BILANCIO. DISCUSSIONE: CAPOZZELLA, BIDOLI, MARSILIO, GABROVEC E ZANON
(ACON) Trieste, 14 dic - Un'ampia e articolata discussione
generale sulla manovra finanziaria ha preso il via nella seduta
pomeridiana del Consiglio, sotto la presidenza di Piero Mauro
Zanin.
Mauro Capozzella (M5S) ha analizzato quelle che considera le tre
principali riforme della legislatura, a un anno e mezzo dalla
fine del mandato, arrivando alla conclusione che "non siamo
ancora in grado di fare un bilancio dei loro effetti, di capire
quanto abbiano inciso sulla qualità della vita nelle nostre
comunità. La riforma sanitaria, ad esempio - ha osservato
l'esponente pentastellato - ha risentito dell'emergenza Covid,
mentre della riforma degli enti locali pare che l'unico pregio
rivendicato dal Centrodestra sia quello di avere accantonato le
Uti: siamo ancora in fase di attuazione". Analogo il giudizio su
SviluppoImpresa, "che sta cercando ancora di atterrare sui
territori. Ci sono ancora molti nodi strutturali che restano
sullo sfondo mentre noi discutiamo di come redistribuire le
risorse".
Centrato sulla situazione economica invece l'intervento di
Giampaolo Bidoli. "Io non mi fido molto di questa ripresa, che
nasconde molte incognite: non è tutto oro quel che luccica.
Restano da affrontare - ha detto il consigliere del Patto per
l'Autonomia - due vere e proprie emergenze: il disagio giovanile,
lasciato in carico a volontariato e Comuni, e il bilancio
demografico che resta molto negativo". Bidoli ha criticato anche
"il metodo degli emendamenti che ridisegnano la legge e spingono
a riflettere sul ruolo del Consiglio regionale, che non può
diventare solo il ratificatore di scelte già compiute".
Un problema preso di petto anche da Enzo Marislio (Pd): "Quanto è
caduto in basso il Consiglio - ha commentato - : siamo nel
momento di maggior confronto tra consiglieri e Giunta e ora c'è
un solo assessore in aula. Questo è diventato il luogo in cui si
alza la mano, non quello in cui si decide". Quanto ai contenuti
della manovra, Marsilio è convinto che "l'unica riforma
strategica sia il nuovo ente pagatore in agricoltura". Il
consigliere ha poi criticato "l'assenza di contributi per il
settore alberghiero, a dispetto di quel che avviene per il
manifatturiero: e allora mi chiedo perché abbiamo fatto
SviluppoImpresa
Presenterò un emendamento su questo argomento".
Igor Gabrovec (Slovenska Skupnost) ha toccato il tema del
Masterplan del Carso e del grande fabbisogno di investimenti in
quell'area, "che servirebbero a sviluppare l'agricoltura con i
terrazzamenti e garantirebbero la sicurezza del ciglione carsico.
Ma se ne parla da anni e non succede niente". Gabrovec è
perplesso anche sull'approccio al progetto Gorizia-Nova Gorica
capitale europea della cultura: "Ci avviciniamo a questo grande
evento con pochi fondi e un atteggiamento quasi pauroso. Non
capiamo che questo territorio si svilupperà insieme oppure non si
svilupperà, e lo stesso vale per il porto di Capodistria rispetto
a Trieste".
Un ampio ragionamento sul calo del Pil è arrivato da Emanuele
Zanon (Regione Futura). "La crisi del 2008 - ha ricordato il
consigliere che fa parte del gruppo Misto - ha portato a una
flessione di 10 punti percentuali del prodotto interno lordo in
Fvg, alla quale si è aggiunto il gap di altri 9 punti legato alla
pandemia. L'attuale crescita di 6 punti va accolta quindi con
prudenza: potrebbe essere un effetto rimbalzo che non delinea
ancora un trend consolidato". "Bisogna - ha aggiunto Zanon -
innescare cicli virtuosi per arrivare a effetti positivi
durevoli. E questi ddl nel complesso mi sembrano positivi e
coerenti con il programma elettorale della coalizione premiata
alle urne".
ACON/FA-fc