MONTAGNA. MORETUZZO (PATTO): DANNOSA NUOVA VIABILITÀ RIFUGIO MARINELLI
(ACON) Trieste, 17 gen - "Un progetto incomprensibile, costoso
e dannoso per il suo pesante impatto ambientale".
Lo ha sostenuto il capogruppo del Patto per l'Autonomia, Massimo
Moretuzzo, nel corso della seduta della IV Commissione consiliare
in merito "ai nuovi collegamenti stradali da Val Collina al
rifugio Marinelli, in Comune di Paluzza, finanziati per oltre un
milione di euro attraverso i fondi stanziati per la tempesta
Vaia, contro i quali - in particolare il tratto finale, fa
presente il consigliere regionale in una nota - si sono
mobilitate tante persone che vivono e amano quei territori e
chiedono di rinunciare alla realizzazione dei nuovi passaggi
transitabili da parte di automezzi per scongiurare i pericoli e
le conseguenze negative che ne deriverebbero".
"Netta contrarietà è stata espressa anche da tutti i soggetti
auditi in Commissione, a partire da Legambiente e Società alpina
friulana (peraltro soggetto proprietario del rifugio Marinelli).
Eppure la Giunta Fedriga non sente ragioni", commenta Moretuzzo,
che ricorda "l'inutilità dell'intervento sulla realizzazione del
quale la direzione regionale competente aveva già espresso più
volte in passato parere negativo".
L'esponente di Opposizione si chiede, alora, a chi serva l'opera,
chi abbia interesse a realizzarla, "perché è evidente che non è
certamente nell'interesse generale. Non serve ad eventuali
soccorsi, né ripristina viabilità esistenti, come si legge negli
atti, poiché nel tratto finale c'è solo una mulattiera. Non si
capisce inoltre come si pensi di controllare il passaggio dei
veicoli a motore, e neppure chi dovrebbe farlo".
"Non è questo quello di cui ha bisogno la montagna - continua il
capogruppo del Patto per l'Autonomia -. E l'Esecutivo regionale
che fa, invece di sostenere nuove forme di turismo, innovative e
sostenibili? Finanzia la costruzione di impianti sciistici che
resteranno inutilizzati, visto che nell'arco di pochi anni, per
effetto del cambiamento climatico, in molti di questi non sarà
più possibile sciare a causa dell'aumento delle temperature, come
attestano chiaramente i dati dell'Arpa-Osmer Fvg, citati pure da
PromoTurismoFvg nel suo piano strategico. Ciò nonostante, si
stanziano decine di milioni di euro sugli impianti sciistici
regionali con costi destinati a lievitare per il calo di turisti
invernali, stimato nella misura del 15% nel 2030".
"PromoTurismo lo scrive chiaramente, ma anziché avviare un
ragionamento alternativo - conclude Moretuzzo -, procede
imperterrito su una strada irragionevole, fuori dalla storia.
Chiediamo nuovamente un'audizione con i direttori dei due enti
regionali e con gli assessori competenti".
ACON/COM/rcm