SALUTE. CONFICONI (PD): PER ASFO AZIONI CONCRETE E NON VISITE NATALE
(ACON) Trieste, 27 dic - "Le forti criticità del sistema salute
del Friuli Occidentale non possono risolversi con una visita
natalizia dell'assessore che, per mesi, ha invece ignorato. È
invece necessario affrontare i nodi veri, a partire dalle
risposte sulle problematiche segnalate sul Pronto soccorso e
sulla Terapia intensiva dell'ospedale di Pordenone,
sull'elaborazione di un piano per il suo rilancio e, infine,
sulla questione centrale: la sostituzione del direttore
dell'Asfo, Polimeni, che solo Riccardi ormai si ostina a
difendere".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Nicola Conficoni
(Pd), commentando la situazione dell'Azienda sanitaria Friuli
Occidentale (Asfo).
"L'elenco delle azioni per correggere la deriva dell'Asfo si
allunga, ma interventi e chiarimenti tardano ad arrivare. Una
prima risposta - continua l'esponente dem, che è anche componente
della III Commissione consiliare permanente, competente in
materia di Salute - speriamo giunga grazie all'interrogazione che
abbiamo presentato per sollecitare la soluzione dei problemi che,
da troppo tempo, affliggono il dipartimento di Emergenza,
denunciati dal direttore Tommaso Pellis. Riccardi dica quando
verranno eseguiti i lavori per riportare a una condizione di
normalità le strutture, ove i pazienti vengono accatastati su
barelle lungo i corridoi, e permettere agli operatori di lavorare
in una situazione non precaria".
"Che suggerimenti dei primari vengano recepiti nell'atto
aziendale - auspica Conficoni - è il minimo sindacale.
L'assessore Riccardi prenda atto che non ha più senso continuare
a difendere Polimeni, già ampiamente sfiduciato dagli stessi
medici, così come dal sindaco di Pordenone, Ciriani, che ha
tentato fino all'ultimo di chiudere gli occhi per non fare un
torto al suo alleato in Regione ma poi, di fronte a una
situazione ormai insostenibile, ha dovuto cedere, anche grazie
alle nostre insistenze".
"Non è più tempo di traccheggiare, serve un immediato cambio di
passo. Invece di riflettere sulla fusione tra Asfo e Cro, per
risollevare la situazione di preoccupazione e insofferenza che ci
ha spinti ad avanzare la proposta - prosegue la nota del Partito
democratico - bisogna approntare tempestivamente un piano di
rilancio del Santa Maria degli Angeli, da attuare attraverso il
riequilibrio nell'assegnazione delle risorse".
"L'ultima ripartizione - conclude Conficoni - ha penalizzato
ancor più sia il nostro ospedale che il territorio, anch'esso da
salvaguardare dai tagli previsti dalla direzione generale.
Parallelamente, è anche necessario tutelare l'autonomia del Cro e
valorizzare il suo ruolo nella rete oncologica regionale in modo
tale da aiutarlo a contrastare l'offensiva messa in atto dal
vicino Veneto nell'ambito della cura ai tumori".
ACON/COM/db