COVID. CENTIS (CITT): SOMMINISTRAZIONI TERZE DOSI, MENO CHIACCHIERE
(ACON) Trieste, 15 gen - "Se ancora ce ne fosse stato bisogno,
venerdì scorso si è avuta l'ennesima conferma che in Friuli
Venezia Giulia, in termini di organizzazione sanitaria, qualcosa
evidentemente non funziona: il penultimo posto nella graduatoria
nazionale per somministrazioni di terze dosi di vaccino
anti-Covid (peggio di noi sta facendo soltanto la Sicilia) deve
farci riflettere tutti, specialmente la Regione che, attraverso
le Aziende sanitarie e la direzione Salute, deve assumersi la
responsabilità di questo significativo ritardo e trovare in
fretta una risposta adeguata".
Il consigliere regionale dei Cittadini, Tiziano Centis, commenta
così "la notizia che ha fatto scalpore e che testimonia quanto
l'emergenza Covid stia mettendo a dura prova le istituzioni
regionali" e nella sua nota si chiede "per quali motivi siamo
crollati in fondo alla classifica nazionale".
"In un territorio con poco più di un milione di abitanti e dopo
quello che è accaduto e accade quotidianamente anche qui attorno
a noi - aggiunge Centis - fa rabbrividire pensare a questi
numeri. Ma indignarsi e preoccuparsi non basta. Cosa sta facendo
la Regione per trovare una seria e immediata risposta al
problema? Perchè in altre zone d'Italia le cose funzionano
diversamente e risultati si vedono? Dopo due anni di emergenza
stanno ancora rincorrendo il problema, non sono ancora riusciti a
predisporre un solido e organizzato sistema capillare su tutto il
territorio regionale per agevolare e garantire le vaccinazioni.
Anzi, quello che di buono in passato era stato fatto (centri hab
di vaccinazione sparsi in tutta la regione) è stato archiviato
accentrando il servizio con il solo risultato di lunghi giorni di
attesa per un appuntamento e con code, spesso al freddo, prima di
ottenere la terza dose del vaccino".
"La situazione - ha concluso il capogruppo dei Cittadini,
annunciando un atto in Aula per chiedere delucidazioni e
stimolare la Regione a un tempestivo cambio di rotta - è
preoccupante: i numeri non mentono e lasciano poco spazio alle
scuse e alle giustificazioni che siamo ormai costretti ad
ascoltare dal presidente Massimiliano Fedriga e dall'assessore
alla Salute, Riccardo Riccardi, ogni qualvolta vengono chiamati
in causa. Poche chiacchiere e più fatti".
ACON/COM/rcm