PNRR. NO A MOZIONE CSX SU RUOLO CONSIGLIO. ZANIN: SGUARDO AL FUTURO
(ACON) Trieste, 29 nov - La mozione sul Pnrr presentata da
Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) e controfirmata dagli
altri capigruppo di opposizione si è trasformata in un lungo e
vivace dibattito sul ruolo del Consiglio regionale nella
gestazione del Piano di ripresa e resilienza. Che alla fine ha
diviso l'Aula in quanto il testo proposto, che i proponenti non
hanno voluto modificare nel senso indicato dai capigruppo di
Maggioranza, è stato bocciato con il no compatto del Centrodestra.
I gruppi di minoranza si sono sentiti spiazzati, come ha
ricordato Moretuzzo, "da un recente comunicato della Giunta in
cui si parla di ripartizione dei fondi ai Comuni, ma anche di
interventi per l'ovovia e il Porto di Trieste e per la rete
ferroviaria". E si sono chiesti "se i ragionamenti che avevamo
fatto al Tavolo per la terza ripartenza siano ancora tenuti in
considerazione o no. Perché la risoluzione approvata ad aprile
impegnava la Giunta a valutare la possibilità di una governance
regionale sul Pnrr, e non possiamo venire a leggere passivamente
informazioni contraddittorie sui 1,3 miliardi assegnati al Fvg".
Una posizione ribadita in aula da Furio Honsell (Open Sinistra
Fvg), Tiziano Centis (Cittadini), Cristian Sergo (M5S), Diego
Moretti e Franco Iacop (Pd), che hanno ribadito la necessità di
coinvolgere il Consiglio, con Iacop che ritiene impossibile il
paragone tra il post-terremoto ("quando la presidenza della
Commissione sulla ricostruzione venne attribuita a un esponente
del Pci all'opposizione") e l'attuale Tavolo sulla terza
ripartenza.
Dai capigruppo di maggioranza Mauro Di Bert (Progetto Fvg/Ar) e
Giuseppe Nicoli (FI) è partita allora una proposta di
compromesso, con la richiesta di rimodulare la mozione. "Io
invece chiederei al proponente di ritirarla in quanto superflua -
ha detto il capogruppo della Lega, Mauro Bordin - perché sarebbe
stato sufficiente chiedere di riconvocare il Tavolo per la terza
ripartenza per discutere della novità. Ma se proprio
l'opposizione vuole mantenere il testo, siamo disponibili a
votarlo sopprimendone alcune parti". Pur "apprezzando l'apertura
dei colleghi di maggioranza", il primo firmatario Moretuzzo non
ha accettato le proposte di modifica, ritenendo che sia in gioco
"la dignità del Consiglio regionale su una questione che sarà
centrale per tutti i prossimi anni".
Tirato in ballo da alcuni interventi dei consiglieri, è
intervenuto anche Piero Mauro Zanin. "Vorrei precisare - ha detto
il presidente del Consiglio regionale - che quando venne
istituito il Tavolo non si pensava certo al percorso politico
della ricostruzione post terremoto, ma a una condivisione
generale di obiettivi nel rispetto dei ruoli del Consiglio e
della Giunta". "Le condizioni di oggi sono molto diverse rispetto
al 1976, perché allora venne attuato un ampio decentramento - ha
detto ancora Zanin - . In questo caso invece, per motivazioni
tecniche ma non solo, molte scelte partono dallo Stato, che in
alcuni casi devolve le risorse direttamente ai Comuni".
"Ricordo inoltre - ha spiegato il presidente - che il Tavolo va
al di là del Pnrr e si occupa anche di risorse europee, qualità
legislativa e fase attuativa dei progetti. Sono stato di recente
invitato dal Consiglio regionale della Lombardia che ci ha fatto
i complimenti per il Tavolo, e dovremmo guardare tutti non ai
progetti di oggi ma alle prospettive future, ad esempio a guidare
le nostre imprese verso i nuovi criteri di valutazione dei
progetti".
L'assessore alle Finanze, Barbara Zilli, ha infine spiegato la
genesi del comunicato preso di mira dalle opposizioni: "Quel
giorno uscirono sulle agenzie di stampa nazionali due notizie su
finanziamenti di cui non avevamo avuto conferma, e abbiamo
semplicemente voluto dare un inquadramento più generale a quelle
novità". Il problema, ha spiegato ancora Zilli, "è il dialogo tra
il Governo, artefice delle scelte, le Regioni e i territori. Le
decisioni finora non sono state prese dalle Regioni,
semplicemente e banalmente a livello centrale hanno finanziato
con le coperture finanziarie del Pnrr bandi ministeriali già
pronti. Per avere l'effetto moltiplicatore auspicato dal Tavolo
dobbiamo avere un ruolo, ed è quello che il nostro Governatore
continua a rivendicare. Noi comunque - ha concluso l'assessore -
non abbiamo tradito gli impegni assunti con il Consiglio".
ACON/FA-fc
Il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, guida i lavori durante la discussione della mozione
L'intevento in Aula dell'assessore Fvg alle Finanze, Barbara Zilli
Mauro Bordin (Lega) e Mauro Di Bert (PrFvg/Ar)
Diego Moretti (Pd)
Massimo Moretuzzo (Patto) e Cristian Sergo (M5S)
Walter Zalukar e Furio Honsell (Misto)