AMIANTO. PICCIN (FI): BLOCCO CENTRI RACCOLTA CREA PROBLEMA GENERALE
(ACON) Trieste, 7 gen - "Risulta di fatto impossibile smaltire
i materiali contenenti amianto causa il blocco delle discariche,
non soltanto regionali, mentre allo stesso tempo vi sono
contributi per quanti lo vorrebbero fare: un paradosso cui va
presto messa la parola fine, soprattutto perché a farne le spese
sono i cittadini e le aziende del settore, impossibilitate a
lavorare".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale Mara Piccin
(Forza Italia), presidente della IV Commissione.
"Come ho potuto apprendere da segnalazioni ricevute dal
territorio - continua la Piccin - i centri di raccolta provvisori
sono bloccati da inizio dicembre, così come in Veneto. Non
soltanto: per le aziende che si occupano anche dello smaltimento
di materiali contenenti asbesto, è impossibile conferirlo pure in
altre discariche del Nord Italia e all'estero, in particolare in
Germania, Austria o Spagna".
"A monte - sottolinea la consigliera - c'è stato il blocco della
procedura autorizzativa per l'ampliamento della piazzola dedicata
allo smaltimento di materiali contenenti amianto di Porcia, alla
quale giungono i materiali dalle piazzole dove vengono depositati
in via transitoria, pure quelle ormai sature. Tutto ciò, di
fatto, provoca il fermo delle aziende del territorio,
impossibilitate a rispondere ai cittadini che vorrebbero,
usufruendo di incentivi, smaltire il materiale. Il lavoro non
mancherebbe: le richieste sono numerose specialmente da quelle
zone (si pensi a Fiume Veneto, Azzano Decimo o Chions) colpite
nei mesi scorsi da calamità naturali, con annessa distruzione di
coperture di capannoni e tetti".
"Si tratta di una situazione - conclude la nota della Piccin -
che va risolta nel più breve tempo possibile perché riguarda al
contempo aspetti economici, occupazionali e ambientali".
ACON/COM/rcm