INFORMAZIONE. BIDOLI (PATTO): INTERVENIRE SU STOP TERZA EDIZIONE TG
(ACON) Trieste, 14 gen - La Regione sta cercando soluzioni per
il ripristino della terza edizione del telegiornale locale della
Rai, la cui soppressione è stata scongiurata dalla Provincia
autonoma di Bolzano dove vige una convenzione che da tempo si sta
tentando di ottenere anche per il Friuli-Venezia Giulia, ma fino
ad ora senza successo.
Lo ha affermato - come ricorda una nota del gruppo consiliare
Patto per l'Autonomia - l'assessore Roberti rispondendo ieri in
aula all'interrogazione del consigliere regionale del Patto,
Giampaolo Bidoli, su quali azioni intenda intraprendere
l'esecutivo regionale per vedere difeso il diritto di
informazione del Friuli-Venezia Giulia e applicate le norme
vigenti in tema di tutela delle minoranze linguistiche.
"Una questione del tutto politica - commenta Bidoli - alla luce
della disparità di trattamento tra le due realtà, che pone
interrogativi sulla volontà reale di risolvere l'annosa
questione. Massimiliano Fedriga è presidente della Conferenza
delle Regioni e delle Province autonome, Piero Mauro Zanin è vice
coordinatore della Conferenza dei presidenti delle Assemblee
legislative delle Regioni e delle Province autonome. Possibile
che, nei loro autorevoli ruoli a livello italiano, non siano
riusciti ancora ad ottenere una convenzione con la Rai in grado
di tutelare adeguatamente il friulano? - si chiede Bidoli - C'è
davvero il proposito, e il conseguente impegno, ad arrivare a
questo risultato? O il loro "peso" non è sufficiente?".
L'auspicio del Gruppo consiliare del Patto per l'Autonomia è che
si arrivi quanto prima a un accordo adeguato, che ripristini
l'edizione notturna del TGR, eventualmente anche in altro orario
come è avvenuto nella provincia di Bolzano, e alla piena
applicazione della Convenzione sulla lingua friulana nel servizio
pubblico radiotelevisivo.
"La nuova Convenzione, infatti, non solo non affronta la
questione dell'istituzione, presso la sede Rai di Udine, di una
struttura autonoma dedicata alla radio e alla televisione in
lingua friulana, come legittimamente richiesto dalla comunità di
lingua friulana sull'esempio di altre realtà regionali, ma non è
neppure applicata pienamente, in particolare per la parte
relativa alla programmazione radiotelevisiva con ore concesse in
più rispetto a quelle previste nei precedenti accordi, ma di cui
non c'è riscontro", ricorda Bidoli.
L'ultima convenzione ha previsto un aumento delle risorse per
ampliare le trasmissioni radiotelevisive in lingua friulana.
Eppure, "nonostante i fondi aggiuntivi, la programmazione
televisiva Rai in lingua friulana negli ultimi mesi rimane
limitata. Come vengono spese le risorse? E quando sarà possibile
vedere un palinsesto strutturato, come accade normalmente in
tutte le reti? - si chiede il consigliere del Patto per
l'Autonomia - In altre Regioni e Province Autonome, i diritti
delle minoranze sono salvaguardati in ben altro modo nell'ambito
del servizio pubblico radiotelevisivo. Non è accettabile che in
Friuli-Venezia Giulia il tema non si affronti con la dovuta
serietà e le norme vigenti non vengano rispettate".
"La Regione, garante dei diritti della minoranza friulana, si
attivi subito anche su questo fronte facendosi portavoce di
richieste precise e puntuali sulle quali tutto il Consiglio
regionale era concorde". Ormai tre anni e mezzo fa, si legge
ancora nel comunicato, il gruppo consiliare del Patto per
l'Autonomia aveva chiesto un aggiornamento contenutistico della
convenzione Stato-Rai relativa alla Regione Friuli-Venezia Giulia
con una mozione approvata all'unanimità dal Consiglio regionale.
Moretuzzo e Bidoli già allora sollecitavano ulteriori impegni tra
cui il riconoscimento dell'autonomia finanziaria e gestionale
della sede Rai del Friuli-Venezia Giulia, funzionale al
raggiungimento di una maggiore programmazione in lingua friulana
conseguente anche a investimenti strutturali adeguati nella sede
di Udine. "A parole tutti riconoscono l'importanza di questa
battaglia, nei fatti no", conclude Bidoli.
ACON/COM/fa