BILANCIO. OK I COMM A NORME SU CULTURA. ESTESO IL MARCHIO IO SONO FVG
(ACON) Trieste, 1 dic - L'estensione del marchio "Io sono Fvg"
alle attività culturali e sportive ha dato vita a un acceso
dibattito in I Commissione integrata, durante la seduta di esame
della manovra finanziaria sotto la presidenza di Alessandro Basso
(FdI). La novità è stata annunciata dall'assessore Tiziana
Gibelli e si trova all'interno di un emendamento approvato, come
gli altri, a maggioranza dall'Aula, con l'astensione delle forze
di opposizione.
È stato in particolare Massimo Moretuzzo, capogruppo del Patto
per l'Autonomia, a manifestare "perplessità per questa scelta,
che finora era legata alla promozione dell'enogastronomia.
Abbinare questo marchio a una legge che dispone finanziamenti
spesso necessari a chi organizza iniziative culturali mi sembra
molto discutibile. In questo modo si vincolano anche le
associazioni che lavorano su temi identitari: mi sembra complesso
dire ad esempio alla Filologica Friulana che per la sua
iniziativa sul video memoriale del Friuli deve usare la scritta
Io sono Fvg".
Dubbi sono stati espressi anche da Diego Moretti, capogruppo Pd:
"Un marchio identitario forse è anche limitativo rispetto a
iniziative sportive e culturali ampie". "Un conto è il marchio,
un altro conto la scritta - ha risposto Gibelli - : per questo si
parla di lettering. E comunque Io sono Fvg mi sembra inclusivo,
rappresenta tutti".
Un altro emendamento esenta da valutazioni quantitative, legate
ad esempio al numero di spettatori, i soggetti che abbiano
organizzato manifestazioni nel 2019-2020, periodo contrassegnato
in negativo dalla pandemia. Una scelta sulla quale Moretti ha
espresso qualche dubbio ("Non capisco l'esclusione di questi
parametri per attività svolte nel 2019, prima del virus")
chiarito dall'assessore alla Cultura: "Nei finanziamenti del 2019
rientrano attività che hanno avuto luogo l'anno successivo, come
ad esempio le stagioni teatrali".
Al di là degli emendamenti, in aula si è parlato di alcuni
contenuti dell'articolo 6 della manovra, di competenza
dell'assessore Gibelli. In particolare di Gorizia 2025. "Ci fa
piacere - ha detto Moretti - che a Erpac venga affidata la regia
di tante iniziative, ma resta la preoccupazione sulla capacità
del Comune di gestire questa partita. Ribadiamo l'invio alla
Regione a prendere in mano la situazione". Mentre Furio Honsell
(Open) ha chiesto un coinvolgimento dei consiglieri nella fase di
ideazione dei progetti. "Nel 2022 - ha ribadito Gibelli - ci sarà
un palinsesto regionale di iniziative culturali, a partire da
marzo".
È stata approfondita anche una modifica alla legge 13 del 2021
che attribuisce al Comune di Aquileia una somma forfettaria di
100mila euro: "Non era meglio destinare i fondi alla Fondazione
Aquileia?", ha chiesto Moretti, mentre Honsell ha sottolineato i
problemi di governance della Fondazione, "attualmente retta da
sindaco e vicepresidente ad interim". Un'articolata risposta è
arrivata dall'assessore e dalla responsabile dell'Ufficio unico
per Aquileia. Una struttura necessaria - è stato spiegato - in
quanto la Fondazione Aquileia non ha un ufficio tecnico e non può
proporsi come stazione appaltante: "Grazie a questo Ufficio sono
stati realizzati i lavori di restauro delle tombe al Cimitero
degli eroi e il viale del Milite ignoto, opere legate al
centenario celebrato quest'anno".
In questo contesto, i 100mila euro assegnati dalla Regione
serviranno al Comune di Aquileia per mettere una posta di
bilancio a copertura degli oneri. "Risorse necessarie, e forse ne
servirebbero anche di più", ha commentato Mauro Di Bert,
capogruppo di Progetto Fvg/Ar. Qualche richiesta di chiarimento,
sempre da Moretti, è arrivata anche sullo scorrimento della
graduatoria relativa agli impianti sportivi.
ACON/FA-fc