ANTIMAFIA. SEMINARIO CORRUZIONE. ZANIN: RAFFORZARE ANTICORPI SISTEMA
(ACON) Udine, 9 dic - "Rafforzare gli anticorpi del sistema
pubblico rispetto ai tentativi di infiltrazione delle
organizzazioni mafiose, anche in vista degli ingenti investimenti
per l'attuazione del Pnrr".
È l'auspicio espresso da Piero Mauro Zanin, presidente del
Consiglio regionale, nel corso dell'incontro formativo
organizzato a Udine dall'Osservatorio regionale antimafia e
centrato sul tema della prevenzione della corruzione, con le
relazioni affidate ai dirigenti regionali Mauro Vigini e Stefano
Patriarca e la partecipazione dei delegati ai tirocini delle
Università di Udine e Trieste, Paolo Cuomo e Angelo Venchiarutti.
"Se è vero che in Friuli Venezia Giulia - ha osservato ancora il
presidente - viviamo una situazione tranquilla rispetto a
corruzione e infiltrazioni, sarebbe un errore abbassare la
guardia, anche perché i territori ricchi del nord sono spesso
presi di mira dalle mafie per il riciclaggio di denaro sporco".
Zanin ha lodato l'azione svolta dall'Osservatorio presieduto da
Michele Penta, sottolineando la scelta originale del Fvg che,
"unica regione in Italia, ha istituito questo organismo con
elementi terzi rispetto alla struttura del Consiglio regionale,
mentre altrove l'Antimafia è una vera e propria commissione
consiliare, con la presenza di esponenti politici. Noi abbiamo
invece voluto sottolineare la terzietà degli organi di garanzia,
che devono avere al loro interno competenze tecnico-scientifiche
su cui è più facile innestare la decisione del legislatore".
L'incontro di oggi era una delle tappe del percorso formativo
intrapreso dalle studentesse Luisa Pizzol ed Eleonora Carpené,
che stanno svolgendo il loro tirocinio all'interno
dell'Osservatorio. "E questo esalta - ha sottolineato Zanin -
quella che viene chiamata la terza missione dell'Università: la
relazione con il territorio, al servizio del progresso della
comunità".
Dopo l'introduzione di Penta - che ha ribadito l'importanza della
collaborazione con gli Atenei perché attraverso la formazione è
possibile consolidare gli argini della società civile rispetto
alla corruzione - è toccato a Vigini, responsabile della
trasparenza e della prevenzione della corruzione
dell'Amministrazione regionale, spiegare e inquadrare i contenuti
della legge 190 del 2012. Anche attraverso un excursus storico,
Vigini ha sottolineato un doppio approccio al tema del rispetto
della legge, la differenza tra "norma" e "valore", con una serie
di esempi pratici e di attualità.
L'obiettivo della pubblica amministrazione, è stato sottolineato,
è lavorare per il cittadino e per il bene comune. "Non bisogna
fare un concorso solo per sistemarsi, per risolvere la propria
vita - ha osservato anche il presidente Zanin - perché
l'azionista di riferimento in questo caso è il bene della gente,
l'interesse pubblico".
Patriarca, vicesegretario generale del Consiglio regionale e
responsabile di trasparenza e prevenzione della corruzione, ha
parlato della percezione del rischio corruttivo, illustrando poi
i contenuti del Piano triennale di prevenzione, un documento di
196 pagine che propone un'ampia analisi del contesto. Il
dirigente si è soffermato anche sui rischi connessi a una gara
pubblica, osservando come "la piattaforma telematica, che traccia
tutto, ha oggi il vantaggio di dare certezze su quanto è stato
depositato: non è più possibile cambiare una busta con un'altra o
aggiungere a penna una cifra
"
Cuomo e Venchiarutti sono intervenuti da remoto per ribadire, da
parte delle Università di Udine e Trieste, l'importanza della
collaborazione multidisciplinare con l'Osservatorio, mentre il
presidente Penta ha voluto elogiare la struttura per il lavoro
svolto, dalla dirigente del Servizio organi di garanzia Roberta
Sartor a Cristiana Crosetto, tutor delle due studentesse
tirocinanti.
ACON/FA-fc