RIFIUTI. SERGO (M5S): PERSA OCCASIONE PER INNOVARE RACCOLTA IN REGIONE
(ACON) Trieste, 27 dic - "Nella legge regionale di stabilità
abbiamo voluto dare un segnale di reale volontà di raggiungere e
superare gli obiettivi dell'economia circolare, spingendo verso
la tariffa puntuale per tutti i cittadini del Friuli Venezia
Giulia. Ma il nostro emendamento per agevolare i gestori del
servizio a innovare i sistemi di raccolta, come gli altri 84
proposti al bilancio 2022, è stato bocciato".
Lo rimarca in una nota il capogruppo del Movimento 5 Stelle in
Consiglio regionale, Cristian Sergo, che aggiunge: "Probabilmente
tra i 9 miliardi a disposizione del bilancio non si son trovati i
fondi necessari. E così le bollette aumentano, invece di
diminuire".
"Eppure qualche giorno dopo la bocciatura, la Giunta regionale ha
adottato in via preliminare il progetto di Piano regionale di
gestione dei rifiuti urbani, da noi invocato sin dall'inizio
dell'anno, ma che forse i componenti dell'Esecutivo non hanno
letto. Nello stesso progetto, infatti - continua Sergo -,
l'obiettivo n. 9 prevede la promozione dell'applicazione della
tariffa puntuale, utile per diminuire la produzione pro-capite
del rifiuto urbano residuo".
"Il tutto mentre avviene l'ennesima stranezza che dovrebbe far
saltare dalla sedia qualche amministratore comunale di Udine e
Provincia, ma che siamo sicuri scandalizzerà solo noi - aggiunge
il pentastellato -. È infatti in fase di realizzazione a
Montespertoli, sulle colline del Chianti, un impianto in grado di
trattare 160mila tonnellate l'anno di rifiuti organici, che
troveranno nuovo valore trasformandosi in 25mila tonnellate di
compost e 11 milioni di metri cubi di biometano, con un
potenziale energetico di 100 milioni di kWh/anno".
"Un impianto del tutto simile a quello in fase di realizzazione
in via Gonars nel capoluogo friulano, con tre piccole differenze.
La prima è che l'impianto toscano è completamente autofinanziato
dalla società che gestisce la raccolta e il trattamento del
rifiuto, mentre a Udine la Net e il Comune han deciso di
affidarsi al project financing, che garantirà più di 40 milioni
di euro ai privati (anche se nei documenti di gara si parlava di
117 milioni in 23 anni) che gestiscono l'operazione. La seconda -
prosegue il capogruppo del M5S - è che gli impianti costano quasi
gli stessi soldi, quello di Udine costa il 10% in più, ma quello
in Toscana potrà trattare il triplo dei rifiuti. La terza è lo
stanziamento statale di 1,5 miliardi previsto dal Pnrr per questi
impianti".
"Da una parte un'altra occasione persa - la definisce Sergo -,
dall'altra la previsione che aumentando gli impianti in Italia i
rifiuti che entreranno in regione daranno sempre di meno, motivo
in più per ribadire che non abbiamo alcuna necessità di ampliare
i già esistenti impianti di questo tipo, raccogliendo 167mila
tonnellate l'anno di frazione organica e trattandone 362mila,
provenienti da mezza Italia, non ci rimane che continuare a
contestare l'assurda operazione finanziaria posta in essere".
ACON/COM/RCM