QUIRINALE. MARCOLIN (CRPO FVG): POCHE LE DONNE SCELTE GRANDI ELETTRICI
(ACON) Trieste, 13 gen - "Va completandosi il quadro dei Grandi
Elettori designati dai Consigli regionali per l'elezione del
presidente della Repubblica. Mancano 5 Regioni (Calabria, Emilia
Romagna, Puglia, Toscana e Trentino-Alto Adige) alla nomina dei
rispettivi rapresentanti e i primi dati riportano che, su 43
nomine, solo 3 sono le donne scelte come Grandi Elettrici".
Così la nota della presidente della Commissione regionale pari
opportunità Fvg, Dusy Marcolin, a commento delle votazioni dei
Grandi elettori che stanno susseguendosi in questi giorni presso
ogni Consiglio regionale.
"L'elezione del Capo dello Stato, anche per quanto riguarda i
Grandi Elettori, non può essere un diritto esclusivo maschile -
aggiunge la Marcolin - e non è un problema di Centrodestra o
Centrosinistra, ma sociale e culturale. La motivazione della
scarsa presenza nell'elenco, non ancora definitivo, è
indubbiamente e strettamente collegata alla ridottissima presenza
delle donne nei Consigli regionali da dove si attingono i
rappresentanti. Questa grande e pesante differenza dimostra,
ancora una volta, quanto sia necessario attivare tutti gli
strumenti utili affinché le donne siano più rappresentate anche
nelle Assemblee legislative regionali. E gli uomini
evidentemente, e non solo a parole, devono fare la loro parte per
agevolarne l'ingresso".
I tempi, per la presidente della Crpo Fvg, sono più che maturi
per intervenire, "possiamo dire che stanno per scadere: anche
nella nostra Regione, tutte le parti interessate si devono sedere
a un tavolo per affrontare e ragionare assieme sulla questione,
che passa dalla doppia preferenza a ogni strumento utile per
centrare l'obiettivo. Dobbiamo, però, rilevare che per quanto
siano fondamentali gli interventi del legislatore per garantire
pari rappresentanza tra uomini e donne, non sono sufficienti se
non si accompagnano a un cambiamento culturale. C'è bisogno di un
nuovo modo degli elettori di vedere il potere politico non più
come appannaggio esclusivo degli uomini, ma come ambito in cui le
donne possono essere davvero protagoniste ed emergere per le loro
competenze. E in questo, il ruolo di ognuno di noi - sottolinea
la Marcolin - è indispensabile".
ACON/COM/rcm