partita, dovendo governare contemporaneamente
l'emergenza e le normali attività, quella che io chiamo l'altra
sanità". Nello spiegare le novità della legge di Stabilità,
Riccardi è invece andato nel dettaglio dei capitoli, annunciando
l'aumento della dotazione finanziaria in particolare per il
settore della disabilità, della domiciliarità innovativa per
persone che si trovano nel bisogno e del sostegno alla
genitorialità. Deciso aumento anche per i capitoli relativi a
posti letto aggiuntivi e revisione delle tariffe delle case di
riposo e al servizio informativo-Insiel. Previsti nella manovra
anche 150mila euro nel triennio per la lotta al gioco d'azzardo
patologico.
Su queste novità si è sviluppato un articolato dibattito. Nicola
Conficoni (Pd) ha espresso l'auspicio "che i maggiori fondi
destinati alla sanità possano ridurre uno squilibrio territoriale
che permane, a danno dell'azienda del Pordenonese. Nell'ultimo
assestamento di bilancio abbiamo visto che Asfo poteva contare su
un ampio attivo, mentre le altre aziende avevano perdite per
milioni, che sono state ripianate: ma così si è allargata la
sperequazione. Andrebbe riconosciuto di più a chi ha meno risorse
pro capite".
"Condivido gli stanziamenti per anziani e domiciliarità - ha
detto Zalukar - ma credo che i 150 milioni in arrivo con il Pnrr
non bastino. Inoltre nel Piano non si affronta il problema dei
letti ospedalieri: ricordo che in questo campo Trieste è stata la
più colpita dai tagli della precedente amministrazione". Il
consigliere del Pd Roberto Cosolini ha invece chiesto e ottenuto
risposte sul rapporto tra risorse stanziate e impegnate, ma anche
sulla situazione di emergenza economica delle case di riposo in
seguito al Covid, chiedendosi "se non esistano analoghe ricadute
negative sulla gestione delle Rsa".
Il pentastellato Ussai ha auspicato un coinvolgimento del
Consiglio regionale nel processo di revisione della legge sulla
disabilità, annunciato da Riccardi, commentando i fondi destinati
alla guerra al gioco d'azzardo: "Finalmente si applica la legge
del 2017, e spero sia in arrivo il tanto sospirato regolamento".
La dem Santoro ha parlato invece, a proposito del nodo-personale,
di "graduatorie che non vengono scorse per mancanza di fondi,
sulla base di quanto dicono le aziende sanitarie", e si è chiesta
"quali margini di azione abbia la Regione sulla base della legge
del '97 che sancisce la sua autonomia e il finanziamento diretto
del sistema sanitario". Honsell ha invece posto il tema del
dialogo con quanti si oppongono ai vaccini. Pur ribadendo la sua
posizione a favore delle immunizzazioni, il consigliere è
convinto che "si debba dialogare con chi non la pensa così, per
curare questa frattura nella società".
"Condivido le sue preoccupazioni", gli ha risposto il
vicegovernatore. Che a Santoro ha ricordato come "il Fvg abbia
una competenza concorrente e non primaria sulla Sanità: dobbiamo
applicare i criteri stabiliti dallo Stato anche nella spesa del
personale". A Cosolini, Riccardi ha assicurato che "nella manovra
di Assestamento ter ci sono i 27 milioni necessari a tenere in
piedi il sistema" e che "le Rsa hanno problemi di dimensione,
qualità e rispetto degli standard: ci sono troppe strutture
piccole". A Ussai l'assessore ha infine spiegato che "il
regolamento relativo alla legge sul gioco d'azzardo è
sostanzialmente pronto".
ACON/FA-fc
Ivo Moras (a destra), presidente della III Commissione, accanto al vicegovernatore Riccardo Riccardi
Andrea Ussai (M5S); alla sua destra, Claudio Giacomelli (FdI)
Walter Zalukar (Gruppo Misto)
Nicola Conficoni (a sinistra) e Roberto Cosolini, consiglieri del Pd