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BILANCIO. SALUTE, OK I COMM. DIBATTITO: RISORSE, BUCHI E ATTI AZIENDE

02.12.2021
15:24
(ACON) Trieste, 2 dic - Dagli atti aziendali in gestazione alla spesa sanitaria non ancora impegnata, dai fondi del Pnrr ai "buchi" delle aziende territoriali, la discussione della manovra di bilancio relativa alla Sanità si è concentrata sui temi di carattere generale e ha portato a un via libera finale a maggioranza - con l'astensione delle forze di Opposizione - da parte della I Commissione integrata, sotto la presidenza di Alessandro Basso (FdI).

È stato Roberto Cosolini (Pd) a porre il tema del disavanzo delle Aziende: "Nel 2021 - ha ricordato - abbiamo registrato un maggior fabbisogno, o buco che dir si voglia, per 224 milioni, 65 dei quali riguardano la gestione ordinaria e non il Covid. E questo deficit avviene in un anno in cui c'è stato il rallentamento dell'erogazione di prestazioni sanitarie a causa della pandemia". Cosolini ha anche registrato "uno squilibrio territoriale, con bilanci molto diversi in Asfo, Asufc e Asugi".

Il consigliere ha poi posto il tema degli Atti aziendali, focalizzandosi su Asugi che "prevede di passare da 6 a 4 Distretti, con un dimezzamento nell'area triestina, da 4 a 2. E questo a dispetto delle indicazioni del Pnrr e del Ministero che indicano la necessità di potenziare la sanità territoriale. Una delle conseguenze sarebbe il preoccupante ridimensionamento dei Centri di salute a mentale, da 4 a 2".

Nel condividere tutte le osservazioni del collega dem, Andrea Ussai (M5S) ha osservato che "si parla sempre di rinforzo del territorio, ma qui mi sembra ci sia lo smantellamento, specie dell'area triestina". Ussai vorrebbe sapere qualcosa di più anche sul recente protocollo Regione-Università e sulla situazione delle case di riposo: "Restano molte criticità da affrontare". A queste preoccupazioni, il capogruppo pentastellato Cristian Sergo ha aggiunto "il problema della capacità di spesa delle risorse. Ci sono 540 milioni di spesa manovrabile destinati alla tutela della salute non ancora impegnati, e se vi aggiungiamo anche le spese non manovrabili arriviamo a 200 milioni in più". Sergo ha inoltre ricordato "le criticità segnalate dalla relazione della Corte dei conti e l'ispezione del Ministero della Salute con una serie di rilievi su Palmanova".

"Su impegni di spesa e Corte dei conti ho cifre ed elementi diversi - ha risposto Riccardi - ma ogni riflessione deve partire dalla situazione straordinaria che stiamo vivendo: la pandemia ha stravolto questo sistema". Quanto agli Atti aziendali, il vicegovernatore ha chiarito con decisione che "stiamo parlando solo di proposte, perché spetta alla Giunta l'approvazione finale, dopo i passaggi in Azienda di coordinamento e Direzione centrale Salute: in altre parole, gli Atti aziendali diventeranno tali quando la Giunta li approverà. Non abbiamo previsto la riduzione dei Distretti sanitari in Asugi, per me restano 4: se poi me ne proporranno solo due, esamineremo le loro ragioni. La stessa cosa per i Centri di salute mentale, anche se poi al di là del numero delle sedi bisogna avere psichiatri e psicologi che ci lavorino".

Sul budget di risorse, Riccardi ha spiegato a Cosolini e Ussai che "oggi si cambia modello, destinando alle aziende sanitarie tutte le risorse che servono, anche se l'emergenza Covid non agevola certo una programmazione ordinata". Sul Pnrr, argomento caro a Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), Riccardi ha spiegato "il problema del rapporto tra Regioni e Stato: quando mi diranno come collocare i 151 milioni del Piano sarò il primo a informarvi". L'assessore ha rassicurato Honsell anche su un'altra sua preoccupazione, relativa alla mancata firma dell'accordo sugli incendi boschivi: "Siamo in attesa di una risposta sulla convenzione da firmare, non c'è alcuna intenzione di fare un colpo di mano".

A Enzo Marsilio (Pd), che gli chiedeva aggiornamenti sui lavori post Vaia, Riccardi ha fatto sapere "che è stato chiesto il riutilizzo delle risorse disponibili: auspichiamo ulteriori fondi, ma la partita è aperta". Il vicegovernatore ha poi promesso a Mauro Di Bert, capogruppo di Progetto Fvg/Ar, di approfondire la sua riflessione su uno degli emendamenti illustrati, relativo alla nullità di atti in regime di prorogatio, una formulazione che il consigliere chiede di valutare con attenzione.

Gli altri emendamenti presentati da Riccardi sono relativi a prorogatio delle aziende pubbliche di servizi alla persona, semplificazione delle norme sull'albo delle cooperative sociali, sospensione domanda di autorizzazione per nuove case di riposo, finanziamento di servizi residenziali (nel ddl Collegata), finalizzazione del fondo sociale regionale, estensione del finanziamento per attività legate alle adozioni, contributi a enti gestori della disabilità, proroga deroghe per il Fondo autonomia possibile (nel ddl Stabilità).

Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) ha infine accettato di ritirare il suo emendamento - che mirava all'avvio delle Comunità di economia solidale, affidando questa competenza agli Ambiti territoriali del servizio sociale dei Comuni al posto delle disciolte Uti - sulla base dell'impegno del vicegovernatore, che vorrebbe arrivare allo stesso risultato in tempo per l'esame della manovra in Aula. ACON/FA-fc



Il presidente della I Commissione, Alessandro Basso (FdI), durante l'intervento in video del vicegovernatore Fvg con delega alla Salute, Riccardo Riccardi
Massimo Moretuzzo (Patto)
Andrea Ussai (M5S)
Furio Honsell (Open Fvg)