SALUTE. CONFICONI (PD): GIUNTA SI LAVA LE MANI SU "TERREMOTO" ASFO
(ACON) Trieste, 13 gen - "Del terremoto che sta scuotendo la
sanità del Friuli Occidentale e quindi tutto il territorio
pordenonese, con la clamorosa spaccatura tra il Centrodestra
regionale e quello locale, il presidente Fedriga se ne lava le
mani. Il suo mancato riscontro all'interrogazione che gli avevamo
esplicitamente rivolto per chiedergli se stava con il suo vice
Riccardi o con il Friuli occidentale, attesta come chi guida la
Regione Fvg non voglia condividere la responsabilità di una
situazione obiettivamente insostenibile".
Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Nicola
Conficoni (Pd) a margine dell'interrogazione discussa oggi in
Consiglio regionale, con la quale chiedeva al presidente della
Regione Fvg, Massimiliano Fedriga "se condivida la posizione del
suo vice o ritenga fondate le critiche piovute anche da esponenti
del suo stesso schieramento politico verso il dottor Polimeni, e
intenda quindi sostituirlo".
"Scegliendo di non rispondere oggi Fedriga ha dunque confermato
le divisioni nel centrodestra che sta penalizzando la Destra
Tagliamento con una gestione della sanità affossata sia da
decisioni politiche che da scelte tecniche". Intanto, continua
Conficoni, "l'assessore Riccardi, come l'ultimo giapponese
continua a difendere il direttore generale dell'Asfo per non
ammettere i propri errori. Il fatto che, dopo un lungo e
colpevole silenzio, molti sindaci di Centrodestra abbiano preso
le distanze da Polimeni rappresenta una sconfitta di cui Riccardi
farebbe bene a prendere atto, quantomeno nei confronti di
operatori sanitari e cittadini che vivono le difficoltà".
Secondo Conficoni, "il maldestro tentativo di Polimeni di salvare
il posto facendo marcia indietro sui contenuti dell'Atto
aziendale bocciato dal collegio di direzione, è certamente un
bene per il territorio. Rinunciando alle proprie convinzioni per
ottenere il consenso dei primari, tuttavia, ha perso ulteriore
credibilità. Se non verrà sostituito tuttavia, anche il sindaco
di Pordenone, Alessandro Ciriani, dopo averlo scaricato avrà
perso".
ACON/COM/fa