BILANCIO. CENTIS (CITT): TAGLIARE TASSE PER AIUTARE PICCOLE IMPRESE
(ACON) Trieste, 14 dic - Tutta centrata sull'analisi
macroeconomica la relazione di minoranza di Tiziano Centis,
capogruppo dei Cittadini, che inquadra la manovra finanziaria
proposta dalla Giunta nel contesto "di tre principali assi
economico-finanziari: la crescita del Prodotto interno lordo
regionale superiore alle attese, la recente revisione dei Patti
finanziari con lo Stato e le straordinarie risorse del Piano
nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)".
Centis ha apprezzato il nuovo patto finanziario tra la Regione e
il Governo, "che dimezza per i prossimi 5 anni il contributo alla
finanza pubblica inizialmente previsto", riducendo "l'insensato
salasso statale": "Non ci sottraiamo, come gruppo consiliare dei
Cittadini, dal riconoscere al Presidente Fedriga di avere
raggiunto un risultato significativo". Il consigliere mette poi
in evidenza "il macro riparto del Pnrr che interessa il Fvg, a
cui lo Stato ha destinato 1,3 miliardi di euro". Una sfida che
"dovrà essere guidata da una strategia condivisa e non imposta,
con il coinvolgimento in primis del Consiglio regionale", che si
è tradotto nel Tavolo della terza ripartenza, "voluto, sostenuto
e condiviso da tutti noi per dare quel giusto ruolo al Consiglio,
ma poi abbandonato".
A fronte di queste risorse, resta la situazione di crisi post
Covid. "Il terziario ha pagato e paga il prezzo più alto della
pandemia: bar, ristoranti, alberghi, in generale tutto il mondo
del commercio, del turismo e dei servizi ha infatti perso in Fvg
5mila posti di lavoro nell'emergenza". E se è vero che "il mondo
del lavoro dà segnali di ripartenza e crescita", la Regione
dovrebbe però "investire per un'occupazione stabile e di qualità:
sono troppe le assunzioni a tempo determinato".
Un altro elemento preoccupante è "la spallata data
dall'inflazione, con picchi che non si vedevano da una decina di
anni". Tutto questo "produrrà una sensibile frenata della spesa
delle famiglie. I costi alle stelle per gas ed energia portano
sempre più in sofferenza le imprese e le famiglie: dal primo
gennaio si ipotizza una stangata del 18-25% sulla bolletta della
luce e del 50% sulla bolletta del gas". In Italia, il reddito
lordo delle famiglie è sceso in 10 anni di quasi il 4%, e il
nostro Paese "è l'unico in cui le retribuzioni medie lorde annue
sono diminuite".
In regione ci confrontiamo poi con dati demografici allarmanti:
"La denatalità è il problema più grave e lo dobbiamo affrontare
di petto, perché i soldi ci sono e molti, tra Pnrr, assestamenti
di bilancio continui, una Finanziaria mai così ricca. E non si
può dire che la recente legge sulla Famiglia abbia centrato
davvero l'obiettivo. Le famiglie che possiedono la Carta famiglia
devono poter contare su un aiuto straordinario nel 2022 per fare
fronte agli aumenti delle bollette del gas e dell'elettricità. È
incomprensibile - osserva ancora Centis, preannunciando un
emendamento - che la dotazione di questo capitolo di spesa sia
solo di 1 milione".
Il capogruppo di Opposizione critica anche le nuove regole per la
politica della casa, che a suo dire penalizzano le coppie giovani
e il recupero delle vecchie case rurali e familiari tanto
presenti nel Friuli occidentale e nella pianura friulana. Quanto
alla Sanità, "le risorse sono superiori a quelle stanziate nelle
passate Finanziarie. C'è da chiedersi però se ci sia la capacità
di indirizzarle per coniugare la fase di gestione emergenziale
con una vera riforma del sistema sanitario regionale", necessaria
per affrontare i problemi di liste di attesa, carenza di
personale, medici di medicina generale, guardie mediche e
distretti sanitari.
Centis invoca infine "un intervento di aiuto per l'abbattimento
degli oneri di tutte le piccole medie imprese, che sono in grave
difficoltà anche a causa del continuo aggiornamento all'insù dei
listini prezzi, causato dall'aumento delle materie prime. Il
taglio delle tasse - scrive il consigliere - è un tema di cui si
parla sempre da inizio legislatura, ma viene periodicamente
rinviato. Ora un intervento di abbassamento della pressione
fiscale si può fare senza aspettare la prossima Finanziaria".
ACON/FA-fc