SALARIO MINIMO. SERGO (M5S): CENTRODESTRA CONTRO LA SUA INTRODUZIONE
(ACON) Trieste, 30 dic - "Tra le tante proposte del Movimento 5
Stelle nella legge regionale di stabilità bocciate dalla
Maggioranza, spicca il no all'ordine del giorno per sostenere
l'introduzione del salario minimo orario a livello nazionale".
Lo rimarca il capogruppo pentastellato in Consiglio regionale,
Cristian Sergo.
"Si tratta di un istituto che esiste già in 21 Stati dell'Unione
europea - ricorda Sergo - e che è stato disciplinato da una
direttiva comunitaria dello scorso 11 novembre. Nel Parlamento
italiano sono all'esame delle Commissioni competenti alcuni
disegni di legge in materia. Il salario minimo consentirebbe di
ridurre le disuguaglianze e aumentare il potere d'acquisto dei
lavoratori in un Paese come l'Italia dove, secondo i dati Inps,
4,5 milioni di lavoratori guadagnano meno di 9 euro lordi all'ora
mentre 2,5 milioni non arrivano a 8 euro".
"In questo modo - continua il capogruppo del M5S -, si metterebbe
finalmente fine alla proliferazione dei contratti pirata,
stabilendo una soglia di dignità al di sotto della quale nessun
contratto collettivo deve scendere e introducendo un meccanismo
di sostegno alle imprese detassando gli incrementi retributivi.
Stride quindi la bocciatura del nostro ordine del giorno, che
chiedeva alla Giunta regionale di sostenere in tutte le sedi atti
e misure per arrivare all'istituzione del salario minimo anche in
Italia".
"Massimiliano Fedriga - conclude Sergo - si dimostra abile e
attento a convocare la Conferenza delle Regioni, che presiede
solo per certe tematiche ma non per quelle che riguardano milioni
di famiglie in difficoltà. La conferma è l'appoggio a chi
abolirebbe domattina il reddito di cittadinanza".
ACON/COM/rcm