INTEGRAZIONE. MARCOLIN (CRPO): SOLIDI RAPPORTI CON CENTRO MISERICORDIA
(ACON) Trieste, 9 dic - "L'incontro organizzato dalla Cpo di
Udine deve costituire una formula apripista per tutta la regione.
Solo il dialogo, il confronto e il rispetto per la persona
possono favorire la corretta inclusione. La disponibilità e la
serietà di intenti dimostrata dalla comunità, attraverso il suo
presidente e gli altri rappresentanti intervenuti, costituiscono
la dimostrazione dell'interesse da parte di queste persone nel
voler accogliere e contribuire efficacemente alla promozione
della nostra cultura e della parità di genere".
Lo sottolinea in una nota la presidente della Commissione
regionale per le Pari opportunità tra uomo e donna (Crpo Fvg),
Dusy Marcolin, facendo riferimento ai solidi rapporti ormai
allacciati con il Centro culturale Misericordia e Solidarietà in
seguito al primo contatto, relativo allo scorso giugno, promosso
dalla Commissione Pari opportunità (Cpo) del Comune di Udine.
"Il pensiero di costruire un dialogo e di trovare momenti di
condivisione su numerosi punti fondamentali - aggiunge la
presidente del Crpo - mi porta a ringraziare, per l'importante
lavoro che stanno facendo, la consigliera delegata alle Po del
Comune di Udine, Lorenza Ioan, la presidente del Cpo, Anna
Cragnolini, e la commissaria Cristina Pozzo. L'invito che a loro
rivolgo, inoltre, è quello di venirne a parlare il 15 dicembre
prossimo in occasione dell'Assemblea regionale delle associazioni
organizzata dalla Crpo".
"Un'iniziativa organizzata per avvicinare una realtà - ricorda la
nota condivisa da Marcolin insieme alle colleghe Cragnolini e
Ioan - che costituisce una parte integrante del capoluogo
friulano, dedita anche all'accoglienza e a sensibilizzare gli
immigrati alla responsabilità, nonché a promuovere la
partecipazione e la pratica della cittadinanza solidale. Le
iniziative che vedono protagonisti i suoi aderenti sono atte a
favorire la crescita di una cultura della solidarietà, stimolando
forme di partecipazione e di cittadinanza attiva da parte degli
immigrati che accoglie, accompagnandoli a essere cittadini e
cittadine, produttivi a prescindere dalla propria identità
religiosa per il rispetto comune. Nella diversità, dunque, per
condividere le linee comuni lavorando insieme".
È stata dunque promossa e resa fattiva l'apertura di un dialogo
fluente con il Centro, in primis con il presidente Mohammed
Hassani, ma anche con la consigliera delegata Fatima Tizbibit,
per uno scambio di buone prassi volte a consentire l'inclusione e
a lavorare alla costruzione di un percorso che non lasci mai
indifferenti verso l'orrore delle donne vittime, della morte,
della solitudine e della violenza, in un'ottica soprattutto
preventiva di diritto alla scelta e di diritto alla vita.
"Sono stati trovati subito molti punti di intersezione e
consonanza rispetto le problematiche condivise e, in particolare,
il caso della straziante storia e scomparsa di Saman. In una
situazione pandemica che ha dimostrato di acuire il fenomeno
della violenza di genere - aggiunge la nota, utilizzando in
questo caso le parole di Cragnolini - è stato deciso di non
rimanere indifferenti all'ennesimo dolore per cercare di capire.
Pressoché unanime l'accordo delle commissarie, inoltre, nel
procedere con l'avvio di un percorso di collaborazione fattiva
per l'organizzazione di una manifestazione di sentimento contro
la violenza di genere per il ricordo delle donne vittime".
A inizio luglio, inoltre, la Commissione è scesa in piazza
insieme ai nuovi amici per partecipare a una manifestazione
pacifica con l'obiettivo di "non dimenticare. Il centro
Misericordia e Solidarietà, infatti, ha tra le sue finalità anche
quella di costruire un ponte di tolleranza, dialogo e aiuto,
impegnandosi per promuovere le cause delle disuguaglianze
economiche, culturali, sociali, religiose e politiche, proponendo
progetti che coinvolgano quanto più possibile la popolazione
degli immigrati di cultura islamica e i cittadini italiani. Tutti
insieme nella costruzione di una società più vivibile nella quale
regnino pace, convivenza e sviluppo della comunità".
Il successivo incontro, subito dopo l'estate, ha infine
suggellato "il comune desiderio di collaborare, costruendo un
percorso di inclusione, integrazione e interazione basato su un
unico fatto: l'Italia, Stato laico, governato da leggi e da una
Costituzione che garantisce diritti ma anche doveri alle
cittadine e ai cittadini, è il punto di partenza - conclude la
nota - per discutere riguardo il ruolo della donna e i suoi
diritti di scelta, alla salute e alla vita".
ACON/COM/db