BILANCIO. SALUTE, OK I COMM. DIBATTITO: RISORSE, BUCHI E ATTI AZIENDE
(ACON) Trieste, 2 dic - Dagli atti aziendali in gestazione alla
spesa sanitaria non ancora impegnata, dai fondi del Pnrr ai
"buchi" delle aziende territoriali, la discussione della manovra
di bilancio relativa alla Sanità si è concentrata sui temi di
carattere generale e ha portato a un via libera finale a
maggioranza - con l'astensione delle forze di Opposizione - da
parte della I Commissione integrata, sotto la presidenza di
Alessandro Basso (FdI).
È stato Roberto Cosolini (Pd) a porre il tema del disavanzo delle
Aziende: "Nel 2021 - ha ricordato - abbiamo registrato un maggior
fabbisogno, o buco che dir si voglia, per 224 milioni, 65 dei
quali riguardano la gestione ordinaria e non il Covid. E questo
deficit avviene in un anno in cui c'è stato il rallentamento
dell'erogazione di prestazioni sanitarie a causa della pandemia".
Cosolini ha anche registrato "uno squilibrio territoriale, con
bilanci molto diversi in Asfo, Asufc e Asugi".
Il consigliere ha poi posto il tema degli Atti aziendali,
focalizzandosi su Asugi che "prevede di passare da 6 a 4
Distretti, con un dimezzamento nell'area triestina, da 4 a 2. E
questo a dispetto delle indicazioni del Pnrr e del Ministero che
indicano la necessità di potenziare la sanità territoriale. Una
delle conseguenze sarebbe il preoccupante ridimensionamento dei
Centri di salute a mentale, da 4 a 2".
Nel condividere tutte le osservazioni del collega dem, Andrea
Ussai (M5S) ha osservato che "si parla sempre di rinforzo del
territorio, ma qui mi sembra ci sia lo smantellamento, specie
dell'area triestina". Ussai vorrebbe sapere qualcosa di più anche
sul recente protocollo Regione-Università e sulla situazione
delle case di riposo: "Restano molte criticità da affrontare". A
queste preoccupazioni, il capogruppo pentastellato Cristian Sergo
ha aggiunto "il problema della capacità di spesa delle risorse.
Ci sono 540 milioni di spesa manovrabile destinati alla tutela
della salute non ancora impegnati, e se vi aggiungiamo anche le
spese non manovrabili arriviamo a 200 milioni in più". Sergo ha
inoltre ricordato "le criticità segnalate dalla relazione della
Corte dei conti e l'ispezione del Ministero della Salute con una
serie di rilievi su Palmanova".
"Su impegni di spesa e Corte dei conti ho cifre ed elementi
diversi - ha risposto Riccardi - ma ogni riflessione deve partire
dalla situazione straordinaria che stiamo vivendo: la pandemia ha
stravolto questo sistema". Quanto agli Atti aziendali, il
vicegovernatore ha chiarito con decisione che "stiamo parlando
solo di proposte, perché spetta alla Giunta l'approvazione
finale, dopo i passaggi in Azienda di coordinamento e Direzione
centrale Salute: in altre parole, gli Atti aziendali diventeranno
tali quando la Giunta li approverà. Non abbiamo previsto la
riduzione dei Distretti sanitari in Asugi, per me restano 4: se
poi me ne proporranno solo due, esamineremo le loro ragioni. La
stessa cosa per i Centri di salute mentale, anche se poi al di là
del numero delle sedi bisogna avere psichiatri e psicologi che ci
lavorino".
Sul budget di risorse, Riccardi ha spiegato a Cosolini e Ussai
che "oggi si cambia modello, destinando alle aziende sanitarie
tutte le risorse che servono, anche se l'emergenza Covid non
agevola certo una programmazione ordinata". Sul Pnrr, argomento
caro a Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), Riccardi ha spiegato
"il problema del rapporto tra Regioni e Stato: quando mi diranno
come collocare i 151 milioni del Piano sarò il primo a
informarvi". L'assessore ha rassicurato Honsell anche su un'altra
sua preoccupazione, relativa alla mancata firma dell'accordo
sugli incendi boschivi: "Siamo in attesa di una risposta sulla
convenzione da firmare, non c'è alcuna intenzione di fare un
colpo di mano".
A Enzo Marsilio (Pd), che gli chiedeva aggiornamenti sui lavori
post Vaia, Riccardi ha fatto sapere "che è stato chiesto il
riutilizzo delle risorse disponibili: auspichiamo ulteriori
fondi, ma la partita è aperta". Il vicegovernatore ha poi
promesso a Mauro Di Bert, capogruppo di Progetto Fvg/Ar, di
approfondire la sua riflessione su uno degli emendamenti
illustrati, relativo alla nullità di atti in regime di
prorogatio, una formulazione che il consigliere chiede di
valutare con attenzione.
Gli altri emendamenti presentati da Riccardi sono relativi a
prorogatio delle aziende pubbliche di servizi alla persona,
semplificazione delle norme sull'albo delle cooperative sociali,
sospensione domanda di autorizzazione per nuove case di riposo,
finanziamento di servizi residenziali (nel ddl Collegata),
finalizzazione del fondo sociale regionale, estensione del
finanziamento per attività legate alle adozioni, contributi a
enti gestori della disabilità, proroga deroghe per il Fondo
autonomia possibile (nel ddl Stabilità).
Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) ha infine accettato di
ritirare il suo emendamento - che mirava all'avvio delle Comunità
di economia solidale, affidando questa competenza agli Ambiti
territoriali del servizio sociale dei Comuni al posto delle
disciolte Uti - sulla base dell'impegno del vicegovernatore, che
vorrebbe arrivare allo stesso risultato in tempo per l'esame
della manovra in Aula.
ACON/FA-fc