VIABILITÀ. SERGO (M5S): BENE RFI ABBANDONA IPOTESI VARIANTE LATISANA
(ACON) Trieste, 12 gen - "Siamo molto soddisfatti per questa
scelta, ma rimangono altri nodi da sciogliere".
Il commento è nella nota del consigliere regionale Cristian Sergo
del Movimento 5 Stelle, "dopo avere letto l'avviso pubblico
inerente l'avvio della procedura di valutazione di impatto
ambientale del progetto di fattibilità tecnico-economica
'Potenziamento della linea Venezia-Trieste. Posti di movimento e
varianti di tracciato. PdM San Donà di Piave, PdM Fossalta di
Portogruaro, variante Portogruaro e variante Isonzo', pubblicato
- fa sapere Sergo - il 10 gennaio scorso sul sito del ministero
della Transizione ecologica".
"È sicuramente positivo che, dopo le interlocuzioni avute con
Rfi, le nostre interrogazioni, le nostre mozioni, le nostre
richieste di audizione in Commissione consiliare, i tecnici -
evidenzia il pentastellato - si siano convinti che distruggere un
tessuto sociale, allontanare una stazione ferroviaria dal centro
storico, recuperare pochissimi secondi nel tragitto a fronte di
233 milioni di euro di costi (presunti), non fosse un'azione
sostenibile e in linea con la transizione ecologica necessaria a
questo Paese".
"Purtroppo, come spesso accade, ad avvisare i cittadini del
Friuli Venezia Giulia dell'avvio di questa procedura è il
Movimento 5 Stelle e non la Giunta regionale, a cui con
un'interrogazione chiederemo conto nella seduta d'Aula di domani,
giovedì 13 gennaio, visto che nella conferenza stampa con
Trenitalia non se n'è nemmeno fatto cenno nonostante il gestore
del servizio ferroviario risulti il principale interessato
all'opera. Ma capiamo l'imbarazzo del presidente Fedriga -
attacca Sergo -, considerato che appena il 6 settembre scorso
auspicava imminenti lavori di velocizzazione a Latisana e sul
Carso. Il progetto prevede la sola realizzazione della variante
sul fiume Isonzo con il nuovo ponte e le interferenze con le
strade sostituiti da viadotti e sottopassi, a cui porremo come
sempre tutta l'attenzione necessaria affinché i cittadini del
posto siano tutelati".
"Ci sono però due note stonate - spiega la nota pentastellata -
nella procedura avviata ieri. Innanzitutto non è stato pubblicato
il calcolo sommario della spesa, benché prodotto da Rfi ma
ritenuto riservato. Questo rende abbastanza difficile poter
esprimere un parere su un'opera di cui non si conoscono i
preventivi di spesa, dovendo fare le valutazioni sull'analisi
costi benefici della stessa. Idem dicasi dello studio
trasportistico che non c'è, non facendo capire ai cittadini
perché l'opera sia necessaria, quali saranno i suoi benefici sia
in termini di tempi di percorrenza ridotti, sia in termini di
capacità di ulteriori treni che potranno percorrere la tratta con
le migliorie".
"La seconda preoccupazione è che rimane in piedi l'idea della
variante Ronchi-Aurisina e quindi le nuove gallerie nel Carso. Ci
abbiamo messo 5 anni per far capire a Rfi che la variante di
Latisana non serve, e non molleremo fino a quando non capirà di
dover accantonare una volta per sempre anche i 20 chilometri di
gallerie e trincee. A quel punto - conclude l'esponente del M5S -
un'opera che doveva costare ai contribuenti italiani 7.500
milioni di euro verrà realizzata con meno di 750 milioni,
ottenendo praticamente gli stessi benefici. Qui sta la differenza
tra avere il Movimento 5 Stelle nelle istituzioni e non averlo".
ACON/COM/rcm