SALUTE. ZALUKAR (MISTO): QUALE POTENZIAMENTO DI ASSISTENZA OSPEDALIERA
(ACON) Trieste, 12 gen - "Il rischio del Friuli Venezia Giulia
di finire in zona arancione si sta facendo sempre più concreto. I
parametri che incidono sul cambio di colore, ossia la percentuale
di letti occupati in Terapia intensiva e in Medicina, si stanno
avvicinando alla soglia critica".
Così una nota di Walter Zalukar, consigliere regionale del Gruppo
Misto che, considerata la situazione emergenziale, ha "ritenuto
di interrogare la Giunta regionale per conoscere lo stato di
attuazione, in Fvg, del potenziamento dell'assistenza ospedaliera
sulla base dell'ex articolo 2 del decreto legge 34/2020".
"Quando, nella primavera 2020, era emersa la necessità di
aumentare i posti letto ospedalieri - ricorda Zalukar -, la
normativa nazionale (appunto il Dl 34/2020) aveva disposto
l'incremento strutturale, quindi definitivo e non provvisorio,
per far fronte all'emergenza di letti di terapia intensiva e
arrivare allo standard di 0,14 letti per mille abitanti".
"Nei mesi passati, c'è stato un confronto tra il sindacato degli
anestesisti Aaroi Emac e la direzione regionale alla Salute sul
reale tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva.
Il ministero inviò degli ispettori che confermarono le tesi degli
anestesisti, smentendo al contempo i numeri della Regione. A
ulteriore riprova delle criticità nell'effettiva attivazione dei
posti letto che per forza di cose incide sul tasso di occupazione
degli stessi - evidenzia il consigliere -, giunge il Rapporto
2021 della Corte di conti, che ha evidenziato che il Fvg, per il
quale era stato previsto un aumento di 55 letti di terapia
intensiva (delibera di Giunta regionale 1224/2020), per arrivare
a 175 dai precedenti 120 ne ha attivati soltanto due (3,6%) e che
dei programmati 85 posti letto di Terapia semintensiva ne ha
attivati zero".
"La disponibilità di posti letto di Terapia semintensiva riveste
un ruolo determinante per contenere gli accessi in Terapia
intensiva, quindi preoccupa la loro mancata realizzazione. Come
preoccupa - chiosa Zalukar - l'esiguo numero dei letti intensivi
realizzati, visto che già prima della pandemia c'erano obiettive
carenze in proposito, tanto che non era raro dover rinviare
operazioni chirurgiche complesse per mancanza di posti in
Rianimazione dove trasferire il paziente dopo l'intervento".
ACON/COM/rcm