TURISMO. ZANON (FUTURA): RENDERE ATTRATTIVI I LAGHI ARTIFICIALI
(ACON) Trieste, 21 dic - Utilizzare invasi artificiali della
Val Meduna "come micro-stazioni turistiche per rendere ancora più
attrattivo il territorio".
È la proposta - come si legge in una nota - che il consigliere
regionale Emanuele Zanon (Gruppo Misto/Regione Futura) ha portato
in Consiglio regionale attraverso un ordine del giorno presentato
e approvato dalla Giunta regionale nell'ambito della discussione
sulla Finanziaria regionale 2022. Nel documento Zanon chiede alla
Giunta di "prevedere un finanziamento per realizzare uno studio
di fattibilità tecnico-economico da affidare alle Comunità di
Montagna per la valorizzazione turistica dei bacini della Val
Meduna, quale documento propedeutico per ogni altra conseguente
procedura di investimento".
L'utilizzo dei laghi artificiali non solo per la produzione di
energia elettrica, ma anche per scopi turistici "ha precedenti
importanti sia in Italia che all'estero - ha aggiunto Zanon - .
Per farlo sarebbe necessario prevedere delle opere
infrastrutturali, la cui realizzazione sarebbe facilmente
sostenibile, come ad esempio dei percorsi lungolago, dei moli per
l'attracco di piccoli natanti non motorizzati, o ancora aree per
la pratica della canoa e di sport affini. Ma anche per la pesca
sportiva, oltre che per la balneazione sicura limitata ad alcune
aree complete di solarium attrezzati, chioschi, aree pic-nic,
gioco e svago, servizi pubblici, parcheggi, arredo urbano,
illuminazione, punti ricarica mezzi elettrici, cartellonistica".
Gli invasi della Val Meduna, nei comuni di Tramonti di Sopra,
Tramonti di Sotto, Frisanco, Meduno e Cavasso Nuovo, furono
realizzati tra gli anni Cinquanta e Sessanta per diversi scopi
produttivi e idrogeologici, come la produzione di energia
idroelettrica, l'irrigazione e la laminazione delle piene.
"Quelle opere hanno comportato oltre a questi benefici - si legge
ancora nella nota - anche un gravame sul territorio, sommergendo
in alcuni casi intere borgate o parti di esse, comportando
espropri e limitazioni sui terreni coltivati e sulla viabilità
minore, oltre che alcune criticità di carattere idrogeologico
sulle sponde dei versanti degli invasi stessi", ha motivato il
consigliere di Regione Futura.
"Piccoli interventi infrastrutturali e un loro utilizzo anche ai
fini ricreativi e turistici - continua Zanon - rappresenterebbero
una strategia di contrasto all'impoverimento socio-economico
della valle, e permetterebbero di valorizzarne anche gli aspetti
ambientali e paesaggistici. Tanto più sarebbe opportuno
promuovere uno studio di fattibilità proprio ora, sfruttando le
opportunità che si prospettano nel breve periodo quali ad esempio
le risorse finanziarie derivanti dai sovra canoni concessori
dalle grandi derivazioni idroelettriche di cui alla legge
regionale 21/2020; i fondi europei nelle varie declinazioni,
oltre ad altri proventi di origine regionale e locale, che
possono essere indirizzati per tali possibili progetti di
infrastrutturazione e valorizzazione turistica".
"Tenuto conto che l'attuazione di tali interventi porterebbe
benefici non solo alle popolazioni locali, ma anche alla
fiscalità regionale, al presidio montano e quindi indirettamente
alla salvaguardia della pianura, evitando squilibri
all'ecosistema e anche al sistema idrogeologico", conclude il
consigliere.
ACON/COM/fa