AMBIENTE. CONFICONI (PD): NECESSARIO INTERVENTO SU BACINO MEDUNA
(ACON) Trieste, 3 gen - "Se la sicurezza idraulica non può
essere garantita dalle casse di espansione di Prà dei Gai,
bloccate dall'Autorità di bacino, la Regione Fvg deve fare la sua
parte per evitare l'allagamento degli abitati, sollecitando gli
interventi necessari ad aumentare la capacità di laminazione dei
serbatoi idroelettrici presenti sul bacino montano del fiume
Meduna".
Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Nicola
Conficoni (Pd), commentando lo stop imposto dalle osservazioni
dell'Autorità di bacino alle casse di espansione di Prà dei Gai,
volute dalla Regione Veneto e contestate dai Comuni di Pasiano e
Prata di Pordenone.
"Le opere realizzate in questi ultimi anni a difesa di quei
territori hanno aumentato il livello di sicurezza, ma non in
maniera sufficiente come purtroppo ci ricordano le diverse
allerte meteo. Proprio per questo - sostiene Conficoni - sono
necessari ulteriori investimenti, a partire da quelli previsti
dal Piano stralcio per la sicurezza idraulica del bacino del
Livenza, che hanno una ricaduta positiva su tutto il territorio
attraversato dai corsi d'acqua".
Il consigliere del Pd ricorda inoltre che attraverso
un'interrogazione in Consiglio regionale, "è stato chiesto
all'assessore all'Ambiente di chiarire i tempi per il collaudo
della diga di Ravedis e quelli relativi all'elaborazione dello
studio di fattibilità della galleria scolmatrice tra gli invasi
di Ca' Selva e Ca' Zul e degli scarichi di fondo della diga di
Ponte Racli, finanziato nel 2019 dallo Stato nell'ambito del
Piano nazionale invasi".
Infine, conclude Conficoni, "in attesa dell'attuazione delle
opere, è utile attivare una linea contributiva che agevoli
l'installazione di dispositivi quali pompe, paratoie, valvole a
clapet in ambito privato, in modo tale da limitare il rischio di
allagamenti. Dopo che la proposta è stata più volte portata senza
fortuna all'attenzione della Giunta, è auspicabile un
ripensamento".
ACON/COM/fa