CULTURA. MORETUZZO (PATTO): MARCHIO IO SONO FVG, DIKTAT INACCETTABILE
(ACON) Trieste, 1 dic - "Intorno al marchio Io Sono Fvg sono
sorte molte polemiche, sia rispetto alla sua reale utilità, sia
rispetto ai significati che sottende. Fin dalla sua
presentazione, come Gruppo abbiamo dichiarato tutti i nostri
dubbi sull'opportunità di fare di questo marchio, che senz'altro
non scalda i cuori di gran parte del territorio, il protagonista
della promozione delle eccellenze enogastronomiche della regione.
Tuttavia, fin che si è trattato di lasciare alle singole aziende
la scelta di utilizzarlo o meno per promuovere i propri prodotti,
ritenevamo fosse una scelta sbagliata, ma con conseguenze
relativamente limitate. Considero invece inaccettabile la scelta
della Giunta Fedriga di imporre a centinaia di associazioni
culturali, sportive e sociali di utilizzare obbligatoriamente il
lettering #IoSonoFvg per poter accedere ai contributi regionali".
Lo sottolinea in una nota il capogruppo del Patto per l'Autonomia
nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Massimo
Moretuzzo, esprimendosi a margine della discussione su un
emendamento presentato dall'assessore regionale Tiziana Gibelli
nel corso della I Commissione integrata per la sessione di
bilancio.
"Con l'emendamento - prosegue la nota - si stabilisce che, al
fine di promuovere l'immagine del Friuli Venezia Giulia e di
valorizzare e rendere riconoscibili le realtà culturali e
sportive del territorio regionale, i beneficiari dei contributi
concessi in materia di cultura e sport debbano utilizzare il
lettering #IoSonoFvg per la realizzazione delle attività e dei
progetti finanziati".
Moretuzzo parla di "diktat che impone, anche a chi non si sente
minimamente rappresentato da questo marchio, di adeguarsi ai
voleri dell'Esecutivo regionale per poter accedere a fondi che
dovrebbero avere altri criteri di accesso. Come si può, per
esempio, obbligare le centinaia di associazioni che organizzano
iniziative dedicate alla lingua e alla cultura friulane a
utilizzare Io Sono Fvg?".
"Siamo di fronte - conclude la nota - all'ennesimo attacco a
quella parte del mondo culturale regionale che non è nelle grazie
della Giunta. Una situazione che non può più essere tollerata".
ACON/COM/db