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AGRICOLTURA. ZANON (FUTURA): NECESSARIO IL RIORDINO FONDIARIO BOSCHIVO

23.12.2021
11:12
(ACON) Trieste, 23 dic - Considerando che circa un quarto del territorio regionale è montano, "è di imprescindibile importanza un'operazione di riordino fondiario attraverso lo stanziamento di fondi con cui finanziare la realizzazione dei piani di razionalizzazione da affidare a professionisti esterni". A sottolinearlo, in una nota, è Emanuele Zanon, consigliere regionale del Gruppo Misto, rappresentante in Consiglio del movimento Regione Futura.

La proposta di Zanon è stata portata all'attenzione della Giunta in un ordine del giorno presentato e approvato in occasione della seduta d'Aula per il voto della manovra finanziaria. "Si tratta di rifinanziare la legge regionale 165 del 2006. E bene ha fatto in tal senso l'assessore Stefano Zannier a introdurre nella legge collegata alla Stabilità il passaggio di competenze alle Comunità di montagna, primo atto imprescindibile per andare verso il riordino fondiario", osserva il consigliere.

Con questo ordine del giorno, Zanon ha dato una spinta in ottica di razionalizzazione fondiaria nelle aree montane "che si rende quanto mai indifferibile proprio per contrastare la frammentazione e la polverizzazione dei terreni: oggi la frammentazione delle proprietà ha come effetto che i territori sono spesso abbandonati e invasi da una boscaglia piena di rovi e disordinata. Questa situazione ha diverse implicazioni. Anzitutto il territorio montano non manutenuto è a maggiore rischio idrogeologico, ma anche configura un concreto maggiore rischio di incendio, tanto più pericoloso visto che i boschi abbandonati sono a ridosso delle abitazioni. Senza contare che questo ha effetto anche sul popolamento faunistico di queste aree".

Il riordino fondiario "risulta non più rimandabile, ma richiede dei tempi molto lunghi perché deve per forza portare non solo alla realizzazione di un piano ma nel medio-lungo periodo anche al censimento delle proprietà, al loro riordino e omogeneizzazione. Questo potrebbe avere come effetto non solo una riqualificazione dei terreni, ma anche la riorganizzazione di un territorio a maggiore fruizione anche per le nuove attività imprenditoriali in virtù proprio del riordino delle proprietà. Si aprono poi scenari interessanti, come la creazione di una filiera del legno, la pulizia di tutta l'area boschiva e il recupero del materiale di scarto come fonte di energia alternativa", spiega ancora il consigliere di Regione Futura.

"La redazione dei piani di razionalizzazione è un passaggio indispensabile, anche attraverso il massimo coinvolgimento dei proprietari e dei portatori di interesse - motiva Zanon - Va considerato però che il personale dei Comuni, così come delle Comunità di montagna, è gravato già da una importante mole di lavoro a cui si potrebbero aggiungere gli adempimenti derivanti da tutta la partita del Pnrr e dei fondi comunitari. A questo si aggiunge il fatto che spesso per la redazione dei Piani sono necessarie professionalità specifiche, che sarebbe più semplice ed efficiente individuare attraverso incarichi esterni. Questa fase propedeutica necessita pertanto di una copertura finanziaria", precisa ancora Zanon.

La montagna friulana, specialmente la media montagna e quella collinare, è l'area che più oggi merita di essere "curata" proprio per "concorrere al mantenimento e al consolidamento del tessuto sociale vitale nelle zone rurali, per contrastare l'abbandono del territorio, per favorire lo sviluppo di attività economiche, il mantenimento e alla creazione di posti di lavoro, garantendo un migliore sfruttamento del potenziale esistente e favorendo l'insediamento dei giovani agricoltori e operatori boschivi", conclude il consigliere di Regione Futura. ACON/COM/fa



Emanuele Zanon (Regione Futura)