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BILANCIO. MORETUZZO (PATTO): CAMBIARE STRADA SU EDILIZIA E AMBIENTE

14.12.2021
14:12
(ACON) Trieste, 14 dic - Risorse ingenti e un nuovo favorevole accordo finanziario con lo Stato. Eppure queste premesse - a leggere la relazione di minoranza presentata dal capogruppo del Patto per l'Autonomia, Massimo Moretuzzo - non si trasformano nella manovra finanziaria di svolta che servirebbe: "Leggendo i tre testi di legge sembra, invece - scrive l'esponente di Opposizione - che si intenda procedere come se negli ultimi anni non fosse successo nulla e che le risorse aggiuntive oggi disponibili siano funzionali a perpetuare un meccanismo di spesa più o meno affidabile. Un esempio tra i più eclatanti sono le decine di milioni di euro investiti per impianti sciistici posti ben al di sotto delle quote raccomandate da Arpa".

Sarebbe stato invece necessario, sempre secondo Moretuzzo, "intraprendere strade nuove a sostegno di misure diverse da quelle sostenute a livello statale. Si pensi al settore dell'edilizia, che oggi si trova in una situazione paradossale: mancanza di materiali da costruzione, prezzi in balia di dinamiche chiaramente speculative, difficoltà nel reperimento della manodopera. Situazione che è frutto di una politica di bonus e di una pluralità di incentivi che forse andavano pianificati in modo diverso".

Sempre in questo contesto, Moretuzzo critica anche le modifiche del regolamento relativo all'edilizia agevolata, "eppure i tempi sarebbero maturi per rivedere una misura che eroga contributi anche per il semplice acquisto di alloggi nuovi, con relativo incremento di consumo di suolo, invece di incidere in maniera più significativa nei confronti di quanti si impegnano per il recupero del patrimonio immobiliare esistente".

Il capogruppo del Patto riconosce "che nella manovra di bilancio vi sono anche segnali di cambiamento, quali quelli che si ritrovano nel settore agricolo, con la maggior attenzione al biologico e con il rimboschimento delle aree di pianura oggetto di riordino fondiario". "Si tratta però - aggiunge Moretuzzo - di segnali decisamente timidi, quando i tempi e le sfide contemporanee imporrebbero una maggiore ambizione". Viene lamentata anche "la mancanza di idee innovative sul lancio del progetto Go!2025" e si intravvede un rischio nell'estensione del marchio "Io sono Fvg". Sempre secondo Moretuzzo, è "fondamentale il ruolo delle Università" ma "i segnali contenuti in questa legge di stabilità vanno in un'altra direzione, con operazioni di piccolo cabotaggio". Un altro tema centrale è il "sistema sanitario regionale e in particolare la sanità territoriale, e anche in questo settore "le recenti polemiche sulle Case della salute finanziate dal Pnrr dimostrano come si sia ancora lontani dalla definizione di una strategia operativa per dare spazio e responsabilità alle strutture decentrate".

Quanto agli enti locali, il capogruppo del Patto osserva che "una larga maggioranza dei nostri comuni è allo stremo per la carenza cronica di personale" e in questo contesto rischia "di essere fuori dal tempo la scelta di riversare quantità importanti di risorse in spese di investimento per i Comuni, visto che queste risorse rischiano di rimanere inutilizzate per un lungo periodo".

"Ci saremmo aspettati - aggiunge Moretuzzo - di tovare risorse e strategia adeguate rispetto al tema della transizione digitale, avviando un ragionamento con i piccoli Comuni sulla necessità di condividere alcune tipologie di servizi e rilanciare le collaborazioni". "Anche le Comunità, introdotte con la riforma - sottolinea ancora il capogruppo - sono di fatto rimaste al palo in gran parte del territorio".

Quanto, infine, al settore considerato strategico delle lingue minoritarie, "è un buon punto di partenza la modifica normativa introdotta in materia di personale dell'Arlef", ma resta "l'urgenza di una stabilizzazione delle molte unità di personale" e servirebbe "una riflessione sul ruolo della Direzione lingue minoritarie" in quanto "stiamo assistendo a una politica dubbia di progressivo depauperamento delle sue competenze". Servirebbe, infine, "il rilancio della specialità regionale" a partire da "una nuova norma regionale sulla gestione degli appalti" per evitare "il rischio di un collasso di gran parte del sistema degli enti locali e un ulteriore impoverimento del mondo delle imprese regionali". ACON/FA-fc



Massimo Moretuzzo (Patto)