SALUTE. CONFICONI (PD): RICCARDI NEGA SECONDA RISONANZA OSPEDALE PN
(ACON) Trieste, 26 nov - "Dotare il nuovo ospedale di Pordenone
di una seconda risonanza magnetica permetterebbe di offrire un
servizio più adeguato ai cittadini e di questo ne sono convinti
anche i primari, oltre che il sindaco della città. Peccato che
non la veda così l'assessore Riccardi che ha negato la necessità
di un investimento che avrebbe contribuito anche a diminuire la
forbice con gli ospedali di Udine e Trieste e a rafforzare la
sanità del Friuli Occidentale".
Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Nicola
Conficoni (Pd), a margine della risposta che oggi, in Terza
commissione Salute, l'assessore Riccardo Riccardi ha dato
all'interrogazione con la quale l'esponente dem chiedeva alla
giunta regionale di chiarire se il nuovo ospedale di Pordenone
avrà o meno in dotazione una seconda risonanza magnetica.
"Mentre negli ospedali di Trieste e Udine sono presenti più
apparecchiature, al Santa Maria degli Angeli è in funzione un
solo macchinario per l'esecuzione dei test, con la conseguenza
che l'eventuale malfunzionamento, purtroppo già verificatosi,
provoca dei disservizi agli utenti, in particolare se questi sono
pazienti ricoverati nella struttura. L'acquisto di una seconda
più moderna risonanza a tre tesla, consentirebbe non solo di
ridurre le liste di attesa, limitando le fughe fuori regione e il
ricorso al privato, ma anche di affinare la capacità di
diagnosi", aggiunge Conficoni.
"A complicare la situazione già difficile della sanità
territoriale, c'è una confusione politica dove amministrazioni
dello stesso colore sono incapaci di condividere una linea
comune. Lo abbiamo visto con la Cittadella della salute,
considerata un'eccellenza dall'assessore regionale Riccardi e,
invece, già vecchia per il sindaco Ciriani. Ora, con la seconda
risonanza per il Santa Maria degli Angeli si ripresenta questa
divisione che di fatto danneggia proprio i cittadini", osserva
ancora il consigliere.
Infine, conclude Conficoni, "per capire se ci sono altre esigenze
non soddisfatte, è importante che il piano di acquisto delle
attrezzature venga reso noto. Oltre ai muri e alla tecnologia,
però, il rilancio dell'ospedale di Pordenone è legato anche alle
risorse umane. Colmare la carenza che ha mandato in sofferenza
alcuni reparti come oculistica ed endocrinologia è fondamentale
per far funzionare al meglio i nuovi padiglioni ed evitare una
falsa partenza che non potrebbe essere imputata a chi ha deciso
di costruire la struttura in via Montereale".
ACON/COM/fa