FINE ANNO. ZANIN: FVG TIENE, LEGGI PIÙ SEMPLICI PER REGIONE SNELLA
(ACON) Trieste, 22 dic - Nel 2021 il Friuli Venezia Giulia ha
retto l'urto della pandemia a livello economico e sociale. Lo
dimostrano tre dati: la crescita del Pil tra il 5,2 e il 5,8%,
tra le più alte a livello nazionale, la tenuta dell'occupazione -
che ha recuperato quasi interamente i valori del 2019 - e le
classifiche sulla qualità della vita che vedono tre dei quattro
capoluoghi tra le prime dieci città italiane.
È partito dai numeri Piero Mauro Zanin, presidente del Consiglio
regionale, per tracciare il suo bilancio di un altro anno
complicato per colpa del Covid: "Il merito di questi buoni
risultati, registrati da organismi terzi e dunque
incontrovertibili - ha sottolineato durante l'incontro con i
giornalisti nell'aula di piazza Oberdan - è certamente di
cittadini, lavoratori, imprenditori e attività professionali. Ma
anche il Consiglio ha contribuito con la qualità della sua
attività legislativa, svolta sempre in presenza nel rispetto dei
tre pilastri della prevenzione al virus: distanziamento,
mascherine e aerazione dei locali".
Delle 25 leggi approvate nel 2021, Zanin ha voluto sottolineare
l'ampio respiro di SviluppoImpresa , "norma di sistema
finalizzata a modernizzare l'economia regionale" e della legge
sulla famiglia approvata di recente, che ha il grande pregio di
semplificare il quadro normativo: "Abroga totalmente 10 leggi e
parzialmente altri 33 provvedimenti, a dimostrazione che non è la
quantità ma la qualità delle norme a fare la differenza, come ho
sottolineato anche personalmente a livello di istituzioni europee
in qualità di relatore sulla better regulation".
Il presidente dell'Assemblea legislativa ha voluto ricordare
anche una norma di alto valore simbolico, quella che restituisce
l'onore ai fucilati di Cercivento, enunciazione apripista a
livello nazionale su un tema caro anche al presidente della
Repubblica, Mattarella. E si è soffermato sulla manovra
finanziaria approvata la scorsa settimana, "tra le più ricche
degli ultimi anni", vero tour de force per l'aula ma anche per il
suo presidente, che ha diretto personalmente i lavori per tutte
le 40 ore.
Ma l'attività del Consiglio regionale non si può circoscrivere al
pur intenso lavoro di aula, commissioni e comitato per il
controllo e la valutazione perché altrettanto importante è
l'apertura alla società civile, che si manifesta attraverso
l'attività degli organismi di garanzia ma anche con il sostegno
alla piccola editoria: "Quest'anno abbiamo pubblicato 23 titoli -
ha ricordato Zanin - e acquistato 4500 volumi che parlano di
arte, cultura, storia e istituzioni: testi che sono spesso il
frutto del lavoro di studiosi locali e che senza il nostro
sostegno non avrebbero avuto modo di circolare".
Un Palazzo aperto ai cittadini anche grazie alle mostre che
vengono organizzate e ospitate. Zanin ha citato quella su Luciano
Ceschia "per la qualità artistica dell'autore, il valore delle
opere esposte e l'estemporaneità del suo presentatore, Vittorio
Sgarbi", approfittandone per dispiacersi "delle polemiche legate
a un atteggiamento sconveniente del critico d'arte: l'episodio
che ha trovato spazio sui media ha avuto luogo nei corridoi,
mentre io stavo presiedendo l'aula. E mi dispiace che a renderlo
pubblico sia stato un consigliere regionale che avrebbe potuto e
dovuto intervenire personalmente per chiedere a Sgarbi di
ricomporsi, e non pubblicare un post su Facebook: così non si fa
il bene delle istituzioni".
Dopo aver ricordato il lavoro svolto dal Fvg nelle istituzioni
nazionali ed europee - grazie alla vicepresidenza della
Conferenza delle assemblee legislative italiane affidata a Zanin
e al suo ruolo in Comitato delle Regioni, Commissione Civex e
Calre - il presidente ha sottolineato il lavoro del Tavolo sulla
terza ripartenza che nel corso dell'anno ha approvato una
risoluzione sul Pnrr e si è occupato dei dossier su sessione
europea e better regulation. Non nascondendo "le difficoltà di
relazione tra Consiglio e Giunta su questo tema", Zanin ha
espresso l'auspicio di proseguire l'attività del Tavolo nell'anno
che verrà.
Il presidente infine non si è sottratto alle domande dei cronisti
sui temi politici di attualità. Zanin immagina "scomposizioni e
ricomposizioni del quadro politico in seguito all'elezione del
presidente della Repubblica, con le votazioni al via già il 21
gennaio: sarà quello il momento chiave, con riflessi politici
anche nelle regioni".
Dal punto di vista degli schieramenti in regione, e uscendo per
un momento dal suo ruolo istituzionale, il presidente si è detto
convinto che "il giudizio della gente sulla Giunta Fedriga sia
molto positivo: lo vedo partecipando a tanti incontri e
manifestazioni sul territorio. Auspico che il governatore
continui questa esperienza per altri 5 anni, anche per poter
vedere i frutti di quanto seminato e programmato. In questi anni
la coalizione di Centrodestra non ha avuto scossoni, il quadro
politico ha tenuto, e ora spetta al Centrosinistra trovare una
proposta politica alternativa, non solo in termini di nomi ma
anche di programmi".
Quanto alla lista elettorale del presidente di cui si vocifera da
tempo, Zanin ha definito "utile tutto quel che serve ad allargare
il campo e intercettare sensibilità diverse, che forse i partiti
non riescono a inglobare. Questo potrebbe anche spingere un
maggior numero di persone a votare, esercizio fondamentale della
democrazia. Come diceva Calamandrei, è l'indifferenza la vera
sconfitta della politica".
ACON/FA-fc
Il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, durante la conferenza stampa di fine anno in aula
La conferenza stampa di fine anno in aula
Il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, intervistato dalle televisioni al termine della conferenza stampa di fine anno
Il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin (secondo da sx), durante la conferenza stampa di fine anno insieme ai componenti dell'ufficio di Presidenza Igor Gabrovec, Simone Polesello ed Emanuele Zanon
Ufficio di Presidenza e Organi di Garanzia al termine della conferenza stampa di fine anno