BILANCIO. HONSELL (OPEN): PERSA OCCASIONE SU SVILUPPO SOSTENIBILE
(ACON) Trieste, 14 dic - "Un'occasione perduta per assicurare
un autentico rilancio della nostra Regione secondo un modello di
sviluppo sostenibile". Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) boccia
senza appello la manovra di bilancio, pure eccezionalmente ricca
in termini di risorse finanziarie.
"Ma l'eccezionalità del momento - osserva Honsell nella sua
relazione di minoranza - richiederebbe un salto di qualità nella
visione e nelle iniziative da attivare nel 2022. Questa manovra
finanziaria invece - continua il capogruppo del Misto - manifesta
una mancanza di strategia soffocante, è di una banalità
scoraggiante. Non innesca nessun processo che qualifichi
l'investimento di queste risorse nelle direzioni di una ripresa
sostenibile, della resilienza, verso una transizione energetica
con minore impronta carbonica".
Non vi è insomma, sempre secondo il consigliere di Opposizione,
"nulla di veramente proiettato sul futuro, a favore di quella
Next Generation di cui ci parla l'Europa, a cui si lasceranno
solo debiti". Honsell lamenta inoltre il mancato raccordo "tra le
attività previste dal Pnrr e quelle di questa manovra".
La relazione di Honsell analizza poi la manovra settore per
settore. Osservando ad esempio che "nella Sanità si continua a
versare risorse al buio. Non c'è nessuna garanzia - scrive il
consigliere - che venga davvero realizzato quel raccordo
ospedale-territorio, malgrado gli oltre 50 milioni in più
rispetto all'anno scorso". "I dubbi espressi dall'assessore
Riccardi sul modello proposto dal Pnrr incentrato sulle Case
della Comunità - argomenta ancora Honsell - pone seri dubbi che
si possa mantenere efficiente il modello universalistico della
Sanità. Nulla ci fa pensare che verrà effettivamente assicurata a
tutti quella continuità assistenziale che dovrebbe reggersi sul
quadrilatero: medici di base, ambito socio assistenziale,
distretto, ospedale".
Il consigliere di Open si scaglia anche contro "la riconfermata
logica elettorale dei contributi per la benzina agevolata ai
privati, indipendentemente dal bisogno, decisione tanto
sciagurata quanto perseguita con dogmatismo". Quanto agli enti
locali, "l'assenza di una vera riforma sta penalizzando
pesantemente lo sviluppo locale. Si rilevano le ingenti risorse
che vanno agli Edr e si stigmatizzano le assurde dichiarazioni di
volerli trasformare a breve in enti elettivi". Su territorio e
pianificazione, Honsell ribadisce "che abbiamo oltre 100
chilometri quadrati di aree militari dismesse e una quantità di
aree industriali e artigianali inquinate o abbandonate. Non c'è
nulla in questa legge di Stabilità che vada nella direzione del
loro recupero e riqualificazione".
Il consigliere ritiene "gravissima la situazione della montagna"
e osserva che "gli interventi definiti all'articolo 2 non
sembrano procedere verso un'inversione di tendenza. Anzi il
turismo continua a ragionare solamente in termini di poli
sciistici e ovviamente di innevamento artificiale, a nostro
avviso insostenibile". "La mobilità sostenibile - insiste Honsell
- nella nostra regione non sembra venire considerata, non si
affronta il tema del potenziamento della rete di trasporto
pubblico né di una metropolitana leggera che colleghi i
capoluoghi". Quanto alla cultura, "a scartamento ridotto sono gli
investimenti a favore di Gorizia/Nova Gorica capitale europea
della cultura".
Sui rapporti con le Università, Honsell osserva che "si spezza la
collaborazione inter-ateneo nel settore cruciale della formazione
dei tecnici della sicurezza nell'ambiente e nei luoghi di
lavoro". Giudicati insufficienti anche i finanziamenti per
promuovere l'agricoltura biologica. Il consigliere preannuncia
proposte, emendamenti e ordini del giorno "che presenteremo con
spirito costruttivo".
Quanto all'aggiornamento del Defr, il consigliere ricorda che
"dovrebbe essere uno strumento di analisi fondamentale, ma la
Giunta non ne coglie la portata e si limita ad aggiornare 18
piccoli componimenti. La parte programmatica, in particolare, è
del tutto insoddisfacente. Probabilmente non si riparlerà di Defr
fino al luglio 2022". Honsell sottolinea inoltre "il mancato
coordinamento tra Nadefr e Pnrr, due progettualità che si
ignorano". L'esponente di Open esamina infine le "pesanti
arretratezze" che emergerebbero dagli indicatori, dalla
digitalizzazione alle politiche ambientali, alla situazione della
montagna.
ACON/FA-fc