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SALUTE. ZALUKAR (MISTO): QUALE POTENZIAMENTO DI ASSISTENZA OSPEDALIERA

12.01.2022
10:37
(ACON) Trieste, 12 gen - "Il rischio del Friuli Venezia Giulia di finire in zona arancione si sta facendo sempre più concreto. I parametri che incidono sul cambio di colore, ossia la percentuale di letti occupati in Terapia intensiva e in Medicina, si stanno avvicinando alla soglia critica".

Così una nota di Walter Zalukar, consigliere regionale del Gruppo Misto che, considerata la situazione emergenziale, ha "ritenuto di interrogare la Giunta regionale per conoscere lo stato di attuazione, in Fvg, del potenziamento dell'assistenza ospedaliera sulla base dell'ex articolo 2 del decreto legge 34/2020".

"Quando, nella primavera 2020, era emersa la necessità di aumentare i posti letto ospedalieri - ricorda Zalukar -, la normativa nazionale (appunto il Dl 34/2020) aveva disposto l'incremento strutturale, quindi definitivo e non provvisorio, per far fronte all'emergenza di letti di terapia intensiva e arrivare allo standard di 0,14 letti per mille abitanti".

"Nei mesi passati, c'è stato un confronto tra il sindacato degli anestesisti Aaroi Emac e la direzione regionale alla Salute sul reale tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva. Il ministero inviò degli ispettori che confermarono le tesi degli anestesisti, smentendo al contempo i numeri della Regione. A ulteriore riprova delle criticità nell'effettiva attivazione dei posti letto che per forza di cose incide sul tasso di occupazione degli stessi - evidenzia il consigliere -, giunge il Rapporto 2021 della Corte di conti, che ha evidenziato che il Fvg, per il quale era stato previsto un aumento di 55 letti di terapia intensiva (delibera di Giunta regionale 1224/2020), per arrivare a 175 dai precedenti 120 ne ha attivati soltanto due (3,6%) e che dei programmati 85 posti letto di Terapia semintensiva ne ha attivati zero".

"La disponibilità di posti letto di Terapia semintensiva riveste un ruolo determinante per contenere gli accessi in Terapia intensiva, quindi preoccupa la loro mancata realizzazione. Come preoccupa - chiosa Zalukar - l'esiguo numero dei letti intensivi realizzati, visto che già prima della pandemia c'erano obiettive carenze in proposito, tanto che non era raro dover rinviare operazioni chirurgiche complesse per mancanza di posti in Rianimazione dove trasferire il paziente dopo l'intervento". ACON/COM/rcm



Walter Zalukar (Misto)