COVID. ZALUKAR (MISTO): POSSIBILI CURE DOMICILIO TS, SERVE LA VOLONTÀ
(ACON) Trieste, 18 gen - "Il Friuli Venezia Giulia ha superato
i valori soglia di occupazione Covid, sia nelle terapie intensive
che nei reparti ordinari. Ci avviciniamo così alla zona
arancione: il rischio era prevedibile, ma si è fatto poco o nulla
per diminuire la pressione sugli ospedali".
Lo segnala in una nota il consigliere regionale Walter Zalukar
(Gruppo Misto), aggiungendo che "da anni si sta ripetendo che è
necessario potenziare la medicina sul territorio, annunciando
progetti faraonici declinati in un futuro più o meno lontano. Ma
cosa si sta facendo oggi di utile? Eppure, a Trieste, ci sono i
distretti, è stata mantenuta una Centrale operativa (benché
spogliata dell'emergenza) ed esiste un Centro prime cure
all'ospedale Maggiore, che aspetta solo di essere valorizzato.
Perché, allora, non si parte da tutto ciò?".
"È vero - aggiunge il consigliere regionale - che medici e
infermieri sono pochi, ma quando le risorse umane scarseggiano
vanno organizzate e coordinate al meglio, pagandole anche di più.
Serve una pianificazione semplice e chiara, esente da inviluppi
burocratici, che configuri una rete il cui primo nodo è
costituito dal Distretto, dove arrivano tutte le richieste di
intervento a domicilio tramite la Centrale operativa di via
Farneto. Sulla base della chiamata e seguendo procedure chiare e
puntuali (note e accessibili a tutti, costantemente verificate e
aggiornate) viene definita la risposta operativa più appropriata
disponibile in quel momento: dall'attivazione di Usca o guardia
medica, fino al contatto con il medico di Medicina generale
(Mmg)".
"Il malato deve essere preso in carico dal sanitario, Usca o Mmg,
che in caso di necessità attiva il Servizio infermieristico
domiciliare (Sid) per assistere il paziente in sicurezza a
domicilio. Prevedendo la possibilità di invio di personale
titolato (medici e infermieri) per accertamenti diagnostici -
spiega ancora Zalukar - senza spostare il paziente dalla
residenza (con disponibilità di telemedicina), nonché
l'esecuzione di consulenze specialistiche domiciliari, che si
possono facilmente attuare con l'aiuto degli specialisti delle
strutture ospedaliere tutt'ora sottoutilizzate".
"All'esigenza di accertamenti radiologici o di osservazione
temporanea - conclude la nota dell'esponente del Gruppo Misto -
può provvedere il Centro Prime cure del Maggiore, trasformato in
presidio Covid (anche a protezione del Pronto soccorso
dell'ospedale di Cattinara), con il valore aggiunto di poter
disporre in tempo reale della consulenza infettivologica. Tale
pianificazione sarebbe facilmente realizzabile in poco tempo".
ACON/COM/db